Come noto le avventure di Tintin nascono sul Le Petit Vingtième, il supplemento giovanile
del quotidiano belga Le Vingtième Siècle. Le storie sono
pubblicate a puntate, in bianco e nero e con tavole di formato più piccolo
degli albi attuali (6 vignette invece di 12). Queste storie sono poi raccolte
in volumi dalla Casterman, sempre in
bianco e nero, di circa centoventi pagine. In poco più di dieci anni sul
periodico sono apparse (quasi) nove avventure.
Storie a puntate su Le
Petit Vingtième:
Tintin au pays des soviets -
dal n.10 del 10/1/1929 al n.19 dell’8/5/1930.
Tintin au Congo -
dal n.23 del 5/6/1930 al n.25 del 18/6/1931
Tintin en Amerique -
dal n.36 del 3/9/1931 al n.42 del 20/10/1932
Les cigares du pharaon - dal n.49 dell’8/12/1932 al n.6 dell’8/2/1934
Le lotus bleu -
dal n.32 del 9/8/1934 al n.42 del 17/10/1935
L'oreille cassee -
dal n.49 del 5/12/1935 al n.8 del 25/2/1937
L'ile noire -
dal n.15 del 15/4/1937 al n.24 del 16/6/1938
Le sceptre d'ottokar -
dal n.31 del 4/8/1938 al n.32 del 10/8/1939
L'or noir -
dal n.39 del 28/9/1939 al n.19 del 09/5/1940
Ultimo numero e Le Petit Vingtième |
Quasi nove perché L’or noir non si conclude con la puntata del 9
maggio del 1945. I nazisti invadono il Belgio il 10 maggio ed entrano a
Bruxelles tre giorni dopo, le pubblicazioni del giornale sono interrotte. Hergé, come tanti altri Belgi, abbandona il
paese e si rifugia a Parigi. La sua permanenza nella capitale francese è di
breve durata. Dopo il Belgio che si arrende il 29 maggio, tocca alla Francia.
Parigi viene occupata il 14 giugno, il 25 giugno la capitolazione e il
Maresciallo Pétain firma l’armistizio con le inarrestabili armate tedesche.
Divisa in due zone, tutta la Francia cade sotto il controllo nazista.
Probabilmente ritenendo definitivo il nuovo riassetto dei
paesi francofoni sotto il nazismo, Hergé rientra a Bruxelles e riprende a
occuparsi della sua amata creatura. Rifiuta di collaborare al quotidiano legato al
rexismo, il movimento di estrema destra vicino al fascismo e al nazismo, ma
accetta di creare Le Soir Jeunesse,
supplemento settimanale di Le Soir.
Il popolare quotidiano belga ha ripreso le pubblicazioni sottoposto al
controllo e alla censura degli occupanti tedeschi. Alcuni dei vecchi redattori
sono tornati al lavoro contro la volontà dell’editore della testata. Da qui il
soprannome di “volé” che accompagna
questo periodo in cui il giornale è “rubato” ai legittimi proprietari e perde
la sua dichiarata indipendenza.
La collaborazione di Hergé, anche se limitata al
supplemento, verrà alla Liberazione vista come una forte compromissione con il
nazismo
Il primo numero di Le
Soir Jeunesse esce il 17 ottobre del 1940, seguendo il modello del Petit Vingtième.
Nelle sue pagine riprendono le avventure dell’intrepido reporter dai
pantaloni alla zuava, ma non si tratta della continuazione di L’Or Noir,
bensì di una nuova storia, Le Crabe aux pinces d'or.
Il supplemento curato da Hergé sembra immune dalla propaganda che pervade il quotidiano, ma
non dalle restrizioni provocate dal conflitto. Per la crescente penuria di
carta le sue pagine passano da 8 a 4, Tintin però mantiene ancora la doppia pagina.
Il 4 giugno del 1941 anche il reporter con il ciuffo deve
sacrificarsi.
