Di
Bruxelles, capitale europea del fumetto, abbiamo parlato nel blog. Ma ritornare
a visitarla è sempre emozionante per un bedefilo. Non desideriamo parlare delle
sue innegabili bellezze turistiche e gastronomiche né dei pressanti e numerosi problemi
socio-politici, che esulano dal nostro interesse. Preferiamo soffermarci sugli
aspetti fumettistici e vedere come appare oggi a un bedefilo.
Innanzi
tutto nessuna città europea vanta un cospicuo numero di pubblicazioni che
guidano il turista alla scoperta del suo volto fumettistico, segno di una
importanza che i belgi riconoscono alla BD. Vediamoli.
1) Bruxelles dans la BD-La BD dans Bruxelles,
Versante Sud, 2004. Il volumetto è un itinerario alla scoperta dei luoghi
cittadini dedicati alla BD. Il testo di Thibaut Vandorselaer descrive tali luoghi. Riccamente illustrato
da vignette degli autori franco-belgi.
2) L’Expo 58 et
les Fifties, Collection Au fil de la BD, Versant Sud, 2007. Il
volume, dedicato all’esposizione universale del 1958, quella dell’Atomium,
riporta le tante vignette che in quegli anni i settimanali Spirou e Tintin
dedicarono alla fiera. Il testo è di Pierre Sthépany.
3) Balades BD, 180°éditions, 2012. Il
testo di Philippe Descloux accompagna il turista nei vari quartieri della città
proponendogli i tanti murales che abbelliscono le strade e che allietano il
cuore di un bedefilo facendolo sentire a casa propria.
4) Bruxelles BD, 180°éditions,
2012. Il testo di Philippe Descloux spiega i musei dedicati alla BD, le
librerie di BD e le fumetterie, con molte foto. Anche questo un volume
imperdibile come gli altri.
C’è
poi un quinto volume di cui parleremo prossimamente.
Questa
è, dunque, l’immagine di copertina che la città offre all’appassionato bedefilo.
Ma la realtà sta cambiando, forse anche per i problemi sociali di cui dicevamo
all’inizio.
Passeggiando
per le strade l’effetto dei murales dedicati ai nostri amati eroi è sbiadito
anche perché nelle zone inferiori, che toccano i marciapiedi, dei singoli
murales ci sono orribili imbrattamenti dei soliti grafitari iconoclasti.
Anche
l’irriverente statua di Gaston Lagaffe, in cima alla scalinata di rue des
Sables avrebbe bisogno di una riverniciata ai colori, un poco usurati.
Il
Centre Belge de la Bande Dessinée, nel magazzino liberty di Horta, è sempre un
bel posto da visitare.
Al
primo piano ha assunto un aspetto molto didattico, infatti le vecchie bacheche
con numerose tavole originali di vari autori sono state sostituite da pannelli
esplicativi sulla realizzazione delle varie fasi che portano alla nascita di un
fumetto: una sistemazione più adatta a scolaresche che ai bedefili, i quali
forse preferirebbero vedere quanti più “tesori” possibili! Indubbiamente in quel
luogo sacro per un bedefilo lascia sconcertati l’assenza totale di tavole
originali dei quattro grandi autori, Hergé,
Jacobs, Jijé e Franquin.
Possibile che dopo tanti anni di vita del museo, nessun collezionista belga abbia
sentito il bisogno di regalare a questa encomiabile realtà almeno una tavola
posseduta dei suddetti big?
Le
librerie interamente dedicate ai fumetti, raggruppate soprattutto nella
centrale Avenue Anspach sono sempre da consigliare e assolutamente da visitare
per la bellezza delle esposizioni e la ricchezza di pubblicazioni proposte!
Nei
centri FNAC da una parte gli albi cartonati, più
o meno recenti, in lingua francese e dall’altra gli stessi titoli in versione
brossurata (quindi meno costosa) in lingua fiamminga.
In
tanti negozi e supermercati impera incontrastata l’immagine di Tintin, mentre
nelle strade ricordavamo un maggior numero di dediche a personaggi del fumetto,
sovrapposte ai nomi delle singole strade, segno anche questo che la capitale
europea della BD ha altro a cui pensare!
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