Buongiorno monsieur Ted. La
ringraziamo per aver accettato di rispondere alle nostre domande. Innanzitutto
vorremmo chiedere come è iniziata la sua passione per il cinema e per la bande
dessinée?
TB:
Ho iniziato a leggere
i fumetti durante la mia infanzia, ricordo che leggevo la rivista Vaillant quando avevo 6 o 7
anni. Ma, devo confessare, che ho sempre amato di più il cinema. Rispetto
alla bande dessinée, i film, raccontando le loro storie con attori in carne ed
ossa, si avvicinano di più alla realtà.
Quali sono stati gli artisti del
fumetto che hanno influenzato la sua arte?
TB: Moltissimi autori, tra questi ci sono sicuramente Robert Crumb e Moebius.
Come è avvenuto il suo approccio con lo
stile Linea Chiara?
TB: Per questo devo ringraziare Joost Swarte, è stato lui, il primo autore della mia generazione, ad
adottare la scuola Ligne Claire.
Dopo il lavoro di Bob De Moor, che
completò la storia Le tre formule del
prof.Sato lasciata incompiuta da Jacobs, Lei è stato il primo disegnatore delle
nuove avventure di Blake e Mortimer. Come
è iniziata questa sua collaborazione con Jean Van Hamme e perché,
poi, ha deciso di abbandonare?
TB: Questa è una domanda alla quale occorrerebbe molto tempo
per poter rispondere, il corso di quanto accaduto lo trovi raccontato nel libro Blake et Mortimer - histoire
d'un retour (di
Jean-Luc Cambier e Éric Verhoest - ed. Blake et Mortimer, 1996), anche se sembra che questo
volume oggi sia diventato raro e costoso. Ho smesso, con i personaggi di Jacobs, perché ho deciso di fare altre cose e perché preferisco scrivere
da solo le sceneggiature delle mie storie.
Come è nato il fumetto de Le memorie di Thelma Ritter: l’uomo di chissà dove con Pierre Nedjar?
TB:
Pierre venne a trovarmi
per offrirsi come assistente, e io gli proposi di disegnare il primo capitolo
della storia per metterlo alla prova. Il suo lavoro mi piacque e decisi di
farlo continuare. La rivista (À suivre) lo pubblicò e così andammo avanti.
Ci può parlare della filosofia in piscina. Quali sono stati
i motivi che l’hanno spinta verso questo progetto multimediale?
TB: Credo di aver ideato, scritto e disegnato La Philosophie dans la Piscine con l’idea di lasciare qualche cosa
per i miei figli e per tutti i bambini del mondo. Sono preoccupato per il loro
futuro e per quello del nostro pianeta.
Quali saranno i suoi prossimi impegni?
TB: Continuare con la filosofia in piscina. Poi
sto preparando un libro e una mostra, con le immagini sul XX secolo, chiamato A Century of Progress.
Conosce il fumetto italiano? Quali
sono i suoi autori preferiti?
TB: A parte Hugo Pratt
e Jacovitti, non conosco molto della
vostra bande dessinée. Quando ero bambino, però, leggevo i petit-format di
origine italiana, erano fumetti che si trovavano spesso a buon mercato. I
miei genitori non volevano che li leggessi ma a me piacevano molto.
Ted
Benoît in Italia:
- Ospedale (Hôpital, Les Humanoïdes Associés 1979)
Collana Nera n.9, Edizioni Nuova Frontiera 1983
Ray Banana
1. Ray Banana
(Berceuse
électrique, Casterman 1982)
Alter Alter dal n.7 al n.12 del 1985, Milano
Libri Edizioni
2. Avventura a Parigi (Cité
Lumiere, Casterman 1986)
I Classici n.16,
Alessandro 1989
Le memorie di Thelma Ritter : l’uomo di chissà
dove ( con Nedjar)
(L’homme
de nulle part, Casterman 1989)
Comic Art dal n. 76 al n.81, Comic Art 1991
Blake e Mortimer (sc. Van Hamme)
12. Il caso Francis Blake
(L'Affaire
Francis Blake, Blake et Mortimer 1996)
Comic Art dal n.146 del 1996 al n. 148 del 1997, Comic Art
volume Grandi
Eroi supplemento al n.1, Comic Art 1997
volume 15, Alessandro Editore 2005
14. Lo strano appuntamento (L’éntrange
rendez-vous, Blake et Mortimer 2001)
volume 5, Alessandro Editore 2001
2 commenti:
Altro bellissimo post.
L'ho citato su twitter (lì non ci siete, giusto?)
Non ancora... ma speriamo tra breve!
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