venerdì 30 giugno 2017
mercoledì 28 giugno 2017
Sibylline revient!
Sibylline torna, la topina creata da Macherot al suo passaggio al Journal de Spirou, rivive per la terza
volta per mano di François Corteggiani
ai testi e Netch ai disegni.
La
poetica creatura che contrasta le folate di orrore che periodicamente cercano
di spazzare il Boschetto Felice ci
presenta la sua prima avventura in una nuova collana della Casterman, Les nouvelles aventurese de Sibylline.
E ne viene subito annunciata una seconda, Le vampire de la lune rousse.
Apparsa in Italia alla fine degli anni 60 nel Corriere dei Piccoli per pochi anni con
il nome di Robiolina,
è stata pubblicata sul settimanale Dupuis
per oltre venti anni fino all’inizio degli anni 90.
Nel 2006, il personaggio viene ripreso da dalle edizioni Flouzemaker, con una prima nuova storia
su testi di Macherot e disegni di André Taymans, Sibylline
et la ligue des coupe-jarrets.
André Taymans
realizza da solo il secondo volume di questa ripresa, Sibylline et le serment des lucioles,
essendo Macherot ormai
ultraottantenne e in precarie condizioni di salute.
Nell’attesa di una nuova avventura originale, terzo volume
della collana Flouzemaker contiene
una storia degli anni 70 di Macherot,
Sibylline et la
Lande aux sortilèges, una di quelle mai rieditate in volume, apparsa
sul Journal de Spirou con il nome Le petit cirque.
Taymans vi aggiunge la tavola
iniziale e la striscia conclusiva.
André Taymans prosegue
da solo, scrive e disegna Sibylline et la prophétie de Godetia, la prima
storia apparsa dopo la scomparsa di Macherot.
La collana Flouzemaker
prosegue e si conclude con il quinto volume, Traquenard à Saint-Florentin, sempre
disegnato da Taymans ma con l’apporto
ai testi di François Corteggiani.
Ed è sempre Corteggiani
a firmare i testi di questa seconda ripresa, caratterizzata come la precedente da
una forte continuità di stile sia nei disegni che nelle sceneggiature con la
prima serie. Un ottimo lavoro di riproposizione di un classico delle bédé senza
tempo, assolutamente godibile anche dai lettori più maturi.
Di Macherot, di Sibylline
e dell’altra sua creatura, Chlorophylle ovviamente parleremo più ampiamente
in un prossimo futuro.
lunedì 26 giugno 2017
Vetrina del 26 giugno 2017
Uscite della
settimana
(I titoli
in verde sono inediti
in Italia)
Costo totale delle novità della settimana: 27,17
Collana
Avventura 79, I Fumetti de La Gazzetta Dello Sport - € 3,99
Jonathan (Jonathan, Le Lombard)
di Cosey (t/d)
15 - Atsuko (Atsuko, 2011)
16 - Era lei (Celle qui fut, 2013)
I Puffi 13, I Fumetti de La Gazzetta Dello Sport - € 5,99
I Puffi (Les Schtroumpfs, Dupuis)
di Peyo (t/d)
9 - Puffo verde e verde Puffo (Schtroumpf vert et vert schtroumpf, 1973)
Gli albi del west 20, I Fumetti de La Gazzetta Dello Sport
- € 3,99
Jim Cutlass (Jim Cutlass, Casterman)
di Jean-Michel
Charlier (t) e Christian Rossi (d)
6 - Colt, fantasmi e zombi (Colts, Fantômes et Zombies, 1998)
7 - Notte nera (Nuit noire, 1999)
Giornalino 26, Periodici San Paolo - € 2,30
(Carlo) (Gaspard, Bamboo)
di Beka (t) e
Domas (d)
1 - L'amico immaginario (L'ami imaginaire, 2016) tavole
I puffi (L'univers des schtroumpfs, Lombard)
di Peyo (t/d)
1 - storia breve (Gargamel et les Schtroumpfs, 2011)
