venerdì 19 dicembre 2014

Jérémy



Zona Bédé ha intervistato Jérémy Petiqueux, in arte Jérémy, il talentuoso disegnatore belga della serie Barracuda pubblicata in Italia dall’Editoriale Aurea.

Jérémy, cosa ti ha spinto a diventare un autore di fumetti?

J: Più che l’amore per il disegno, è stato il desiderio di potere raccontare delle storie.
L'immaginazione si sviluppa molto presto durante l'infanzia ed è l’anima da bambino che cerco di trasmettere nelle mie storie a fumetti.


Quali sono state le letture e gli autori che hanno influenzato il tuo percorso artistico?

J: I manga, allo stato attuale, è un genere al quale è difficile sfuggire e durante la mia adolescenza hanno avuto un peso fondamentale. Philippe Delaby, Grzegorz Rosinski e Enrico Marini sono gli artisti che mi hanno fortemente impressionato quando ho cominciato a muovere i miei primi passi nella bande dessinée. Vorrei dire soprattutto Delaby con il quale ho avuto modo di collaborare. Ho appreso molto da lui.


A questo proposito, puoi dirci come hai vissuto il periodo di collaborazione con Delaby?

J: Per Philippe ho colorato quattro volumi di Murena e il secondo album de Il Lamento delle Terre Perdute. Quando andavo a casa sua per lavorare sulle sue tavole era uno spasso, si sgobbava ma ci si divertiva moltissimo. Tra noi c’era molta complicità, mi dava piena fiducia e per la colorazione mi lasciava completamente carta bianca. Prima di affidarmi il lavoro, mi descriveva la scena con appena due o tre parole e questo bastava per definirla al meglio. Con Philippe c’era grande comprensione, tutto avveniva in semplicità e amicizia.


Come è nato il progetto di Barracuda?

J: Mi affidai a Jean Dufaux per chiedergli dei consigli e gli mostrai delle tavole per avere il suo parere professionale. Tra queste ce n’era una sul mondo dei pirati che gli piacque molto, tanto che come la vide fece quasi un sobbalzo! A quel punto mi chiese se ero interessato a questo universo perché nei suoi «cassetti» c’era questa storia di adolescenti ambientata su un’isola di pirati …


La colorazione delle tue tavole la esegui direttamente sulla tavola originale?

J: No, trovo più pratico colorare su una copia perché l’inchiostro non è impermeabile all'acqua. Tuttavia, se riuscissi a trovare una tecnica di «encrage» che mi convincesse, passerei volentieri al colore diretto.


Quali sono i tuoi prossimi progetti?

J: Ho terminato l’ultimo episodio de Il Lamento delle Terre Perdute lasciato incompiuto da Delaby per il quale ho realizzato le ventuno tavole finali. In futuro, intendo completare il ciclo di Barracuda in sei volumi, e poi ... è un segreto!
Aspetto la conferma prima di poter svelare qualcosa.


Sappiamo che sei molto abile tra i fornelli, quali sono gli altri tuoi interessi?

J: Sì, a casa sono io che cucino e preparo buoni pranzetti per mia moglie e mia figlia! I miei hobby sono il cinema, i libri, i videogiochi e, ovviamente, i fumetti...



Barracuda
Testi di Jean Dufaux


1 - Esclaves (Dargaud, 2010)

– Schiavi 
Skorpio dal n.20 al n.24 del 2011, Editoriale Aurea;
AureaComix 33, Editoriale Aurea 2014


2 - Cicatrices (Dargaud, 2011)

– Cicatrici 
Skorpio dal n.1 al n.2 del 2012, Editoriale Aurea;
AureaComix 46, Editoriale Aurea 2014


3 - Duel (Dargaud, 2012)

– Duello 
Skorpio dal n.17 al n.19 del 2013, Editoriale Aurea;
AureaComix 52, Editoriale Aurea 2014


4 - Révoltes (Dargaud, 2013)

– Rivolte 
Skorpio dal n.21 al n.24 del 2014, Editoriale Aurea;

AureaComix 52, Editoriale Aurea 2014


3 commenti:

Anonimo ha detto...

se qualcuno avesse perplessita' su questa saga , posso assicurarlo :
e' assolutamente avvincente e il grande DUFAUX ancora una volta ci dimostra come si scrive . una saga sanguinaria quella di barracuda ,
violenta e densa di passioni autodistruttive . quei '' simpaticoni dell'eura hanno pubblicato tutti i volumi ( 4 ) ma la saga e' composta da 6 tomi .
spero che l'eura si degni di pubblicarli quando saranno pronti .

ZonaBeDé ha detto...

Ci sembra che l'Aurea stia pubblicando le storie in contemporanea, o quasi, con la pubblicazione francese. Perché dubitarne in futuro?

Anonimo ha detto...

la ragione e' molto semplice : l'eura ha pubblicato su carta straccia i grandi autori della bede' spesso e volentieri senza terminare la saga in questione . come guardare un film senza
il secondo tempo . ha chiuso una collana fantastica come euramaster tuttocolore dopo 108 numeri .
dopo decenni di attivita' non sanno ancora realizzare un bel integrale francese come si deve .
spesso e volentieri chiudono serie che non avrebbero mai dovuto vedere la luce ( c'e' qualcosa di piu' ridicolo di blueberry in bianco e nero formato bonelli ? ) .
in giro ci sono gioielli francesi come le aquile di roma o murena e loro dopo 30 anni e piu' mandano in edicola '' amanda '' , gartfield il gatto e la 14esima ristampa di dago .
ci sono autori della historieta argentina che hanno realizzato opere straordinarie senza che l'eura gli abbia dato lustro e dignita' ( vedi carlos trillo ) . la lista e' ancora molto lunga ma
lo spazio e' tirranno . la cosa comunque che piu' mi e' insopportabile e' che non riescono a fare una collana
autorevole ' dedicata ai grandi autori della bede' dopo le ottime prove della panini , della lion , della magic press ,
della 001 e della mondadori .
perche' dubitarne in futuro ?
perche' seconde me l'aurea dovrebbe vendere bonsai invece di fumetti .