Presso lo stand della 001 Edizioni
in quel Reggio Emilia, prima, e di Etnacomics,
poi, erano acquistabili i cinque volumi cartonati dell’etichetta Nova Express dedicati a Cori, il
giovane mozzo creato da Bob De Moor,
nome d’arte di Robert
Frans Marie De Moor.
Per molti anni braccio destro di Hergé,
il simpatico artista di Anversa, dai baffoni alla Dalì, è uno degli autori più
completi della Ligne Claire.
L’affermazione nasce dal fatto che, dotato di una straordinaria capacità
artistica che gli permette di adattarsi allo stile altrui, nel corso della sua
vita professionale è l’unico che ha collaborato con i grandi autori e personaggi
della Scuola di Bruxelles: Hergé per
Tintin,
Quick et Flupke e Jo, Zette et Jocko, Jacques Martin per Lefranc e Edgar.P.Jacobs per Blake et Mortimer.
Nel 1949, per il rilancio del settimanale fiammingo Ons Volkske, supplemento del quotidiano Ons Volk, si decide di utilizzare materiale del giornale Tintin e serie originali di Willy Vandersteen e del giovane De Moor, il quale disegna anche Oorlog in het
Heelal (Guerre dans le Cosmos), storia di
fantascienza in perfetto stile Ligne
Claire.
Dal 1951, lavora ininterrottamente per 35 anni e in perfetta simbiosi con
il creatore di Tintin negli Studios
Hergé disegnando gli sfondi per gli episodi del reporter con il ciuffo
contribuendo, inoltre, in maniera determinante anche alla realizzazione dei Chromos, dei cartoni animati (Le lac aux requins,
Le temple du
soleil), della pubblicità, del merchandising e soprattutto alla
creazione di gag per il reporter con il ciuffo. L’affiatamento fra i due autori
è tale che molto spesso Hergé,
stanco di specificare verbalmente come deve essere resa graficamente una
posizione del corpo umano per una vignetta, si mette in posa lui stesso e prega
l’amico di ritrarlo direttamente. È indubbio, inoltre, il suo apprezzamento per
De Moor, che non lo ha abbandonato per
dedicarsi ai propri personaggi, così come hanno fatto invece Jacques Martin e Roger Leloup.
Nel 1970, Jacques Martin lo
chiama per disegnare il terzo episodio di Lefranc, Le Repaire du Loup, mentre nel 1989 è invitato a
terminare Mortimer
contre Mortimer, seconda parte de Les 3 formules du professeur Sato rimasta incompiuta per la scomparsa di Jacobs. Con Martin, nel 1965, realizza una tavola di Tintin (la
celebre “planche bidon”) completamente inventata per incitare Hergé a rimettersi al lavoro in un
periodo che vede il boom di Asterix e fargli
capire che, volendo, loro due sarebbero capaci di creare un nuovo episodio di Tintin. Ovviamente
Hergé accoglie la cosa piuttosto freddamente! Alla morte di Hergé, l’autore si offre alla
vedova Fanny Vlaminck per portare a termine l’incompiuto ultimo episodio Tintin et
l’Alph-Art. Il rifiuto della vedova sarà un doloroso peso che
l’artista porterà fino alla fine dei suoi giorni.
De
Moor ha
creato personaggi umoristici (Monsieur Tric, Balthazar), avventurosi (Conrad le Hardi,
Monsieur Barelli,
Cori),
biografie (Jean
Baptiste de la Salle), racconti brevi e numerose copertine per il
settimanale Tintin.
Probabilmente è l’unico artista di quella Scuola con una vera passione
per il mare e le imbarcazioni a vela. Tale passione, nutrita già in giovane età
su libri d’avventure e pellicole cinematografiche, è approfondita e documentata
negli anni successivi: «La marina a vela,
soprattutto del XVII° sec., mi affascina sempre e quando disegno una storia che
si svolge in quell’epoca, non ho bisogno di inventare. Mi baso su un fatto
storico che successivamente romanzo. Si sono ripetute continuamente storie di
pirati che non si basano su alcun contesto storico» (Bob De Moor, 40 ans de bande dessinée 35 ans aux côtés d’Hergé,
Bourdil e Tordeur, Ed. Du Lombard, 1986)
Da citare il viaggio fatto insieme a Hergé nel 1957 sul traghetto Reine Astrid, sulla rotta Anversa-Göteborg,
per raccogliere una documentazione iconografica (foto e schizzi) da poter utilizzare
nell’episodio Coke
en stock.
