Questa settimana esce il terzo numero di Cosmo Color Extra dell’Editoriale Cosmo, si tratta di un volume unico di 128 pagine con la mini-serie completa di Lune d’argent sur providence, un bellissimo western scritto, disegnato e colorato da un autore francese di grande prestigio: Éric Hérenguel. Zona Bédé lo ha intervistato.
Ciao Éric, vuoi
presentarti ai nostri lettori italiani e raccontarci la tua carriera?
ÉH : Ho iniziato alla
fine degli anni Ottanta. Ho pubblicato i miei primi racconti a fumetti sulla
rivista Tintin nel 1987. In quel
periodo, lavoravo anche nel campo della pubblicità come illustratore e graphic
designer. Nel 1991, le edizioni Zenda
hanno pubblicato il mio primo album, Carnivores. Questa casa editrice di fumetti pubblicava
preferibilmente materiale di autori con influenza anglosassone.
Nel 1992, dopo aver conosciuto lo sceneggiatore Makyo, ho ripreso la serie Balade au bout du monde per la Glénat (secondo ciclo - album 5/8, apparsi in Italia su Skorpio). In seguito ho disegnato tre album «steampunk» scritti da Dieter per l’editore Delcourt. Era il 1996 e si trattava di uno dei primi «steampunk» umoristici francesi: Edward John Trelawnay.
Tra il 1998 e il 2002 ho lavorato con una società di videogiochi come character designer. Durante questo periodo ho creato la serie fantasy medievale Krän. Vorrei sottolineare la differenza tra héroïc fantasy e fantasy medievale, perché ritengo che tra le due ci sia una differenza fondamentale. Sarebbe, altrimenti, come accomunare Bilbot di Lo Hobbit a Conan. Krän è una sorta di Conan in versione trash umoristica.
Dopo dodici album di questo personaggio, ho deciso di ripartire con un lavoro completamente diverso, una storia divisa in due album intitolata: Lune d’argent sur providence (Luna d’argento) (pubblicati in Francia nel 2005 e nel 2008). Successivamente ho avuto l'opportunità di disegnare due album de Le leggende di Troy, scritti da Arleston e varie pubblicazioni della Ankama con storie legate all'universo di Dofus e Wakfu, quest’ultime mi hanno visto impegnato quasi esclusivamente nella veste di sceneggiatore.
Nel 1992, dopo aver conosciuto lo sceneggiatore Makyo, ho ripreso la serie Balade au bout du monde per la Glénat (secondo ciclo - album 5/8, apparsi in Italia su Skorpio). In seguito ho disegnato tre album «steampunk» scritti da Dieter per l’editore Delcourt. Era il 1996 e si trattava di uno dei primi «steampunk» umoristici francesi: Edward John Trelawnay.
Tra il 1998 e il 2002 ho lavorato con una società di videogiochi come character designer. Durante questo periodo ho creato la serie fantasy medievale Krän. Vorrei sottolineare la differenza tra héroïc fantasy e fantasy medievale, perché ritengo che tra le due ci sia una differenza fondamentale. Sarebbe, altrimenti, come accomunare Bilbot di Lo Hobbit a Conan. Krän è una sorta di Conan in versione trash umoristica.
Dopo dodici album di questo personaggio, ho deciso di ripartire con un lavoro completamente diverso, una storia divisa in due album intitolata: Lune d’argent sur providence (Luna d’argento) (pubblicati in Francia nel 2005 e nel 2008). Successivamente ho avuto l'opportunità di disegnare due album de Le leggende di Troy, scritti da Arleston e varie pubblicazioni della Ankama con storie legate all'universo di Dofus e Wakfu, quest’ultime mi hanno visto impegnato quasi esclusivamente nella veste di sceneggiatore.
Quali sono stati gli
autori che hanno segnato il tuo percorso artistico?
ÉH : Per quanto riguarda il fumetto, Hugo Pratt per l’eleganza e la
narrazione, Will Eisner … ehm … per l’eleganza e la narrazione e Franquin
perché è … Franquin !
Altre influenze sono legate ad illustratori come Joseph Clement Coll,
Heinrich Kley, Charles Dana Gibson e Andrew Loomis per
quello che riguarda i riferimenti realistici. Questi sono tutti autori che
hanno lavorato per la stampa e nell’illustrazione tra il 1900 e il 1940. Nella
pittura io adoro J.C. Leyendeker che ha illustrato le copertine
di The Saturday Evening Post prima di Norman Rockwell. Amo
i pittori Preraffaelliti
per la luce dei loro dipinti e, poi, mi piace la scuola americana con Andrew
Wyett.
Per quali
ragioni hai scelto il genere Heroic-fantasy?
ÉH : Ho iniziato con l’umoristico Krän perché l’ho trovato un genere molto divertente. Krän è barbaro alto e muscoloso, una figura patetica
ed esilarante. Poi mi è capitato di disegnare due album di Nuit Safram della
serie Le leggende di Troy, scritta da Arleston. Questo lavoro è
stato per me come un gioco nel quale potevo utilizzare i giocattoli di un altro autore. Christophe
Arleston mi piace da morire, non riuscirei a disegnare un album se non stimassi
la persona che è dietro la storia. Ho avuto la fortuna di lavorare con autori
che ho amato e che mi hanno insegnato molto: Makyo, Dieter, Arleston,
Roux sono autori molto rappresentativi nella bande dessinée moderna.
