Con
Chihuahua Pearl inizia il ciclo dell’oro dei confederati in cui gli
autori narrano un evento che sconvolgerà la vita di Blueberry e
si ripercuoterà nelle storie narrate in dieci album pubblicati nel corso di 14
anni. Questo ciclo comprende tre sottocicli. Il primo è costituito da Chihuahua Pearl,
L’homme que
valait 500.000$ e Ballade per un
cercuil.
L’intera
sequela rappresenta il fulcro, l’apice di tutta la saga del tenente Blueberry,
forse quanto di meglio abbiano prodotto i due autori, in questa occasione
veramente grandi, ognuno per la sfera di propria competenza.
Chihuahua
Pearl
La
storia, influenzata dagli spaghetti western, molto di moda all’epoca, inizia
con Mike che salva un messicano, latore di un messaggio per il
presidente degli Stati Uniti, dall’inseguimento di una pattuglia di
connazionali, guidata dal comandante Vigo. Il confronto con quest’ultimo fa presagire
che il nostro si è fatto un nemico di quelli che lasciano il segno.
Da
Washington arriva il generale Mc Pherson,
consigliere militare del presidente, che a suo nome incarica il giovane tenente
di recuperare in Messico 500.000 dollari in oro, un tesoro dei confederati messo
in salvo a suo tempo dal loro presidente Davis. E per farlo agire più
liberamente, Mc Pherson fa degradare
ed espellere dall’esercito Blueberry
e lo invia nella cittadina di Chihuahua per mettersi in contatto con un agente in
loco. Prima di partire, il nostro richiede l’aiuto dei suoi amici Jimmy Mac Clure e Red Neck.
Una
banda di fuoriusciti sudisti, un cacciatore di taglie e Chihuahua Pearl, un’avvenente e affascinante chanteuse, si
susseguono in scene che sembrano tratte di peso da un film di Sergio Leone.
L’homme que
valait 500.000$
In
questa seconda parte del ciclo la trama si infittisce: accordi e tradimenti,
ricatti e matrimoni, vite e destini in gioco perenne. L’avventura di Mike prosegue tra amici e nemici, amore
e odio in un crescendo di tensione. Ne omettiamo il racconto per non togliere
il piacere di scoprire i continui colpi di scena ideati da un Charlier in vero stato di grazia,
coadiuvato nella resa grafica da un Giraud,
a nostro giudizio, all’acme della sua arte, divenuta barocca!
Ballade per
un cercuil
Questo
volume è particolare e importante nella cronologia di Blueberry perché
nelle prime 17 pagine contiene la biografia scritta del personaggio. Blueberry oramai ha un suo successo e una sua popolarità per
cui Charlier decide di creare una
biografia scritta, corredata da fotografie autentiche di eventi reali della
storia americana, su cui è ancorata la saga del tenente.
Non si tratta solo di
uno sfizio dell’autore, perché in questo modo pone dei paletti ben precisi,
forse per tenere a freno l’irruenza creativa di Giraud che avrebbe voluto dare un tono più intimista e
psicanalitico all’eroe. Infatti è proprio grazie a questa biografia che gli
eredi di Charlier si sono fatti
scudo per impedire a chiunque, compreso, soprattutto, Giraud, di uscire dal seminato tracciato dal soggettista per storie
future su un Blueberry diverso da quello ideato da lui.
Non
solo, ma si tratta anche di uno degli episodi più lunghi dedicati al personaggio: 62
pagine.
In
questo episodio che conclude il ciclo è davvero affascinante la fuga dei nostri
con il carro con la bara, inseguiti da Lopez,
Finlay e Vigo! Non diciamo gli sviluppi e la fine della storia per non
rovinare la sorpresa a quei pochi (che crediamo siano veramente pochi) che non
hanno mai letto le avventure di Blueberry né in
edizioni italiane né francesi! Diciamo solo che nell’ultima vignetta si vede un
irriducibile Mike per nulla rassegnato alla drammatica conclusione del Tesoro dei confederati!
La
trama è densa di avvenimenti che si susseguono a ritmo incalzante, rendendo il
ciclo, a nostro giudizio, fra i più emozionanti, nonostante i quarant’anni
trascorsi. Il tratto grafico di Giraud diviene baroccheggiante, curvilineo,
molto particolareggiato. Stupende le scenografie con i paesaggi che ricordano i
film western, ma che più verosimilmente nascono dai ricordi dei viaggi
giovanili di Giraud in Messico! Ogni
tavola meriterebbe un’analisi strutturale, che esula dai propositi. In
alcune figure, come in quella di Pearl,
si inizia a vedere un tratto più sciolto, alla Moebius, che l’autore svilupperà di più e meglio nella serie dell’Incal.
Blueberry
Testi di Jean-Michel Charlier
e disegni di Jean Giraud
Pilote dal n.566 del 10/9/1970 al n.588
dell’11/2/1971
Album Dargaud nel 1973
- Chihuahua Pearl
Avventuroso Colore, 1975
Skorpio dal n.50 del 1980 al
n.1 del 1981, Eura Editoriale
Collana Eldorado 13, Nuova
Frontiera 1984
Blueberry 13, Alessandro
Editore 2012
albo Blueberry 7, Editoriale
Aurea 2013
Collana Western 8, Gazzetta
dello Sport2 014
14 - L'homme qui valait
500.000 $
Pilote dal n.605 del 10/6/1971 al n.627
dell’11/11/1971
Album Dargaud nel 1973
- L’uomo che valeva
500.000 $
Eroi dei fumetti dal n.1 al n.4,
editrice Persona 1971 (incompleto)
L’Avventuroso 6, Editrice SEA 1974
L’Avventuroso colore
1,4,5,7/10 e speciale 1975, SEA
Skorpio dal n.2 al n.5 del 1981,
Eura Editoriale
Collana Eldorado 14, Nuova
Frontiera 1984
Blueberry 14, Alessandro
Editore 2013
albo Blueberry 7, Editoriale
Aurea 2013
Collana Western 9, Gazzetta
dello Sport 2014
15 - Ballade pour un
cercueil
Pilote dal n.647 del 30/3/1969 al n.679
del 9/11/1969
Album Dargaud nel 1974
- Ballata per una bara
Avventuroso Colore 5/6, 7-8,
9-10 1977 Ed. Sole
volume Avventuroso Colore 1
1977 Edizioni GM
Skorpio dal n.6 al n.9 del 1981,
Eura Editoriale
Collana Eldorado 15, Nuova
Frontiera 1985
albo Blueberry 8, Editoriale
Aurea 2013
Blueberry 15, Alessandro
Editore 2014 (unica con biografia)
Collana Western 9, Gazzetta
dello Sport 2014
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