Nel 1945, sul settimanale fiammingo Kleine
Zondagsvriend disegna Bart de Scheepsjongen, storia marinara di un
giovane mozzo, tema che svilupperà meglio nel 1951 con Cori le moussaillon per il settimanale Tintin. Anche Cori è un giovane
mozzo olandese, rimasto orfano, che si
imbarca sulle navi della potente Compagnia olandese delle Grandi Indie, cardine
della potenza economica dell’Olanda. Il giovane è coinvolto nella guerra fra la
Spagna di Filippo II e l’Inghilterra di Elisabetta I, sostenitrice della
rivolta nei Baesi Bassi contro gli spagnoli; tale guerra sfociò nella disfatta
dell’Invencible Armada (1588), riprodotta con dovizia di particolari da De Moor.
Nei cinque episodi di Cori,
che risentono dell’atmosfera dell’epoca e dello stile di Hergé, traspare tutto
il suo amore per il mare e la navigazione a vela: ammirevole la sua conoscenza
della struttura dei vascelli, peraltro manifestata in tante copertine del
settimanale Tintin. Innegabile l’influenza della pittura fiamminga nell’arte e
nella composizione delle vignette da parte dell’autore anversese.
Da rilevare che la pregevole edizione Nova Express che pubblica per la prima volta in Italia le sue
storie, presenta il primo tomo nella versione integrale di 62 pagine e non
quella successiva del 1982 intitolata Cap sur l’or, priva di 14 tavole. Anche la
copertina è diversa.
La altre copertine, invece corrispondono. Nella prima
pagina interna dell’edizione italiana, sotto il titolo, al posto di medaglioni
e fregi presenti nelle edizioni originali, sono riportate le illustrazioni
delle copertine.
Cori le Moussaillon
1 - Sotto la
bandiera della Compagnia (62 tavole)
La compagnie des
Grandes Indes - dal n.38 del
1951 al n.47 del 1952, Tintin ed.belga
Cori
le Moussaillon, A. Leborgne/RTP 1976, coll.Dessinateurs de
notre temps - archives 9
Sous
le Drapeau de la Compagnie, Bédéscope 1979
Cap
sur l'Or, Casterman
1982 (edizione ridotta a 46 tavole)
2 - L’Invincibile Armada
1. Le spie della Regina (46 tavole)
L'Invincible Armada - dal n.115
(1977) al n.131 (1978) di Nouveau Tintin
L'Invincible
Armada 1: Les Espions de la Reine, Casterman 1978
3 - L’Invincibile
Armada 2. Il drago dei mari (46 tavole)
L'Invincible Armada 2:
Le Dragon des Mers, Casterman 1980
4 - La spedizione
maledetta (46 tavole)
L'Expédition Maudite - Les Dernières Nouvelles d'Alsace, 1987
L'Expédition
Maudite, Casterman
1987
Prix Alfred per l’album destinato alla gioventù, Angoulême 1988
L'Expédition Maudite, Casterman 1987
tiratura di testa 400 ex. + 100 fuori commercio, con
dossier di 12 pagine
“Le Troisième Voyage di Guillaume Bærentz”, relativo alla storia
5 - Dali Capitan (46 tavole)
Dali Capitan, Casterman 1993
le ultime 6 tavole sono disegnate da Johan e Stephan, i figli di De Moor
5 commenti:
io invece domenica sono andato a "Torino Fumetto" proprio per comprare i volumi di Lefranc e indovinate quale era l'unico banco vuoto? Quello di 001!!! Gli unici che hanno dato buca. Sigh...
001 Edizioni lo scorso week-end si trovava a Catania per Etnacomics. Non sappiamo se dovesse anche essere a Torino Fumetto, ma il fatto di voler presenziare una delle rare e poche manifestazioni che si svolgono nel sud del paese, ci sembra lodevole, anche se per una volta comporta l'assenza a una delle tante manifestazioni al nord. No?
e mica ho detto che non doveva andare a Catania, o no? Dico solo che hanno dato buca a Torino Fumetto, dove gli unici banchi vuoti erano i loro (detto da uno dell'organizzazione a cui ho chiesto notizie). Auguro a 001 di presenziare a tutte le manifestazioni che si svolgeranno nel sud Italia. E anche una lunga vita!
Vero, non hai detto che non doveva andare a Catania. Scusa se la nostra risposta poteva farlo credere. Abbiamo solo colto la palla al balzo per rimarcare la "coraggiosa" presenza di un editore a Etnacomics.
Non sappiamo come mai 001 dovesse, e soprattutto potesse, essere contemporaneamente alle due manifestazioni. Speriamo che ci leggano e spieghino cos'è successo. E se fosse il caso, scusarsi, perché no?
l'importante è che continuino a pubblicare tante buone BD!
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