mercoledì 1 aprile 2015

Je suis charlie, la satira nelle bd francesi - seconda parte


Nel 1965, su Le Nouvel Observateur, prima ancora delle tavole di Claire Bretécher e di Reiser, Copi presentò il suo personaggio emblematico La Femme assise.


Contemporaneamente ai fervori sociali che scuotevano la società francese e sull’onda della contestazione studentesca del 1968, avvennero grandi mutamenti sfociati poi in conflitti sociali che coinvolsero anche l’editoria, compresa la redazione di Pilote. A maggio, nel corso di una infuocata assemblea degli autori più radicali del settimanale targato Dargaud, Goscinny fu sottoposto a un ‘processo popolare’ in cui gli fu contestata non solo la politica editoriale del giornale ma anche i guadagni ottenuti con i diritti di Astérix! Profondamente amareggiato e deluso dal comportamento irriconoscente dei propri colleghi, Goscinny decise di cambiare l’impostazione del settimanale, aprendo le porte del periodico all’attualità. Ogni lunedì convocò i migliori umoristi francesi del momento - Fred, Gebé, Cabu, Reiser, Gotlib, DominiqueAlexis” Vallet, Nikita Mandrika, Chakir, Lob, Godard, Jean Marc “Loro” Loreau ecc. - per scegliere avvenimenti socio-politici della settimana e manie dei francesi da commentare satiricamente sulla rivista. Tale formula fece aumentare la tiratura del settimanale oltre le 500.000 copie, rendendolo uno dei principali supporti mediatici dell’epoca. In pratica Hara-Kiri e Pilote hanno rappresentato un modello di satira intelligente e umoristica, forzata spesso fino all’eccesso, applicata al fumetto; ad esse si sono rifatte tutte le riviste pubblicate in seguito, creando un filone specifico nella produzione fumettistica francese che sopravvive in edicola fino a oggi.

Nel 1969, la redazione di Hara-Kiri, composta da persone orientate a sinistra, decise di calarsi di più nell’attualità, per cui creò Hara-Kiri Hebdo, che divenne una specie di totem libertario per tutta una generazione di francesi.





Contemporaneamente uscì anche Charlie, rivista a cura di Delfeil du Ton, cui collaboravano Wolinski, George Pichard, Max Cabanes e Mandrika, nota soprattutto per aver pubblicato la graffiante saga della svestita Paulette di Wolinski su disegni di Pichard. Nel novembre 1970, in seguito a un titolo provocatore sulla morte del generale de Gaulle, Hara-Kiri fu vietato per pornografia! Tale censura politica determinò una levata di scudi di tutta la stampa. Alcune settimane dopo, le Éditions du Square lanciarono Charlie-Hebdo, periodico che, sostenuto dall’équipe della defunta Hara-Kiri, acquistò un’incredibile notorietà.





Nel 1972, la redazione di Pilote, vivaio di una nuova generazione di autori, si rivelò troppo stretta per la loro esuberanza artistica, per cui iniziò una lenta ma inesorabile emorragia di disegnatori che andarono a rinfoltire i ranghi di un’editoria più libertaria basata sulla satira e sull’umorismo. I primi ad abbandonare furono Cabu e Reiser, che emigrarono su Charlie Hebdo; poi fu la volta di Mandrika, il quale, contrariato per il rifiuto di Goscinny di pubblicare una sua storia, si associò con Gotlib e Bretécher per fondare le Éditions du Fromage ed editare L’Écho des savanes, una divertente rivista di erotismo eccessivo, più volte imitata, che rappresentò una sorta di segnale di via libera per qualsiasi innovazione e ricerca contenutistica nelle BD; vi collaborarono gli umoristi Martin Veyron (Bernard Lermite), Philippe Vuillemin (Hitler=SS), René Petillon, Francis Masse, Jean Solé, Yves Got, Lob, il folle Edouard “Édika” Karali, Tanino Liberatore, Milo Manara, Luc “Ptiluc” Lefèbvre (La foire aux cochons), Hervé “Baru” Barulea.