Come è nato il
progetto Luna d’Argento?
ÉH : Lune d’argent sur
providence è stato per me un esperimento di laboratorio. Ho
utilizzato un disegno più realistico e la colorazione è una miscela tra quella diretta
fatta a mano e quella realizzata con un software. Con questa tecnica avevo già
ritoccato alcune vecchie foto del Cinema Anni Cinquanta trasformandole dal b/n
al colore. Ho scelto il genere western perché a questo sono legati i miei
ricordi d'infanzia. Inizialmente ho disegnato due pagine per testare la
tecnica, ma non fui pienamente soddisfatto del risultato. Poi, Christophe
Arleston mi chiese di realizzare alcuni racconti da pubblicare nella
rivista francese Lanfeust. Qui sono stato in grado di sviluppare la
tecnica con la creazione di una ventina di tavole per una mini serie intitolata
Kiliwatch (2002/03). Ho iniziato a lavorare a Luna d’Argento nel corso del 2002, ma non sono andato molto avanti fino al 2004. Avevo
quasi deciso di abbandonare perché scrivere, disegnare, colorare e completare
con il computer era diventato un lavoro troppo impegnativo. Un giorno, mi
capitò di fare una “dedica” a una giovane lettrice che mi chiese a che punto
ero arrivato con questo lavoro. Le promisi che avrei fatto di tutto per portarlo
a termine. In seguito seppi che, purtroppo, questa fan perse la vita in un
incidente stradale solo pochi mesi più tardi. Questo mi ha dato la forza per completare
il libro che a lei ho dedicato.
Ci
vuoi parlare della tua esperienza nei cartoni animati?
ÉH : Collaboro regolarmente con la Ankama Animations per la
realizzazione di cartoni prodotti per la televisione francese. Ho iniziato con
una puntata speciale scritta insieme a Anthony Roux, il creatore di Dofus.
Questo episodio è stato concepito e realizzato negli studi di Tokyo. Successivamente,
ho lavorato su tre episodi della seconda stagione di Wakfu (in Italia
trasmessa da Cartoon Network e Boing) ancora scritta insieme ad Anthony.
Negli episodi di questa serie hanno visto la nascita i personaggi Remington
Smisse e suo fratello Grany. Ora sto lavorando ad una
futura serie prodotta ancora da Ankama che sarà, però, molto diversa da quanto
gli «studios» hanno finora realizzato.
I tuoi ricordi professionali più belli?
I tuoi ricordi professionali più belli?
ÉH : Il mio ricordo più bello è legato ad un’edizione della mostra di Angoulême nei primi anni Novanta. Mi
sono offerto di accompagnare Will Eisner negli stand del mio editore
Glénat e, poi, gli ho fatto da guida per visitare la città di Angoulême. Ho trovato un ristorante e, con sua moglie e un piccolo gruppo di
autori, ci siamo fermati a mangiare. È stato davvero fantastico.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
ÉH : Insieme allo sceneggiatore Xavier Dorison, sto lavorando ad un
progetto per la realizzazione di un dittico che sarà pubblicato dall’editore Delcourt.
Abbiamo rivisitato il mito di Ulisse, ma trasposto durante il periodo della
Rivoluzione Americana del 1780. Potremmo dire che questo fumetto ha le stesse
caratteristiche di Luna d'Argento, dove la storia di un’epoca si mescola con il
fantastico.
ÉH : Da sempre, amo le moto. Mi piacciono le supermoto tipo la KTM 690. Attualmente
ho una Harley Davidson Sporster perché non sono più tanto giovane per viaggiare
su certi “mostri” a due ruote. Amo il tiro sportivo, mi alleno con la licenza della
federazione francese e quando mi viene voglia di giocare al cowboy, come facevo
da bambino, pratico il paintball.
Desideri aggiungere qualcosa a questa intervista?
ÉH : Confesso di essere molto felice che Luna d’Argento sia stato pubblicato
in Italia. Visitando Roma e Venezia, ho trascorso delle bellissime giornate e,
per quest’anno, ho già prenotato la mia vacanza estiva in Toscana. Se dovessi
scegliere un solo paese nel quale vivere, il vostro è sicuramente in cima alla
mia lista.
Grazie, Éric!
Cronologia italiana di Éric Hérenguel
La ballata del mondo che non c’è (Balade
au bout du monde)
di Makyo (t) e Éric Hérenguel (d)
5 - Ariane (Ariane, Glénat1992)
Skorpio dal n.11 al n.14 del 2004, Eura Editoriale
6 - A-Ka-Tha (A-Ka-Tha, Glénat1993)
Skorpio dal n.15 al n.18 del 2004, Eura Editoriale
7 - La voce dei
maestri (La voix des
maîtres, Glénat 1994)
Skorpio dal n.19 al n.22 del 2004, Eura Editoriale
8 - Maharani (Maharani, Glénat 1995)
Skorpio dal n.23 al n.26 del 2004, Eura Editoriale
Luna d’argento (Lune
d’argent sur providence)
di Éric Hérenguel (t/d)
Cosmo Color Extra n.3, Editoriale Cosmo 2014
Cosmo Color Extra 3, Editoriale Cosmo 2014
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