La puntata si riduce a due strisce, spesso ulteriormente ridotte
per fare spazio a qualche rubrica o testo.
Il 3 settembre Le Soir
Jeunesse conclude la sua breve e sofferta vita editoriale e Tintin si
ritrova ancora una volta senza pubblicazione.
Storia a puntate su Le
Soir Jeunesse:
Crabe aux pinces d'or – dal primo numero del
17/10/1940 all’ultimo del 3/9/1941
Per far sopravvivere la storia, Hergé accetta di cambiar
passo e proseguire con un diverso modello, quello della striscia giornaliera,
che lo costringe a una diversa impostazione e un cambio di ritmo per mantenere
la tensione su uno sviluppo così limitato e per lui del tutto nuovo.
Dopo quasi tre settimane, la storia riprende sulle pagine
del quotidiano, ormai ridotte a 6 e pervase da pressanti inviti ai lettori per
azioni di recupero della carta. Ma la striscia di grande formato concessa in un primo tempo vive solo pochissime puntate, poi si riduce di dimensioni ai limiti della
leggibilità sino alla conclusione della storia a un anno esatto dal suo inizio.
In questa forma minimale appaiono su Le Soir tutte le successive quattro avventure di Tintin,
l’ultima delle quali sarà anch’essa interrotta alla striscia 153 pubblicata il
3 settembre 1944. Questa volta sono le truppe alleate a entrare e Bruxelles e a
provocare la chiusura di Le Soir “volé”.
Le tre strisce successive, già pronte per la
pubblicazione, restano inedite e non saranno riprese neanche in seguito per la
pubblicazione in albo cartonato.
Si conclude così la vita in bianco e nero di Tintin.
Dovrà passare questa volta molto più tempo perché in Belgio le sue storie
riprendano. La collaborazione di Hergé
a Le Soir gli costerà un lungo
periodo di ostracismo, concluso due anni dopo con l’apparizione di un nuovo
settimanale che prende il nome proprio da Tintin.
Storie a puntate su Le
soir
Le Crabe aux pinces d'or -
dal 23/9/1941 al 18/10/1941
L'Etoile Mystérieuse – dal
20/10/1941 al 22/5/1942
Le Secret de La Licorne – dall’11/6/1942
al 14/1/1943
Le Tresor de Rackham le Rouge – dal
19/2/1943 al 23/9/1943
Les 7 boules de cristal – dal
16/12/1943 al 3/9/1944
Da sottolineare che la tenacia di Hergé nel proseguire durante l’occupazione nazista le avventure di Tintin è
rivolta soprattutto alla ripubblicazione delle storie in albo, cosa che gli riesce anche in quegli anni per Le Crabe aux pinces d'or, L'Etoile Mystérieuse e Le Secret de La
Licorne, malgrado la penuria di carta e le difficoltà create dai
cambi di formato nella pubblicazione a puntate. Solo il primo è ancora stampato in bianco e nero, gli altri sono a colori.
Le Tresor de Rackham le Rouge esce in cartonato a guerra conclusa, alla fine del 1945. La conclusione di Les 7 boules de
cristal avviene solo nei primi numeri del 1946 del settimanale Tintin, la pubblicazione in albo
si fa attendere fino al 1948.
La mancanza di nuove storie di Tintin per precisa volontà degli
eredi di Hergé, ha prodotto una serie innumerevole di ristampe anche delle
storie in bianco e nero. Da qualche anno, esaurito il filone dei fac-simile e
dei formati più disparati degli albi, sono in corso pubblicazioni con la
riproduzione delle strisce apparse sul quotidiano nel periodo bellico, ricche
anche di testi a commento e documentazione iconografica.
Sono edizioni che
testimoniano la considerazione che esiste in Francia e soprattutto in Belgio
per l’opera di Hergé, e per la 9me Art in generale.
Nessun commento:
Posta un commento