venerdì 20 giugno 2014

Le Nouveau Western


Da alcuni anni nelle edicole e fumetterie italiane è tornato prepotentemente il genere western franco-belga, che si rifà a Jerry Spring di Jijé e Blueberry di Jean-Michel Charlier e Jean “Gir” Giraud, i quali, insieme a Morris, Tibet, Derib, Hermann, Michel Blanc-Dumont, Yves Swolfs e altri eminenti autori hanno privilegiato nelle loro storie l’ambientazione nel Far West. Definito Nuovo western nel saggio Le Nouveau Western de Jijé à Blanc-Dumont, pubblicato da J.M. Briou nel 1981 per le edizioni BD, tale genere avventuroso risulta più documentato e credibile rispetto a quello stereotipato imperante fino agli anni Sessanta nelle BD; le trame si allungano, le storie migliorano qualitativamente, i personaggi acquistano un maggiore spessore psicologico e diviene di moda il protagonista antieroe. Jonathan Cartland, Buddy Longway, Comanche e Durango sono solo alcuni dei numerosi personaggi di bedé curate da un punto di vista grafico e letterario.


In questa opera di rivalutazione del western transalpino si deve dare atto agli editori italiani anche di aver colmato ultimamente le lacune nelle cronologie di alcuni personaggi pubblicati in precedenza da altre case editrici, un fatto sicuramente positivo, indice della passione di tali editori per la BD franco-belga e di una maggiore attenzione verso il lettore nostrano.
È doveroso iniziare da Blueberry, personaggio simbolo del western francese, riproposto cronologicamente in volumi cartonati da Alessandro, a puntate su Skorpio e in albi in bianco e nero a basso costo dall’Editoriale Aurea.


Recentemente Nona Arte ha iniziato una bellissima integrale in volumi cartonati con le storie in bianco e nero di Jerry Spring, permettendo ai lettori italiani di ammirare la maestria grafica di Jijé.


Nella sua breve esperienza editoriale, la GP Publishing ha dato inizio alla moda dei fumetti franco-belgi in formato bonelliano, presentando Comanche di Hermann, Jonathan Cartland di Laurence Harlé e Michel Blanc-Dumont e Durango di Yves Swolfs.


Il suo scettro è stato preso dalla Editoriale Cosmo che ha dedicato la Serie Gialla, poi divenuta West Fumetti di frontiera, al genere western completando Durango e pubblicando le cronologiche di: Bouncer di Alejandro Jodorowsky e François Boucq (in precedenza proposto a colori dalle Edizioni Di e da Magic Press), I pionieri del Nuovo Mondo di Jean-François Charles (a suo tempo pubblicato dalla Glénat Italia), Black Hills di Yves Swolfs e Marc-Renier, I pionieri di Philippe Bonifay e Christian Rossi, I Guerriglieri di Miguel Cussò e Jesus Blasco, Los Gringos di Jean-Michel Charlier e Victor de la Fuente. Non paga di ciò la Cosmo ha sfornato nella collana Cosmo Color il Wanted di Simon Rocca e Therry Girod  (nn. 1-5), Western di Jean Van Hamme e Grzegorz Rosinski (n.7) e Deadline di Laurent-Frédéric Bollée e Christian Rossi (n.8), oltre a Luna d’argento, un weird western di Eric Hérenguel su Cosmo Color Extra  n.3.


Durango è stato presentato in 4 volumetti cartonati dalla Planeta De Agostini e poi completato con un quinto volume edito da RW Lion-Linea Chiara che attualmente sta riproponendo anche la giubba rossa Trent di Rodolphe e Leo (a suo tempo  pubblicato da Comic Art) in formato bonelliano.



Sul versante umoristico non si può non citare il delicato Yakari di Lob e Derib, le cui prime quattro storie sono state proposte oltre 30 fa dalla Fabbri e sul Messaggero dei Ragazzi, attualmente pubblicato sul Giornalino.


Per la gioia dei lettori italiani sono prossimamente annunciati Buddy Longway di Derib, Go West di Greg e Derib, Luuna di Crisse e Nicholas Keramidas e Jim Cutlass di Giraud e Christian Rossi per Linea Chiara.


Come si può vedere, negli ultimi anni sono state tradotte quasi tutte le migliori serie western transalpine. Manca all’appello una riedizione dell’eccellente Alexis Mac Coy di Gourmelen e Palacios, personaggio che grida ancora vendetta nella storia dell’editoria italiana per la sua cronologia “massacrata” nell’arco di ventitré anni da otto editori in formati tutti differenti.
Ma non è detta l’ultima parola, le vie dell’editoria italiana sono infinite!



1 commento:

Anonimo ha detto...

Purtroppo in Italia vedere pubblicata integralmente una serie completa in tempi certi e ragionevoli è spesso una pia speranza.
Un esempio per tutte: il Tenente Blueberry, la bella serie cartonata a colori pubblicata da Alessandro. I volumi escono al ritmo di 2 l'anno e così dopo molti anni siamo appena al numero 15; l'editore ha optato per la serie Giovane Blueberry, trascurando quella "storica" di Charlie e Giraud.
Fino a oggi hanno tenuto fede ai loro impegni con i lettori il CORSERA, la Repubblica, e simili, che nel giro di un anno hanno sempre chiuso quello che hanno iniziato.
Noicap/Milano