Il
western franco-belga in Italia non è solo Blueberry, Jonathan Cartland, Buddy Longway e Comanche e
non è arrivato per la prima volta nel 1962 con Jerry Spring
pubblicato sul Tipitì della Dardo.
Già nell’immediato dopoguerra erano stati tradotti alcuni personaggi western
francesi: i loro nomi erano Buffalo Bill (su Albi Urrà delle Edizioni Mondiali, 1947),
Big Bill le
casseur (Edizioni Western di
De Leo, 1949), Sitting Bull (su Albi Saturnia, Edizioni Ippocampo, 1949), Jim Boum (Jim Bull su Albi Grandi Avventure, Nerbini, 1949), Jim Clopin Clopan (Mosquito
l’allegro cow-boy, Nerbini, 1949)
e Poncho
Libertas (Poncio Libertas su Calam
pantera del west, Edizioni Zenith,
1951).
Gli
autori si chiamavano Jacques “Marijac”
Dumas, Pierre “Dut” Deutertre,
l’Atelier Chott guidato da Pierre
Mouchot, René Giffey, Étienne Le Rallic, nomi che hanno dato
lustro al fumetto francese nella prima metà del secolo scorso, quando ancora il
fumetto non era considerato Nona Arte.
Gli
eroi e le trame nulla avevano da spartire con quelli del successivo Nouveau
western. In genere si trattava di racconti poco documentati sulla realtà
storica, con una visione distorta dell’epopea americana, addirittura manichea
con il cow-boy descritto come leale giustiziere errante nella prateria,
contrapposto all’indiano, sanguinario nemico dei visi pallidi.
Big Bill le casseur era il secondo personaggio creato da Marcel Navarro, prolifico soggettista
francese che si firmava J. K. Melwyn-Nash,
e realizzato dall’Atelier Chott di Pierre Mouchot per la lionese S.E.R.
(Société d'Éditions Rhodaniennes), di proprietà del medesimo Mouchot. Big Bill era
un muscoloso e atletico giustiziere mascherato che operava nel Far West.
Dal
1949 l’editore genovese Giovanni De Leo
tradusse solo 41 dei 94 numeri originali apparsi fra il 1947 e il 1954. Gli
albi italiani erano in formato digest, non spillati. Avevano tutti una
sgargiante copertina a colori, che virava sul rosso (richiamo sanguigno ai
racconti pubblicati), composta sempre da un collage di figure guizzanti
dell’eroe contro i suoi nemici, un marchio distintivo delle produzioni Chott. In effetti l’eroe rompeva con
gli schemi classici del cow-boy romantico di certa cinematografia dell’epoca e
si faceva notare per l’eccessiva violenza contenuta nelle storie: a tale
proposito è rappresentativa la vignetta del quarto numero in cui l’eroe scalpa
il capo Comanche Becco di Lepre, scena mai disegnata prima nei fumetti!
Nel
n.20 il protagonista prende a schiaffi nientemeno che Buffalo Bill!
Nei
primi due numeri c’era stampata la dizione Edizioni
Western di Pierre Mouchot, poi semplicemente Edizioni Western.
I disegni
erano di Bertrand Charlas, Claude Bordet, Robert Rocca e Rémy Bordelet,
tutti giovani artisti facenti parte dell’Atelier
Chott.
Le
produzioni di Muchot, compresi gli
altri eroi Fantax,
Robin Hood (anche questi tradotti da De leo) e Marco Polo, scatenarono le ire della censura
catto-comunista francese che portò all’estrema conseguenza della promulgazione
nel 1949 della famigerata legge sulla censura e nel 1961 alla condanna in
tribunale di Mouchot, pluridecorato
eroe della Resistenza francese: potenza dei fumetti!
Per
chi è cresciuto nutrendosi anche di fumetti sindacati statunitensi è facile
riconoscere nelle vignette di Big Bill un
plateale plagio dei grandi personaggi avventurosi degli anni Trenta-Quaranta: Flash Gordon e Agente Segreto X-9 di
Alex Raymond, in primis, Tarzan di Burne
Hogarth, The
Phantom di Ray Moore, Superman di Joe Schuster, tanto per citarne alcuni, senza
dimenticare che l’episodio pubblicato dal n.69 al n.75 risulta una smaccata riproduzione
di una storia disegnata dal nostro Aurelio
“Galep” Galleppini per Tex, al quale fu applicata una semplice mascherina!
Nel
2012 le Editions du Bleu et Noir
hanno rieditato i primi 10 numeri di Big Bill le casseur in
un unico volume. I numeri di De Leo
sono stati riprodotti anastaticamente dalle Edizioni Camillo Conti.
