giovedì 17 ottobre 2019

Il Bruegel della bedé



Il magico mondo di Willy Vandersteen – parte seconda



Willebrord Jan Frans Maria Vandersteen, detto Willy, è nato ad Antwerpen (Anversa) [1913-1990]. Fervente adepto in gioventù dello scoutismo, similmente a molti autori belgi del periodo d’oro, si iscrive ai corsi serali dell’Accademia di Belle Arti della sua città. Nel 1937 si sposa con Paula Van Den Branden. Dall’unione nascono quattro figli, per cui il giovane deve lavorare per mantenere la famiglia, mettendo da parte ogni velleità artistica. Dopo aver letto, però, un articolo sui comics USA, intitolato “Comics in your life”, decide di lasciare il mestiere familiare di decoratore per dedicarsi alla bedé.


Il suo primo fumetto, Miss Kitty Inno, una venditrice cui succedono mille disaventure, appare nel 1939 su Entre Nous, rivista pubblicitaria del grande magazzino Innovations. Il successo ottenuto, nonostante un disegno ancora grezzo, spinge l’autore a continuare.


Nel 1941, sul supplemento giovanile Wonderland del quotidiano De Dag pubblica la prima striscia di Tor de Holbenwoner (Tor il cavernicolo),


e De lollige avonturen van Pudifar (Le avventure comiche di Pudifar), striscia settimanale su un simpatico gatto, subito soppiantato da Barabitje, de spruit van Barabas, che ricorda molto il Cicero’cat di Bud Fisher.
Nel 1942, sotto lo pseudonimo di Kaproen, realizza su un giornale della propaganda nazista alcuni disegni antisemiti, per i quali non è stato perseguitato nel dopoguerra, come invece è avvenuto a Hergé e altri autori dell’epoca.


Nel 1943, collabora con i settimanali De Rakker, dove lavora anche Sirius (Timour), realizzando Bert de Lustige Trekker


e De Illustratie con Peerke Sorgloos.


Per Ons Volk pubblica il suo primo volume su Piwo het houwen paard\Piwo le petit cheval de bois, un cavallino di legno.


Nel medesimo tempo, Vandersteen collabora alla rivista Bravo! di Jean Meuwissen, dove prima disegna Simbat de Zeeroover\Simbad le marin,


e poi, alla Liberazione, il medievale Lancelot, in cui alcune idee saranno da lui riproposte in Het Eiland Amoras, secondo episodio di Suske en Wiske.


Inoltre riprende il personaggio di Tor, chiamandolo Tori.



Inizia a collaborare a quattro mani con Marc Sleeen, caporedattore di Ons Volkske, supplemento per i giovani del quotidiano Ons Volk, dove realizza storie di 20 tavole, alcune delle quali chiaramente ispirate allo stile del Prince Valiant di Hal Foster.


Dal 1944 collabora al settimanale francofono Franc Jeu, su cui pubblica Bill et Sam aux Philippines, due eroi nella guerra del Pacifico,


e Floche et Flache.


Nel medesimo anno pubblica De Familie Snoek\La Famille Guignon, umoristica famiglia della borghesia fiamminga.


Dal 1947 al 1949 realizza circa 150 tavole di bedé realistiche per Ons Volkske e Overall su soggetti di Maurice Tillieux.
Di Suske en Wiske e del periodo Le Lombard diremo in un post successivo.


Nel 1952 disegna Judy, eroe ispirato dal Vecchio Testamento,



e, soprattutto, sul quotidiano Le Libre Belgique inizia Bessy, un collie nel Far West.


Nel 1956 sulla rivista cattolica De Knape disegna De Pantoscaaf, una macchina volante che va sott’acqua e sotto terra!


Dal 1958, sul supplemento giovanile Ons Volkske e nella sua versione francese Junior disegna due serie umorisitiche, De Lustige zwervers\Les Joyeux Chemineaux



e Het plezante cirkus\Le Cirque Zin-Boum.


L’anno successivo su Nieuwsblad inizia la lunga saga del cavaliere medievale De Rode Ridder\Le Chevalier rouge.


Nel 1963 inizia la trasposizione a fumetti dei racconti western dello scrittore tedesco Karl May.


Due anni dopo riprende le storie di aviazione del pilota inglese Biggles.


Nel 1973, tocca a Robert en Bertrand\Robert et Bertrand, due amici anarcoidi vagabondi, una delle sue migliori bedé, di cui escono 98 episodi.


Nel 1985, Vandersteen realizza De Geuzen\Les Gueux, forse la sua bedé più ambiziosa, sulla rivolta delle Fiandre contro gli invasori spagnoli, un periodo storico da lui prediletto, come dimostrano vari episodi di Suske en Wiske e il dittico su Thyl Ulenspiegel.


Soprannominato da Hergé il “Bruegel de la bande dessinée”, Vandersteen ha realizzato centinaia di episodi tradotti anche in francese, per i quali si è avvalso della collaborazione di molti autori, alcuni dei quali, come diremo in seguito, proseguono i suoi personaggi fino a oggi con inalterato successo.

Serie (escluse quelle su Suske en Wiske e del periodo Tintin\Kuifje)


Piwo (1943-1946, 3 albi)



De Familie Snoek\La Famille Guignon (1946-1969, 23 albi)



De vrolijke bengels\Les Joyeux lurons (1946-1950?, 2 albi)



Judi (1952-1954, 4 albi)



Bessy (1954-1984, 164 albi+ 900 albi realizzati per il mercato tedesco)



De Pantooscaf (1956, 1 albo)



De Lustige zwervers\Les Joyeux Chemineaux (1958-1960, 3 albi)



Het plezante cirkus\Le Cirque Zin-Boum (1958-1959, 3 albi)



De Rode Ridder\Le Chevalier rouge (1959-oggi, 261 albi)



Karl May (1962-1985, 87 albi)



Biggles (1965-1969, 20 albi)



Safari (1970-1974, 24 albi)



Met Kil en Fil op het Kiliaanpad (1970, 1 albo)



Robert en Bertrand\Robert et Bertrand (1973-1993, 98 albi)



Pats (1975-1977, 7 albi)



Tits (1979-1986, 28 albi)



De Geuzen\Les Gueux (1985-1990, 10 albi)













2 commenti:

Raffaele Giuseppe ha detto...

Interessante disegnatore che praticamente non conoscevo. Se ben ricordo in Italia qualcosa dovrebbe essere stato pubblicato o no?.

ZonaBeDé ha detto...

Per le (poche) cose pubblicate in italia si veda la parte prima "La scuola fiamminga"