Andare a
Parigi è anche immergersi in atmosfere che riportano ai romanzi di Alexander
Dumas, Anne e Serge Golon e Paul Féval. Ammirare l’imponente palazzo del
Louvre, passeggiare nelle stradine del Marais e sotto i portici di Place des
Vosges o entrare nell’Hotel de Sully significa fare un viaggio a ritroso nel
XVII secolo, ai tempi dei Tre Moschettieri, Le Bossu (Il Cavaliere de Lagardére)
e Angelica marchesa degli Angeli.
Nessun dubbio che quel periodo storico esercita un’attrazione incredibile per chi ama le storie di cappa e spada. Le continue trasposizioni su schermo e su video (comprese versioni a cartoni animati) dell’immortale capolavoro di Dumas padre, di Lagardére, Angelica, Maschera di Ferro, Scaramouche, Cartouche e Tulipe Noire attestano la popolarità del genere.
Nessun dubbio che quel periodo storico esercita un’attrazione incredibile per chi ama le storie di cappa e spada. Le continue trasposizioni su schermo e su video (comprese versioni a cartoni animati) dell’immortale capolavoro di Dumas padre, di Lagardére, Angelica, Maschera di Ferro, Scaramouche, Cartouche e Tulipe Noire attestano la popolarità del genere.
Anche il
mondo del fumetto ha subito il
fascino dei Moschettieri con un lungo elenco di trasposizioni e di personaggi
affini al servizio del re di Francia. Nessuna meraviglia, dunque, se nella BD esiste
una tradizione di spadaccini. Fra tutti, però, emerge l’intrigante saga di Masquerouge,
un vendicatore mascherato di sesso femminile, a metà strada fra Angelica e
D’Artagnan, che agisce contro le angherie della nobiltà.
L’eroina, il
cui vero nome è baronessina Ariane de
Tröil, è nata in sordina sulle pagine del settimanale Pif\Gadget (n. 587, giugno 1980), con testi di Patrick Cothias, uno dei migliori sceneggiatori francesi di fumetti
avventurosi, e disegni di André Juillard,
erede di Jacques Martin per il
fumetto di ambientazione storica.
Cosa rende Masquerouge diverso da un Robin Hood o
da uno Zorro? Innanzitutto il sesso femminile della protagonista, fatto
inusitato per un giustiziere, anche se rientra nella lunga scia di eroine della
BD del dopo Barbarella: Laureline, Velissa, Natacha, Yoko Tsuno, Pin-Up, Caroline Baldwin, Kim Keller tanto
per citarne alcune.
Poi l’intreccio
drammatico, sapientemente ideato da Cothias,
il quale partendo da un insignificante adulterio in un nucleo familiare di un
signorotto di campagna è riuscito a delineare le sfortunate vicissitudini di
quella famiglia intrecciandole con un’avvincente ricostruzione della storia francese
nell’arco di un secolo. Infine la splendida resa grafica di Juillard.
Nel mondo
delle BD l’idea di narrare le vicende di una famiglia attraverso i suoi discendenti
esisteva già nella serie belga Timur (1953), creata
da Sirius per la Dupuis: in ogni episodio c’era un
discendente in epoche differenti.
Nel tempo Cothias ha ampliato l’universo di Masquerouge con numerose sottotrame, narrate
in nove serie diverse, che indagano sulle origini e sulla fine della
baronessina, compresa la sua prole.
Dopo
l’iniziale successo della saga principale, disegnata da Juillard, nell’arco di 34 anni (1980- 2014) sono stati pubblicati ben
9 prequel e sequel, per complessivi 54 volumi. La loro pubblicazione in sequenza
non coincidente con quella cronologica degli eventi narrati ha nuociuto alla comprensione
della trama complessiva; l’aver affidato, poi, tali serie nate dal troncone
principale a un gruppo di disegnatori, per quanto talentuosi, ma lontani dallo
stile di Juillard ha fortemente
deluso il pubblico, stregato dal suo elegante tratto.
La
disaffezione dei lettori è stata determinante nella decisione dell’editore di
chiudere tutte le serie, alcune delle quali rimaste purtroppo incompiute o
frettolosamente concluse.
Ultimamente
il duo Cothias-Juillard ha deciso di riprendere in mano l’intrepida baronessina
creando un quarto ciclo su di lei (decimo per la saga o undicesimo per chi
considera due epoche per i racconti brevi pubblicati su Pif\Gadget) intitolato Troisième époque, in cui Ariane va alla ricerca della figlia. Quinze ans aprés, il titolo del primo volume del ciclo in questione e
54mo dell’intera serie, riecheggia Vent’anni
dopo, il seguito dei Tre Moschettieri (peraltro presenti nella saga) scritto
da Dumas, quasi a stringere ancora di più il legame fra il capolavoro della
letteratura francese e la saga della baronessina.
Solo una
lettura degli eventi in sequenza cronologica permette una piena comprensione
della trama principale e di quelle secondarie e di ammirare lo sforzo profuso
da Cothias nell’ideare questa epopea,
unica nel suo genere. Di seguito l’elenco cronologico delle serie da un punto
di vista storico, con gli anni di pubblicazione fra parentesi e i rispettivi
disegnatori:
1553-1559 Les tentations de Navarre (due volumi, incompiuto, 1999)
La
giovinezza di Henri IV disegnata da Pierre Wachs.
1572-1587 Le Chevalier, la morte et le diable (due volumi, incompiuto, 1999-2000)
La
giovinezza di Yvon, padre putativo
di Ariane, disegnata da Alain Robet.
1601-1625 Les Sept vies du l’Épervier (apparso prima su Circus, 1982, e poi su Vécu, riproposto in sette volumi, 1983-1991)
La
prima parte della vita di Ariane
disegnata da Juillard.
1620-1624 Masquerouge
La
prima e unica serie su Ariane nelle
vesti del giustiziere Masquerouge, che
si intercala tra il 6° ed il 7° volume de Les Sept vies. Si distinguono due epoche:
1a epoca (tre volumi con i racconti brevi
apparsi sui nn. 587-681 di Pif\Gadget,
dal 1980 al 1982) disegnata da Juillard.
2a epoca (sette volumi, 1991-2004) disegnata
da Marco Venanzi.
1622-1644 Le Fou du Roy (nove volumi, 1997-2004)
La
vita di Jean-Baptiste Poquelin, il
commediografo più noto come Molière, che Cothias ipotizza essere figlio di Ariane, disegnata da Brice Goepfert.
1625-1629 Coeur brulé (sette volumi, 1991-2000)
La
vita di Germain Grandpin, innamorato
respinto da Ariane, nella Nuova
Francia (Canada), disegnata prima da Jean-Paul
Dethorey (volumi 1-2) e dopo la sua scomparsa da Michel Méral (volumi 3-7).
1626-1631 Plume aux vents (quattro volumi, 1995-2002)
Il
seguito della vita di Ariane a
partire dal 1625, disegnata da Juillard.
1625-1648 Ninon secréte (sei volumi, 1992-2004)
La
vita della cortigiana Ninon de Lenclos,
che Cothias ipotizza essere seconda figlia di Ariane, disegnata da David
Prudhomme.
1640-1703 Le Masque de fer (sei volumi, 1991-2001)
La
vita di Jean-Baptiste Donjon, rivale
di Molière, disegnata da Marc-Renier.
Ariane va alla ricerca della figlia,
disegnata ancora una volta, per la nostra gioia, da Juillard.
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