venerdì 17 agosto 2018

I cosacchi del Don e la Linea Chiara



Historica della Mondadori Comics è divenuta con il numero 68 la più longeva collana mensile di bedé in edicola dopo i Classici Audacia della Mondadori (63 numeri), Le Avventure della Storia della Glenat Italia (67 numeri) e gli Albi Ardimento del Corriere della Sera (30 numeri) e senza considerare anche gli speciali e le Biografie di Historica per cui si arriverebbe a un totale di novanta numeri circa.


Con il n.70, uscito nel mese di agosto 2018, il racconto I cosacchi di Hitler ci riporta in Russia e nel mondo della Ligne Claire.


In effetti non sono molte le bedé disegnate nello stile Linea Chiara che si svolgono nella Russia sovietica. 


Dal celebre Tintin au pays du Soviets di Hergé del 1929, che sancisce la nascita della bedé belga Linea Chiara e inaugura il mito del reporter con il ciuffo, si dovrà aspettare il 1999, per quel che ricordiamo, per leggere un’altra bedé incentrata sulla Russia con la celebre coppia di Blake et Mortimer nell’episodio La Machination Voronov, scritto da Yves Sente e disegnato da André Juillard.


Precisiamo che non mancano racconti sulla Russia, tutt’altro, anzi ne parleremo in un post successivo, qui ci riferiamo a quelli disegnati in stile Linea Chiara.



La bedé Les cosaques d’Hitler, scritta da Valérie Lemaire e disegnata da Olivier Neuray nel 2013 per Casterman, apre una pagina, forse poco nota ai più, sull’eccidio dei cosacchi, fieri antibolscevichi, i quali, per sfuggire al crudele regime stalinista, si allearono con Hitler, quando questi invase la Russia.


Internati alla fine della guerra nei campi di concentramento inglesi, per motivi di politica internazionale furono da questi inviati in Russia nelle grinfie di Stalin, loro acerrimo nemico. Ovviamente i cosacchi furono sterminati nei gulag.


Il fatto storico è molto interessante e, come detto, anche poco noto, e la trama di Lemaire, ricca di emozionanti colpi di scena, in certi momenti risulta un poco difficile da seguire a causa dei continui flashback e ritorni al presente dell’epoca del racconto, senza l’uso di alcun cartiglio esplicativo.


I disegni di Neuray rientrano in quella corrente più moderna della Linea Chiara che nasce con Floc’h e prosegue con Zanon, Taymans e che dimostra ancora in pieno il proprio fascino, anche se i volti da lui realizzati sono poco espressivi.


Neuray è il disegnatore di Makabi, scritto da Luc Brunschwig, edito in prima istanza dalla Dupuis e poi riproposto da Bamboo sotto il nome di Lloyd Singer. Il primo ciclo narrativo è stato tradotto a puntate prima su Skorpio (2003-2004) e poi in volume da 001 Edizioni (2012).






1 commento:

pierpaolo ha detto...

ricordo che i cosacchi furono trasferiti in Carnia, allora sotto occupazione tedesca, nel 1944,in funzione antipartigiana, e che poi si trasferirono a Lienz in Austria per arrendersi agli Alleati. Gli inglesi eliminarono gli Ataman, ovvero i capi, e poi spararono sulla folla cosacca, causando un vero massacro, Alcuni cimiteri si possono trovare nei sobborghi di Lienz lungo il fiume Drava. Su questa poco conosciuta pagina italiana di guerra è stato scritto il libro di Sgorlon, 'L'armata dei fiumi perduti'.