Zona Bédé intervista oggi André Taymans, il disegnatore belga autore dell’intrigante saga di Caroline Baldwin che l’Editoriale Aurea ha pubblicato integralmente sulle pagine del settimanale Lanciostory
Buongiorno, André !
La domanda classica
per un autore di fumetti, come è nata la tua passione per questa disciplina?
AT: Ricordo di aver sempre avuto la voglia di raccontare
delle storie per immagini. All’inizio volevo fare cartoni animati, avevo una
piccola cinepresa che mi permetteva di montare un’immagine dopo l’altra e di realizzare
delle brevi sequenze. Poi ho scoperto i fumetti di Hergé e Jacobs che mi hanno
convinto a dedicarmi alla bande dessinée. Jacobs era un mio vicino di casa ed è
stato il mio primo «professore».
Parlaci del tuo stile grafico, è stata l’influenza di Jacobs a indirizzarti verso la linea
chiara?
AT: Sì, come ho
appena detto, Jacobs è stato il mio primo riferimento professionale, è stato
lui a darmi i primi consigli e a trasmettermi i segreti del mestiere. Essendo un
"fan" di Hergé e Jacobs era naturale che optassi per
questo stile grafico che sento nelle mie corde.
Oltre a Jacobs quali sono stati gli autori che hanno
influenzato il tuo stile?
AT: Hergé, naturalmente, e, poi, Tillieux, Peyo, Yves Chaland e Cosey.
AT: È nato per caso. Moon River,
il primo album della serie, nelle mie intenzioni sarebbe dovuto essere solo un
"one shot". Inoltre, il personaggio di Caroline Baldwin l’avevo
inserito come "non protagonista" della storia. L'editore ha intuito
il potenziale che c'era nel character e mi ha chiesto di svilupparlo in maniera
tale che diventasse l’eroina della saga.
Quindi anche la scelta di un personaggio femminile è del
tutto casuale?
AT: Sì! Avrei potuto
mettere un detective maschile come personaggio secondario di Moon River
ma, per rendere la storia più originale ho preferito mettere nel soggetto
"una detective."
Come è cominciata la collaborazione alla serie Lefranc
e perché hai deciso di non continuare?
AT: Avevo previsto di
fare solamente l’album: Le Maître de l'Atome (di prossima pubblicazione
anche in Italia), perché quello che mi interessava, era poter lavorare sulla storia
che Jacques Martin aveva iniziato negli Anni Cinquanta. Desideravo inchiostrare
le matite che Martin aveva già realizzato e di portare a termine il suo lavoro.
Commercialmente, il volume è andato molto bene e l’editore Casterman mi ha convinto a continuare. Durante la realizzazione del
mio terzo album: Le Châtiment, però, ho deciso di abbandonare perché non riuscivo
più ad avere le giuste motivazioni. Così, dopo venti tavole, ho lasciato che Erwin Drèze e Raphaël Schierer prendessero il mio posto. Fortunatamente i due
disegnatori hanno svolto bene il lavoro, portando a termine il compito che gli
era stato assegnato.
Puoi parlarci del progetto di Blake e Mortimer: L’ultime citadelle? (vedi post pubblicato precedentemente su Zona Bédé)
AT: Era un progetto
scritto da Yann e Alain Di Kuyssche. L'idea era quella di
realizzare la prima parte della storia de L'enigma di Atlantide che Jacobs aveva rinunciato a disegnare per lavorare direttamente sulla
seconda. In questo antefatto, gli atlantidei sorvolavano il cielo di Londra con
dei dischi volanti. Jacobs decise di rinunciare a questo prologo dopo che sul
settimanale Tintin venne pubblicata una
storia di Bob
& Bobette di Vandersteen
intitolata: Les
Martiens sont là! (1955/56). Purtroppo la casa editrice Dargaud non ha voluto prendere in
considerazione il nostro progetto sostenendo che non si poteva intervenire sull’opera
di Jacobs e che, inoltre, due équipes lavoravano già sulla serie (Sterne/Van Hamme e Juillard/Sente).
Conosci e ti piacciono gli autori del fumetto italiano?
AT: Ovviamente
conosco i classici come Hugo Pratt e
Milo Manara ma confesso di avere un
debole per Vittorio Giardino che ho avuto
il piacere di incontrare numerose volte.
Quali sono i tuoi prossimi
programmi?
Fuori dal lavoro come passi il tuo tempo?
AT: Amo la montagna (trekking)
e la lettura.
Grazie per l’intervista André!
AT: Grazie a voi.
André Taymans in Italia
Nero Wolfe
Testi di Jean-Claude De La Royère e disegni di André
Taymans ed. Lefrancq
1 – La lega
degli uomini spaventati (Les compagnons de la peur, 1990)
Bhang dal n.13 al n.14, Max Bunker Press 1991
Caroline Baldwin
1 – Moon
River (Moon River, 1996)
LancioStory dal n.46 al n.51
del 2011, Editoriale Aurea
2 – Contratto 48-A (Contrat 48-A, 1998)
LancioStory dal n.52 del 2011 al n.5 del 2012, Editoriale Aurea
3 – Rosso piscina (Rouge piscine, 1998)
LancioStory dal n.6 al n.9 del 2012, Editoriale Aurea
4 – L’ultima danza (La dernière danse, 1999)
LancioStory dal n.10 al n. 13 del 2012, Editoriale Aurea
5 – Absurdia (Absurdia, 1999)
LancioStory dal n.14 al n.17
del 2012, Editoriale Aurea
6 – Angel Rock (Angel Rock, 2000)
LancioStory dal n.18 al n.21
del 2012, Editoriale Aurea
7 – Ragion di
stato (Raison d'état, 2001)
LancioStory dal n. 22 al n. 25
del 2012, Editoriale Aurea
8 – La laguna (La lagune, 2002)
LancioStory dal n.26 al n.29
del 2012, Editoriale Aurea
9 – Appuntamento a
Katmandu (Rendez-vous à Katmandou, 2003)
Lanciostory dal n.30 al n.33
del 2012, Editoriale Aurea
10 – Terapia
mortale (Mortelle thérapie , 2004)
LancioStory dal n.34 al n.37
del 2012, Editoriale Aurea
11 – Stato
d’assedio (Etat de siège, 2005)
LancioStory dal n.38 al n.41
del 2012, Editoriale Aurea
12 – Il re del nord (Le Roi du Nord, 2006)
LancioStory dal n.42 al n.45
del 2012, Editoriale Aurea
13 – La notte del
viandante (La Nuit du grand marcheur, 2007)
LancioStory dal n.46 al n.49 del 2012, Editoriale Aurea
14 – Free Tibet (Free Tibet, 2010)
LancioStory dal n.50 al n.53
del 2012, Editoriale Aurea
15 – L’ombra della
civetta (L'ombre de la chouette, 2011)
LancioStory dal n.41 al n.44
del 2014, Editoriale Aurea
16 – La congiura
boema (La conjuration
de Bohême, 2012)
LancioStory dal n.45 al n.48
del 2014, Editoriale Aurea
La fugitive
Testi di André Taymans disegni di Éric Lenaerts ed.
Casterman
1 – Requiem (Requiem, 2004)
LancioStory dal n.19 al n.22
del 2004, Editoriale Aurea
2 – Blues (Blues, 2004)
1 commento:
Ottimo articolo come sempre!
Tiseguo sempre con grande ammirazione.
Kolok
Posta un commento