giovedì 8 maggio 2014

Ted Benoît, intervista a «bordo piscina»


Buongiorno monsieur Ted. La ringraziamo per aver accettato di rispondere alle nostre domande. Innanzitutto vorremmo chiedere come è iniziata la sua passione per il cinema e per la bande dessinée?


TB:  Ho iniziato a leggere i fumetti durante la mia infanzia, ricordo che leggevo la rivista Vaillant quando avevo 6 o 7 anni. Ma, devo confessare, che ho sempre amato di più il cinema. Rispetto alla bande dessinée, i film, raccontando le loro storie con attori in carne ed ossa, si avvicinano di più alla realtà.


Quali sono stati gli artisti del fumetto che hanno influenzato la sua arte?

TB: Moltissimi autori, tra questi ci sono sicuramente Robert Crumb e Moebius.


Come è avvenuto il suo approccio con lo stile Linea Chiara?

TB: Per questo devo ringraziare Joost Swarte, è stato lui, il primo autore della mia generazione, ad adottare la scuola Ligne Claire.


Dopo il lavoro di Bob De Moor, che completò la storia Le tre formule del prof.Sato lasciata incompiuta da Jacobs, Lei è stato il primo disegnatore delle nuove avventure di Blake e Mortimer. Come è iniziata questa sua collaborazione con Jean Van Hamme e perché, poi, ha deciso di abbandonare?


TB: Questa è una domanda alla quale occorrerebbe molto tempo per poter rispondere, il corso di quanto accaduto lo trovi raccontato nel libro Blake et Mortimer - histoire d'un retour (di Jean-Luc Cambier e Éric Verhoest - ed. Blake et Mortimer, 1996), anche se sembra che questo volume oggi sia diventato raro e costoso. Ho smesso, con i personaggi di Jacobs, perché ho deciso di fare altre cose e perché preferisco scrivere da solo le sceneggiature delle mie storie.


Come è nato il fumetto de Le memorie di Thelma Ritter: l’uomo di chissà dove con Pierre Nedjar?


TB:  Pierre venne a trovarmi per offrirsi come assistente, e io gli proposi di disegnare il primo capitolo della storia per metterlo alla prova. Il suo lavoro mi piacque e decisi di farlo continuare. La rivista (À suivre) lo pubblicò e così andammo avanti.


Ci può parlare della filosofia in piscina. Quali sono stati i motivi che l’hanno spinta verso questo progetto multimediale?

TB: Credo di aver ideato, scritto e disegnato La Philosophie dans la Piscine con l’idea di lasciare qualche cosa per i miei figli e per tutti i bambini del mondo. Sono preoccupato per il loro futuro e per quello del nostro pianeta.


Quali saranno i suoi prossimi impegni?

TB: Continuare con la filosofia in piscina. Poi sto preparando un libro e una mostra, con le immagini sul XX secolo, chiamato A Century of Progress



Conosce il fumetto italiano?  Quali sono i suoi autori preferiti?

TB: A parte Hugo Pratt e Jacovitti, non conosco molto della vostra bande dessinée. Quando ero bambino, però, leggevo i petit-format di origine italiana, erano fumetti che si trovavano spesso a buon mercato. I miei genitori non volevano che li leggessi ma a me piacevano molto.


Ted Benoît in Italia:


- Ospedale (HôpitalLes Humanoïdes Associés 1979)
Collana Nera n.9, Edizioni Nuova Frontiera1983 


Ray Banana 

1. Ray Banana (Berceuse électriqueCasterman 1982)
Alter Alter dal n.7 al n.12 del 1985, Milano Libri Edizioni


2. Avventura a Parigi (Cité LumiereCasterman 1986)
I Classici n.16, Alessandro 1989


Le memorie di Thelma Ritter : l’uomo di chissà dove (con Nedjar)
(L’homme de nulle partCasterman 1989)
Comic Art dal n. 76 al n.81, Comic Art 1991 

Blake e Mortimer (sc. Van Hamme)


12. Il caso Francis Blake (L'Affaire Francis BlakeBlake et Mortimer 1996)
Comic Art dal n.146 del 1996 al n. 148 del 1997, Comic Art
volume Grandi Eroi supplemento al n.1, Comic Art 1997 
volume 15, Alessandro Editore 2005 


14. Lo strano appuntamento (L’éntrange rendez-vousBlake et Mortimer 2001)
volume 5, Alessandro Editore 2001       



2 commenti:

LUIGI BICCO ha detto...

Altro bellissimo post.
L'ho citato su twitter (lì non ci siete, giusto?)

Zona Bedé ha detto...

Non ancora... ma speriamo tra breve!