In Francia e
in Belgio la notizia è scoppiata come una bomba: sembra che le Edizioni
Moulinsart, che gestiscono il personaggio di Tintin e l’opera del suo creatore Hergé, vogliano pubblicare una nuova avventura del popolarissimo
personaggio con il “ciuffo”. Per i pochi che non lo sapessero, Georges Remi (Hergé),
prima della sua morte, dispose che il personaggio non fosse mai più pubblicato
in storie realizzate da altri autori. Gli eredi ora sostengono . cosa non si farebbe
per rimpinguare il proprio conto in banca - che le volontà del maestro
potrebbero essere interpretate in maniera diversa.
Il pericolo,
secondo la Moulinsart, è che l’opera possa diventare di «pubblico dominio» e, a
quel punto,che di Tintin chiunque possa
fare tutto quello che vuole. Questa vicenda, che forse starà facendo rivoltare
nella tomba il povero Hergé, evidenzia l’interesse, non solo artistico, che
suscita la bande dessinée franco belga, seguita ancora da milioni di
appassionati lettori europei.
Diversa la posizione di Albert Uderzo che ha disposto che il suo personaggio più famoso cominciasse una nuova vita subito, sotto mani e penne diverse dalla sua. Questa sua decisione ha portato alla rottura con sua figlia Sylvie che ha accusato alcuni vicini al padre di aver abusato delle sue condizioni di salute. Dopo aver perduto una prima volta, la sedicente "sorella di Oumpah-Pah e di Asterix" oggi continua la sua battaglia contro questa decisione sul suo blog e nella aule dei tribunali.
Il nuovo libro di Astérix, uscito in 24 Ottobre, è andato letteralmente a ruba nel giro di pochi giorni dall’uscita. Si tratta di Astérix chez les Pictes, un volume è firmato dalla coppia francese Jean-Yves Ferri, per i testi, e Didier Conrad, per i disegni. Questa volta i galli devono vedersela con simpatici personaggi del popolo celtico, in una storia nel solco della tradizione, lontana sia dall'incomprensibile "Quando il cielo gli cadde sulla testa" che da sperimentazioni innovatrici. Il volume in Italia è, come sempre, pubblicato da Mondadori.
3 commenti:
Prima di tutto i complimenti per il blog; molto bella ed elegante la parte grafica (come si conviene a una rivista di fumetti franco-belga); nel giro di poco tempo (meno di due mesi) è letteralmente "esplosa" la parte "contenuti" con link, pagine, notizie, ecc.
Vengo all'argomento di questa pagina, che posso riassumere nella domanda: " E' legittimo, dal punto di vista artistico, proseguire le storie di un determinato personaggio dopo la scomparsa del disegnatore/creatore? Questo indipendentemente dall'autorizzazione, più o meno esplicita, del disegnatore/creatore."
Direi che non è legittimo. Il successo di un personaggio è dato dal mix di due fattori per il 70% disegno e per il 30% testo/sceneggiatura. Spesso sono sviluppati da persone fisicamente diverse e spesso le due figure coincidono nell'autore unico. Certamente il disegno rappresenta la parte preponderante e quindi la scomparsa del creatore del personaggio fa mancare la parte preponderante della costruzione artistica. Se si sostituisce il creatore con un pedissequo riproduttore del segno grafico siamo in presenza di un "falso" a fini commerciali; se invece il nuovo disegnatore introduce caratteristiche originali, non è più lo stesso personaggio che colpì la fantasia dei lettori, ma si tratta di una nuova creazione che "sfrutta il marchio".
Per il momento può bastare.
A proposito, Auguri a tutta la redazione.
esistono il Paperino di Scarpa, il Topolino di Gotftredson, il Tex di Nizzi....
non vi piacciono? a volte neppure l'autore originale riesce a portare avanti la sua (eccezionale) creatura ... pensate al Jeff Hawke di Jordan senza più l'apporto di Patterson..... Non so che darei per poter leggere un'altra storia pervasa dal quel senso ironico e beffardo tutto inglese.... Si può riportare tutto ad una colossale operazione commerciale, ma se la qualità c'è, non mi dispiace leggere ancora di Mortimer e di Blake, anzi.... purtroppo non sono molte le avventure all'altezza di quelle disegnate da Jacobs, ma questa è un'altra storia.....
Interessante, e condivisibile, l'osservazione di Dany Yellow. Anche nel mondo della BeDé esistono casi in cui i prosecutori hanno superato i creatori (vedi il caso Spirou9. Nel fumetto seriale costruito su personaggi credo che prevederne la continuazione sia un'ipotesi legittima e percorribile. Nel fumetto franco-belga il passagio di mano è tutt'altro che raro. Poi è altrettanto legittimo giudicare i risultati e magari rimpiangere di non essersi fermati in tempo.
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