Era
già tutto previsto, tanto per parafrasare la nota canzone di Riccardo
Cocciante! L’avevamo sotto gli occhi ma non abbiamo capito!
Eh
si, cari lettori, in un momento in cui le nostre vite sono letteralmente
sconvolte da un virus, che sta creando seri problemi di natura sociale, medica
ed economica a tutta la nazione, dobbiamo chiederci se qualcuno ci aveva
avvertito. Apparentemente no, ma noi di Zona-Bedé
possiamo rispondere in maniera assolutamente certa: si, qualcuno ci ha
avvertito tre anni fa, ma nella nostra cecità non abbiamo saputo interpretare
l’avviso!
Nella
vignetta 11b del trentasettesimo episodio di Asterix e Obelix, intitolato Asterix e la corsa d’Italia, compare un
personaggio misterioso di nome Coronavirus,
con il volto nascosto da una sorridente maschera d’oro, accompagnato dal fedele
aiutante Bacillus: si tratta un
auriga antagonista dei due simpatici Galli durante tutto il giro a tappe lungo
lo Stivale.
Nel
racconto il disegnatore Didier Conrad
ha disegnato in molte vignette la parola “Coronavirus”,
urlata su sfondo giallo e il marchio del Garum
Lupus, sponsor ufficiale del giro è un copricapo a forma di lupo nero in un
triangolo giallo; ricordiamo che scritte nere su fondo giallo simbolizzano un
grave pericolo nucleare, gassoso o batteriologico!
Bene,
uno si chiede come mai il soggettista Jean-Yves
Ferri abbia scelto proprio questo nome per un episodio che si svolge nello
Stivale.
Noi, che amiamo spudoratamente le affascinanti teorie del complotto
propugnate dalla serie tv cult X-Files,
dall’ottimo Martin
Mystére di Alfredo Castelli
e dal celeberrimo romanzo Il Codice da
Vinci di Dan Brown, non possiamo
fare a meno di pensare che ci sia sotto qualcosa.
E
se fosse vera la teoria, sentita in un cervellotico file audio circolato sul
web giorni addietro, in cui un signore afferma che il Coronavirus è stato deliberatamente messo in circolazione in Cina e
in Italia dai servizi segreti francesi su ordine del presidente Trump?
Il tutto
per punire l’ex Celeste Impero, per la lotta alla supremazia dell’Impero USA, e
l’Italia per aver soffiato alla Francia l’affare della Via della Seta? Sarebbe
un intrigo planetario degno del miglior Le
Carré.
Si
pone un problema: questi eventi politici sono nati dopo l’uscita dell’episodio
di Asterix,
e quindi come faceva Ferri a
prevedere? Avrà forse letto le centurie di Nostradamus
(pseudonimo di Michel de Nostredame, 1503-1566)?
Più precisamente la quartina
19 della Centuria III, in cui il chiaroveggente menziona una “grande epidemia” e la città di Lucca (importante simbolo fumettologico
per noi lettori)?
Oppure
avrà incontrato qualche agente della Direction
générale de la sécurité extérieure, più nota con la sigla DGSE, lo spregiudicato servizio
informazioni all'estero dipendente dal Ministero della difesa francese, il
quale gli ha prospettato un piano contro la Repubblica Italiana, per motivi
economici (l’ambito petrolio libico) e/o politici che sfuggono alla nostra
conoscenza? E il buon Ferri, in
conseguenza, avrà voluto avvertirci in maniera molto velata? Non…
Avviso urgente
Ci dispiace ma siamo
costretti a interrompere questo delirante post, pubblicato senza il nostro
permesso e da cui desideriamo dissociarci con grande fermezza. Purtroppo il
nostro caro collaboratore è stato accompagnato con camicia di forza per un TSO
urgente, necessario per poterlo guarire dalla paranoia del complotto e
restituirlo fra qualche giorno all’affetto dei suoi cari e nostro. La tensione
provocata da un’ossessiva informazione monotematica sull’argomento Coronavirus
e l’angoscia per l’isolamento sociale hanno momentaneamente compromesso le sue
brillanti facoltà intellettive scatenando la paranoia. Speriamo di poterlo
riavere al più presto fra di noi e in buona salute mentale.
Nell’attesa di poterlo
riabbracciare rimane un dubbio: come ha fatto Ferri a prevedere?
Gli affranti collaboratori di Zona-Bédé
Cari
lettori,
chiediamo
scusa se in un momento così grave abbiamo scritto sullo stramaledetto virus in
maniera scherzosa, lo abbiamo fatto solo per far sorridere.
Siamo
sinceramente vicini alle Istituzioni, a tutto il coraggioso personale medico e
infermieristico del Servizio Sanitario Italiano, ai cittadini coinvolti, chi
più chi meno, nel fronteggiare l’epidemia, insomma a tutti gli Italiani. Chi ha
scritto il post è un’anestesista-rianimatore in pensione, uno che sa cosa
significa trovarsi in “trincea”.
Un
sincero e affettuoso augurio di riuscire tutti noi, indistintamente, a superare
indenni questo difficile momento.
Lo
Staff di Zona-Bedé
1 commento:
Ahah, simpatico l'"avviso" :'D
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