Quando si parla di Medioevo nei fumetti un nome
balza subito alla memoria, Prince Valiant, la saga medievale disegnata per quarant’anni da Harold “Hal” Foster. Dopo di lui molti
autori si sono cimentati con fumetti ambientati nel medesimo periodo storico
creando cloni del personaggio di Foster.
Anche nella BD sono tantissime le serie ambientate nel medioevo, soprattutto negli ultimi anni, in cui si mescolano esoterismo, magia, religione, Storia e Fantasy, formando un sottogenere a se stante incentrato sui cavalieri Templari, i Catari e le Crociate. Nel genere Fantasy dominano le produzioni della casa editrice Delcourt, soprattutto dopo aver acquistato la Soleil, anch’essa specializzata in quel genere fantastico.
La Cosmo ha tradotto molte serie cavalleresche e Fantasy, alcune interessanti, altre meno. Ma per rimanere nell’alveo più precisamente storico del Medioevo, non mancano alcune pregevoli BD. Iniziamo con Yves le Loup e proseguiremo con Chevalier Ardent, Jehanne, Vasco, Jhen, Les Tours de Bois-Maury, Ramiro per finire con Les Compagnons du crepuscule.
Anche nella BD sono tantissime le serie ambientate nel medioevo, soprattutto negli ultimi anni, in cui si mescolano esoterismo, magia, religione, Storia e Fantasy, formando un sottogenere a se stante incentrato sui cavalieri Templari, i Catari e le Crociate. Nel genere Fantasy dominano le produzioni della casa editrice Delcourt, soprattutto dopo aver acquistato la Soleil, anch’essa specializzata in quel genere fantastico.
La Cosmo ha tradotto molte serie cavalleresche e Fantasy, alcune interessanti, altre meno. Ma per rimanere nell’alveo più precisamente storico del Medioevo, non mancano alcune pregevoli BD. Iniziamo con Yves le Loup e proseguiremo con Chevalier Ardent, Jehanne, Vasco, Jhen, Les Tours de Bois-Maury, Ramiro per finire con Les Compagnons du crepuscule.
Il prode Yves le Loup
è il figlio di un boscaiolo e della sorella del
re Artù di Bretagna. Vive nel cuore della foresta di Broceliande dove apprende
il linguaggio dei lupi e per questo è soprannominato dagli amici Le Loup. Grazie al proprio valore
diviene ben presto Cavaliere della Tavola Rotonda accanto a Gauvain, Perceval,
Lancelot e altri leggendari cavalieri di Artù. Come si addice a un nobile e
prode cavaliere percorre le lande del mondo soccorrendo i più deboli e i più
poveri contro i soprusi dei tiranni.
Nato nel 1947 sulle pagine del settimanale
comunista Vaillant, sottotitolato Le journal le plus captivant, su
soggetti di Jean Ollivier e
disegnata fino al 1965 da René Bastard,
con un breve interludio nel 1960-’61 in cui il personaggio è affidato a Edouardo Coelho, Yves le Loup
rappresenta la risposta francese al Prince
Valiant.
È sufficiente guardare le tavole di Bastard per capire quale sia stata la sua fonte di ispirazione. Ma laddove Valiant è figlio di un re, nel settimanale comunista Yves è un figlio del popolo, fiero delle proprie umili origini, che considera la corte di Artù non come un mitico consesso di nobili di animo e di spirito, bensì come un’accozzaglia di benestanti.
È sufficiente guardare le tavole di Bastard per capire quale sia stata la sua fonte di ispirazione. Ma laddove Valiant è figlio di un re, nel settimanale comunista Yves è un figlio del popolo, fiero delle proprie umili origini, che considera la corte di Artù non come un mitico consesso di nobili di animo e di spirito, bensì come un’accozzaglia di benestanti.
I
soggetti di Ollivier, inoltre,
risentono della politica editoriale del settimanale di sinistra, infatti
denunciano talvolta la nefasta influenza di credenze religiose perniciose, come
quella del Santo Graal, riducendole a mere superstizioni per animi semplici,
senza per questo evitare di immergere la serie in un’ambientazione fantastica,
densa di fate e magia. Il grafismo di Bastard,
pur senza raggiungere il livello di Foster,
è abbastanza gradevole anche se sembra più quello di un illustratore che di un
autore dii fumetti.
Non esistono molti albi sul personaggio, in
accordo con la politica editoriale del settimanale Vaillant che ha dedicato poco spazio alle riedizioni in volume
delle sue storie migliori, fatto questo che ha contribuito alla chiusura della
gloriosa testata. Glénat ha iniziato
recentemente una riedizione integrale e nel 1999 il Musée de la Bande Dessinée di Angoulème ha prodotto un volume nella
collezione La Bibliothèque du 9e
Art con un episodio del 1951.
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