A cavallo degli anni Sessanta in Francia sono pubblicati due grandi
settimanali per ragazzi a grande diffusione: Vaillant (poi divenuto Pif)
il periodico per ragazzi edito dal Partito Comunista Francese e Pilote, Le Journal de Astérix et Obélix edito dall’editore Dargaud. Il giovane disegnatore Jean Giraud (25 anni) decide di
rivolgersi a quest’ultimo, nella cui redazione incontra il belga Jean-Michel Charlier, redattore capo
del settimanale e prolifico soggettista avventuroso (Buck Danny, Barbe Rouge, Tanguy et Laverdure),
il quale vuole scrivere una serie western. Il risultato appare sul n. 210 del
31.10.1963 con la prima puntata di Fort Navajo della serie Lieutenant Blueberry, dal nome del
personaggio, che in inglese significa mirtillo, e da lui firmata con lo
pseudonimo di Gir.
In seguito apprenderemo che il vero nome di Blueberry è
Mike Steve Donovan, un figlio del profondo sud che, per una serie di concause,
è costretto a passare dalla parte dei nordisti durante la guerra di secessione
americana. Il volto del personaggio nei primi episodi è ricalcato su quello
dell’attore Jean Paul Belmondo,
all’epoca adatto a ruoli di simpatica canaglia, così come si rivela ben presto
la creatura di Charlier e Gir.
Si tratta infatti di un personaggio a suo modo scomodo, un antieroe,
insofferente della disciplina militare, spesso costretto dagli eventi a
oltrepassare i limiti del lecito, generoso come tutti gli eroi che si
rispettino, soprattutto difensore degli indifesi, ma anche amante del whisky,
delle donne, del poker e delle risse amichevoli, in breve tutto il contrario
degli adamantini eroi a fumetti dell’epoca: uno per tutti il nostro Tex Willer!
Il primo ciclo è composto da cinque episodi: Fort Navajo, Tonnerre a l’ouest, L’aigle solitaire, Le cavalier perdu e La piste des Navajos, che trattano di guerra contro
gli Apache. Blueberry,
di stanza a Fort Navajo, deve fronteggiare una sanguinosa ribellione apache,
provocata dall’odio provato dal suo superiore, il maggiore Bascom, nei
confronti di quel popolo. Fa subito la conoscenza con Jimmy Mc Clure, un
vecchio ubriacone che diventa la sua spalla, come si conviene a un film
hollywoodiano e in effetti nel fumetto si trovano riuniti tutti i cliché dei
film sul 7mo cavalleria degli Stati Uniti: intrepidi guerrieri Apache, attacchi
al forte strenuamente difeso, inseguimenti nei canyon, scazzottate, il tutto
condito con quello spirito di rivalutazione della popolazione indigena
americana, misto a condanna del genocidio praticato sulla stessa, che ha
permeato la cultura europea, e non solo quella, negli anni ’60 e che in Francia
e Belgio ha dato vita a Le Nouveau
Western, un nuovo tipo di western più maturo nelle BD.
Da un punto di vista grafico è evidente l’influenza del maestro Joseph Gillain, in arte Jijé, che anzi firma alcune tavole e
una copertina del ciclo, a dimostrazione dello stretto legame fra i due autori.
Tale influenza si nota sui volti dei guerrieri apache, anche se in Gir
l’insieme della costruzione della tavola disegnata presenta un piacevole
effetto dinamico grazie a una maggior ricerca dei particolari e una maggior
vigoria nel rappresentare i cavalli. I quattro episodi sono stati ricolorati
abolendo gli sfondi color verde e fucsia (poco verosimili) della prima stesura.
1. Fort Navajo
Pilote dal n.210 del 31/10/1963 al n.232 del 02/04/1964
Album Dargaud nel 1965
Copertine di Pilote 210 e dell'album realizzate da JiJé
Copertine di Pilote 210 e dell'album realizzate da JiJé
2. Tonnerre à l'ouest
Pilote dal n.236 del 30/04/1964 al n.258 del 01/10/1964
Album Dargaud nel 11966
8 tavole disegnate da JiJé
dalla tavola 29 (Pilote n.250 del 6/8/1964)
alla tavola 36 (Pilote n.253 del 27/8/1964)
e la prima vignetta della tavola 37
8 tavole disegnate da JiJé
dalla tavola 29 (Pilote n.250 del 6/8/1964)
alla tavola 36 (Pilote n.253 del 27/8/1964)
e la prima vignetta della tavola 37
3. L'aigle solitaire
Pilote dal n.261 del 22/10/1964 al n.285 del 08/04/1965
Album Dargaud nel 1967
4. Le cavalier perdu
Pilote dal n.288 del 29/04/1965 al n.311 del 07/10/1965
3 commenti:
"A cavallo degli anni Sessanta in Francia sono pubblicati solo due grandi settimanali per ragazzi a grande diffusione"
Quel "solo" rende la dichiarazione piuttosto azzardata, non potendo ignorare almeno Le Journal de Mickey, che non solo aveva una notevole tiratura, ma, alla fine, ha pure "seppellito" sia Vaillant che Pilote (e pure il belga Tintin).
Restando più sul tema, aggiungerei che lo stretto legame tra Giraud e Gillain è testimoniato anche dal volume (11° della serie di Jerry Spring) "La route de Coronado", che fu totalmente inchiostrato dal giovane Gir, proprio subito prima della creazione del suo "tenente Mirtillo".
Fortunato,
nel post si faceva riferimento ai settimanali pubblicati in Francia (mancano infatti anche Tintin e Le Journal de Spirou). Abbiamo comunque rimosso il "solo" per evitare fraintendimenti.
Grazie comunque per il commento e Buon Ferragosto
Buon Ferragosto a tutti.
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