Nella seconda parte degli anni 90 le storie scritte da una
coppia mitica del fumetto argentino subiscono una fase di rallentamento. Carlos Sampayo ha dei problemi nello
scrivere e José Munoz, l’altro papà
del detective ombroso Alack Sinner, ha una maggiore disponibilità di
tempo.
Come è avvenuto in altre occasioni con altri autori,
qualcuno del mondo franco-belga coglie al volo l’occasione per proporre una
collaborazione al disegnatore.
In questo caso si tratta di Chayrin, uno scrittore specializzato in one-shot, o meglio romans
graphiques, che prepara una storia pensata apposta per le atmosfere grafiche di
Munoz. Il disegnatore vive in Europa
ormai da molti anni e ha un proprio stile ormai definito.
Non si presterebbe a
fare, come in passato, l’illustratore di personaggi a lui lontani, ad alterare
il proprio segno e la propria sensibilità per realizzare una bédé classica. Chayrin lo sa bene è compone una storia
impossibile da rifiutare: Le croc du serpent, una storia in bilico tra New
York e il Sudamerica, due scenari cari al disegnatore.
È il primo di due albi che usciranno da Casterman, gli unici realizzati apposta per il mercato franco-belga
da Munoz, già noto in Francia
soprattutto per le storie di Alack Sinner pubblicate sulla rivista Charlie, “gemella” dell’italiana Linus dalla quale ha ereditato
impostazione e personaggi.
Il secondo albo, apparso a distanza di poco più di un anno è
Panna Maria, sempre su testi di Chayrin, ambientata nella Manhattan
degli inizi del 900. Una storia amara di gangster e immigrati, di crimini e
prostituzione che si snoda per tavole in rigoroso bianco e nero, come del resto
anche la precedente.
E qui si conclude l’intermezzo francofono di José Munoz, una
bédé esclusivamente tale per una sorta di “ius soli” fumettistico.
Entrambe le storie sono state pubblicate in italia nel 2003 da Hazard.
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