Big Bill le casseur
Edizioni
Western De Leo, 1948
Disegni
di Bertrand Charlas
1 - Il re dei Cow-Boys
2 - Il re della grande
traccia
3 - Lo scotennatore
4 - Il terrore dei
Comanches
5 - La taverna maledetta
6 - Gli Outlaws del Kansas
7 - La rivincita di
Big-Bill
8 - Pacific express
9 - I vagabondi della
ferrovia
10 - L’ira dei Coyotes
11 - Il picco dei Condor
Disegni
di Claude Bordet
12 - Bull Dog incatenato
13 - La strada dell’oro
14 - Il fucile accusatore
15 - Lo sceriffo senza
volto
16 - La valle perduta
17 - L’oro nero
18 - Il sentiero dei lupi
19 - Furia
20 - Il nemico fantasma
21 - La morte verde
22 - Il nodo infernale
23 - Il nano delle montagne
rocciose
24 - Il lago dei Caribù
25 - L’avvelenatore del
Messico
26 - Il paese della terra
parlante
27 - Il tesoro degli
Atzechi
28 - Contro Buffalo Bill
Disegni
di Robert Rocca
29 - Il ranch delle tre
piste
30 - L’Hidalgo tragico
Disegni
di Claude Bordet e Rémy Bordelet
31 - Il cranio di cristallo
32 - Big Bill si scatena
33 - Il bisonte sacro
34 - La razzia selvaggia
35 - Il demone della
prateria
36 - L’Amazzone dalle
staffe d’oro
37 - Il solitario del
Kansas
38 - Happy il mancino
39 - La rivolta dei piedi
neri
40 - L’agonia di Griegg
41 - Zanna rossa
Dal
1948 al 1952 sul settimanale francese Coq
Hardi, creato alla fine della guerra da Marijac, al secolo Jacques Dumas, poliedrica figura di
editore\soggettista\disegnatore, fu pubblicata l’appassionante saga di Sitting Bull,
su testi del medesimo Marijac e
disegni di Dut, al secolo Pierre
Duteurtre. Sitting
Bull fu tradotto in 49 albi degli Albi Saturnia delle Edizioni Ippocampo (1949/50) proseguita
poi su 4 numeri del Superalbo Mensile
(ma solo i primi due con Sitting Bull)
e successivamente ristampata parzialmente in 24 albi delle Edizioni Selene (1955).
Il
grande rispetto e l’ammirazione senza limiti nutrito da Marijac per i nativi americani ha sempre permeato la sua opera e
questo personaggio ne è la dimostrazione lampante. Infatti, per la prima volta
nel fumetto europeo, sono prese le difese del popolo rosso. Coprotagonisti sono
l’onnipresente Buffalo Bill, di cui
esisteva in Francia negli stessi anni una versione disegnata da René Giffey per il settimanale Tarzan dell’editore Cino del Duca e poi tradotta in Italia,
e Wild Bill Hickok: il primo fa il suo
ingresso nell’albo n.13 intitolato Buffalo Bill contro Sitting Bull, mentre il
secondo nel n.19 intitolato Bill Hickok.
Grazie
ai testi di Marijac e ai disegni di Dut, che conservano tuttora una
bellezza e un fascino vintage, la storia di Sitting Bull, ben realizzata e ancora godibile, narra le vicende inventate
sul celebre capo Sioux. Certo, c’è qualche sbavatura: similmente a quanto
accadeva nei fumetti italiani durante l’epoca fascista con improbabili emigrati
italiani pionieri, anche nei fumetti francesi del periodo c’erano improbabili pionieri
francesi.
Nel
1978-1979 l’editore Glénat ha pubblicato l’intera serie in due volumi. In
Italia il Club Nostalgia dei Fratelli Voltolina ha proposto una ristampa in 20
albi in formato orizzontale nella Collana Arizona e in 11 in formato verticale
nella Serie Dakota.
Sitting Bull
Collana Arizona,
Club Nostalgia
1 - Attacco A Forte Spring
2 - La Morte Di John
Lalouette
3 - Fred Il Rosso
4 - I Contrabbandieri
D'Alcool
5 - Il Duello
6 - L'Evasione
7 - Mano Blu Il Sanguinario
8 - Missione Segreta
9 - La Guerra Di Frontiera
10 - Sete Di Vendetta
11 - Rappresaglia
12 - La Fine Del Capitano
Brown
13 - Buffalo Bill Contro
Sitting Bull
14 - La Valle Degli Eroi
15 - Tamtam Di Morte
16 - Il Massacro
17 - Più Forte Dell'Odio
18 - La Grande Rivolta
19 - Bill Hickok
20 - Il Trionfo Della
Giustizia
Serie Dakota,
Club Nostalgia
1 - I Trafficanti D'Armi
2 - La Vendetta Di Sitting
Bull
3 - I Cacciatori Di Bisonti
4 - L'Agguato Nella
Prateria
5 - La Fine Di Baxter
6 - Sul Sentiero Di Guerra
7 - La Strage Del
Little-Big-Horn
8 - Buffalo Bill Contro
Mano Gialla
9 - Ringo Cuore Leale
10 - Vaiolo
11 - L'Ultima Impresa
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