venerdì 6 ottobre 2017

Quale fine per Blake e Mortimer?


Quello che appare il 16 settembre sulle pagine della cultura di Le Soir, il popolare quotidiano belga, è qualcosa che ha provocato un clamore gigantesco nel mondo della bédé. Si tratta della prima puntata di un servizio molto lungo, costato oltre quattro mesi di inchiesta giornalistica, che occuperà le pagine centrali anche nei tre giorni successivi.


Di cosa si tratta? Di chi parla? Di Blake e Mortimer, due miti della bédé francofona e uno dei più grandi successi editoriali del settore anche nel nostro paese. Della Fondazione Jacobs, la prima creata da un autore di bédé per salvaguardare, oltre ai propri personaggi anche la propria eredità materiale, ovvero i suoi studi, i suoi schizzi e soprattutto le tavole originali delle sue creature. Qualcosa che era ritenuta senza valore all’inizio degli anni 80: ognuna era stimata poco più dell’equivalente attuale di cento euro mentre oggi hanno superato nelle ultime aste anche i 200.000 euro!


Il progetto originale realizzato da Jacobs negli ultimi anni della sua vita comprendeva le edizioni Blake et Mortimer, a cui spettava il compito di pubblicare i volumi, lo Studio Jacobs con i diritti di sfruttamento dell’opera e la Fondazione, sovvenzionata dai primi due e incaricata di curare e preservare gli originali.


Personaggio chiave di questa operazione è stato Philippe Biermé, un tempo grafico alle Editions du Lombard e confidente e collaboratore di Jacobs negli ultimi anni della sua vita.


Nel 1992 però le edizioni e lo Studio sono stati ceduti alle edizioni Dargaud e nel contempo la Fondazione si è spaccata in due: da una parte quelli che stavano con Philippe Biermé (promotore e realizzatore della cessione per una cifra compresa tra uno e due milioni di euro) e dall’altra i contrari alla sua gestione.


Per il futuro della Fondazione nel 2014 Biermé ha preso contatti con Moulinsart, l’istituzione che protegge e promuove l’opera di Hergé, ma successivamente ne ha chiesto la messa in liquidazione, contestata e impugnata da parte dell’ex-consiglio di amministrazione e soprattutto da Claude de Saint-Vincent, direttore dello Studio Jacobs e di Média-Partecipations, la società che possiede le edizioni Blake et Mortimer.


Senza attendere l’esito della contesa, Biermé ha intanto donato le tavole originali delle avventure di Blake e Mortimer alla fondazione intitolata al Re Baldovino e creato, insieme a Nick Rowdell, una nuova Fondazione Jacobs. Per chi non lo sapesse Nick Rodwell, ex-segretario di Hergé, ne ha poi sposato Fanny, la seconda moglie, ed è diventato lo sfruttatore commerciale di Tintin, imponendo divieti e portando spesso in tribunale chiunque osi scrivere o pubblicare qualcosa a riguardo che non sia preventivamente stato sottoposto alla sua approvazione.


Fin qui le premesse, il punto di partenza su cui i diversi articoli di Le Soir approfondiscono retroscena e conseguenze. Molti parlano di “Blake e Mortimer vittime della rapina del secolo” mentre Biermé risponde che “Nick Rodwell metterà altrettante energie nel difendere il patrimonio di Jacobs come ha fatto con quello di Hergé”.


Claude de Saint-Vincentnon ha dubbi che si tratti di una truffa” e che molti originali siano nel frattempo spariti e forniti alle aste e ai mercanti di originali. Questi ultimi, chiamati in causa, rifiutano di rivelare chi sia stato il loro fornitore e Daniel Maghen, noto gallerista parigino, aggiunge solo che “Tutte le vendite sono state regolarmente registrate e fatturate”. L’onnipresente Biermé replica che “Tutti gli originali che ho venduto mi erano stati regalati da Jacobs!”. Fatto sta che oggi tutte le più belle tavole di “Blake e Mortimer sono nelle mani di collezionisti privati” e che sia stato proprio uno di questi a suonare il campanello d’allarme sulla dispersione del suo importante patrimonio artistico.


L’immissione sul mercato nel giro di poco tempo di tanti originali di Jacobs, in passato introvabili, sembra aver fatto gioco anche ai falsari che avrebbero avuto gioco facile nell’introdursi nell’improvvisa abbondanza di offerta.



Ma c’è ben altro! Biermé ha tirato fuori dal cappello una lettere di Jacobs in cui il papà di Blake e Mortimer scrive di non volere che le sue creature siano proseguite da altri, cosa che ha già provocato il grido d’allarme di François Schuiten, noto autore di bédé attualmente al lavoro su una nuova storia di Blake e Mortimer  (“La prosecuzione dell’opera è compromessa!”) e una precisazione di Yves Sente, sceneggiatore e curatore della prosecuzione delle avventure dei due eroi di Jacobs (“Nessuno ha il diritto di proibire la continuazione della sua opera”). Più secco il commento di Van Hamme, il più famoso e prolifico creatore di serie bédé avventurose: “Che Biermé vada a farsi curare, lui e la sua bomba a scoppio ritardato!”. E questo sembra solo l’inizio!


1 commento:

danyellow ha detto...

spero che esista la legge del contrappasso e Biermè venga spedito, col cronoscafo, in un periodo in cui possa incontrare qualche dinosauro