Nel 1973, su Le Nouvel Observateur iniziarono le tavole satiriche de Les frustrés di Bretécher, che fustigavano le manie intellettuali dei parigini. L’anno successivo il sarcasmo di Gèrard Lauzier fece il suo ingresso su Pilote con Lili Fatale e tutta una serie di racconti caustici di grande successo che mettevano all’indice gli atteggiamenti radical-snob dell’intellighenzia parigina. Nel 1975, da Pilote si allontanarono Giraud e Philippe Druillet (Lone Sloane) per fondare con Jean Pierre Dionnet la celebre casa editrice Les Humanöides Associés e la rivista di fantascienza e horror Métal Hurlant, nelle cui storie non mancava una vena satirica surreale! Il successo ebbe risonanza mondiale, con cloni in Italia, Spagna e USA.






Nel 1975, Gotlib, corrosivo soggettista e innovatore grafico, con Alexis e Jacques Diament fondò la casa editrice AUDIE (acronimo di Amusement, Umour, Dérision, Ilarità Et tout ces sortes de choses); tramite essa pubblicò Fluide Glacial, rivista dedicata all’umorismo di qualità, che presentò opere di Solé, Petillon, Veyron, Vuillemin, André Franquin, Masse e Goossens, oltre le deliranti follie erotiche dell’egiziano Édika, la pestifera vecchietta Carmen Cru di Jean Claude Lelong, la provinciale famiglia Bidochons di Christian Binet, Sœur Marie-Thérèse des Batignolles di Maëster, Jean-Claude Tergal di Tronchet (alias Didier Vasseur) e il casereccio supereroe Superdupont del medesimo Gotlib.









Nel 1977, uscì Trombone illustré, effimero supplemento umoristico di Spirou in cui Franquin, Alexis, Gotlib, Enki Bilal, F'Murr, Hausman, Bretécher, Rosinski, Roba, Jijé, Sirius e Yvan Delporte affrontavano argomenti vietati sul settimanale: fra le tante proposte spiccavano le caustiche e un poco sadiche Idées noires di Franquin. Su Circus, l’anno seguente, Roger Brunel rivisitò gli eroi della BD franco-belga con Pastiches, gustose parodie erotiche.

Nel 1981, PaulCarali” Karali (fratello minore di Édika) fece uscire la rivista Psikopat, cui contribuirono autori vicini ad Hara-Kiri o Fluide Glacial: Édika, Goossens, Gébé, Willem, Wolinski, Schlingo, Binet, Hugot, Choron e Topor.







Dopo una breve interruzione, nel 1982 L’Echo des savanes riprese sotto l’egida delle edizioni Albin Michel e del gruppo Filipacchi, pubblicando storie di Alex Varenne, Paul Gillon, Jean-Pierre Gibrat, Lorenzo Mattotti, Theo van den Boogaard, Veyron e Jean “G. Lévis” Sidobre, in cui si mescolavano umorismo, erotismo e modernità. Nel 1986, Charlie, acquistato nel frattempo da Dargaud, si fuse con Pilote dando vita a Pilote et Charlie.


Nel 1991, Philippe Dupuy e Charles Berbérian crearono il simpatico Monsieur Jean, tenero e acido trentenne di oggi, che viveva la quotidianità con tutte le sue nevrosi, seguito l’anno successivo da Philippe “Zep” Chappuis con le divertenti gags di Titeuf, che mettevano a nudo le problematiche dei bambini di oggi. Nel 1996, usciva Ferraille illustré, altra rivista di umorismo, edita da Requins Marteaux con autori poco noti. Nel 1998, con la famiglia Déblok, pubblicata su Le Journal de Mickey, esplose la regina dell’umorismo Florence Cestac.
Nel 2008 l’editore grenoblino Glénat acquista l’Echo des Savanes con il catalogo Albin Michel e ne affida la direzione a Tronchet

Nel 2011, esce Siné Mensuel, fondato e diretto dal “diversamente giovane” umorista. Nel medesimo anno ignoti danno alle fiamme la redazione di Charlie-Hebdo e, purtroppo, nel 2015 il vile sanguinoso eccidio nella sua redazione di rue Appert n.10.




1 commento:

Anonimo ha detto...

quanto mi piaceva la sora Erminia!