Il mio amico Yeti (Mon ami Grompf, Glénat)
di Julien Neel
(t) e Nob (t/d)
2 - storia breve (Gare au gorille, 2007)
(Leo) (Jeu de gamins, Bamboo)
di Mickaël Roux
(t/d)
3 - I cavalieri (Les chevaliers, 2013) tavola
Lanciostory 2203, Editoriale Aurea - € 3,00
I cammini di Compostela (Les chemins de Compostelle, Dupuis)
di Jean
Claude-Servais
2 - L'ankou, il diavolo e la novizia (L'ankou, le diable et la novice, 2015) 2a
parte
La banca (La banque, Dargaud)
di Philippe
Guillaume e Pierre Boisserie (t) e
Stéphane Brangier (d)
5 - Terza generazione 1882-1914 (Troisième génération 1882-1914 : Les
Chéquards de Panama, 2016) 2a parte
Progetto Sirena (Mermaid Project, Dargaud)
di Corine Jamar
e Leo (t) e Fred Simon (d)
5 - 3a parte (Épisode 5, 2017)
Aria (Aria, Le Lombard)
di Michel
Weyland (t/d)
15 - Venderic (Vendéric, 1992) 3a parte
Jeremiah (Jeremiah, Dupuis)
di Hermann
(t/d)
35 - Kurdy Malloy e Mama Olga (Kurdy Malloy e Mama Olga, 2017) 2a parte
Skorpio 2104, Editoriale Aurea - € 3,00
La rossa (Les rousses, Claire de Lune)
di Herpé (t) e
Smilton (d)
1 - tavola (2008)
Missione Osirak (Mission Osirak, Dargaud)
di Jean-Claude
Bartoll (t) e Ramon Rosanas (d)
1 - La bomba di Saddam (La bombe de Saddam, 2015) 3a parte
Koralovsky (Koralovsky, Le Lombard)
di Philippe
Gauckler (t/d)
2 - Nell'ombra del mondo (Dans l'Ombre du Monde, 2015) 1a parte
Quintett (Quintett, Dupuis)
di Frank Giroud
(t) e Giancarlo Alessandrini (d)
5 - Ultimo movimento : La caduta (Dernier mouvement : La chute, 2007) 1a
parte
Lanciostory Maxi 24, Editoriale Aurea - € 4,90
Jugurtha (Jugurtha, Le Lombard)
di Jean-Luc
Vernal (t) e Franz (d)
9 -
Il grande stregone Zebra (Le
Grand Zèbre sorcier, 1982)
Ancora in
edicola
Asterix 17, Panini Comics - € 4,50
Asterix (Asterix, Dargaud)
di René
Goscinny (t) e Albert Uderzo (d)
4 - Asterix Gladiatore (Astérix Gladiateur, 1964)
Historica 56, Mondadori Comics - € 12,99
Hasta la victoria! (Hasta la victoria!, Mosquito)
di Stefano
Casini (t/d)
1 - Cuba 1957 ( Cuba 1957, 2006)
2 - Mambo cubano (Mambo cubain, 2007)
Historica Biografie 2, Mondadori Comics - € 9,99
Mao Zedong (Ils ont fait l'Histoire, Glénat - Fayard)
di Jean-David
Morvan e Frédérique Voulyzé (t) e Rafael Ortiz (d)
17 - (one shot) (Mao Zedong, 2016)
Serie gialla 57, Editoriale Cosmo - € 3,50
Munroe (Munroe, Glénat)
di Christian
Perrissin (t) e Boro Pavlovic (d)
3 - Le lacrime di Kibera (Les larmes de Kibera, 2012)
4 - Se piove a Kijambe (S'il pleut à Kijambe, 2013)
Serie rossa 56, Editoriale Cosmo - € 4,90
Marco Polo (Marco Polo, Glénat)
di Éric Adam e
Didier Convard (t) e Fabio Bono (d)
1 - Il ragazzo che seguì i suoi sogni (Le garçon qui vit ses rêves, 2013)
2 - Alla corte del Gran Khan (À la cour du grand Khan, 2014)
Serie arancione 15, Editoriale Cosmo - € 5,50
Sette (Sept, Delcourt)
di Mathieu
Gabella (t) e Patrick Tandiang (d)
7 - Sette prigionieri (Sept Prisonniers, 2009)
di Sylvain
Runberg (t) e Tirso (d)
19 - Sette cannibali (Sept cannibales, 2016)
AureaComix Linea BD 19, Editoriale Aurea - € 9,90
Mermaid Project (Mermaid Project, Dargaud)
di Corine Jamar
e Leo (t) e Fred Simon (d)
1 - volume 1 (Épisode 1, 2012)
venerdì 23 giugno 2017
Tibet, mon amour - seconda parte: Alexandra David-Néel
L’esploratore
tedesco Heinrich Harrer [1912-2006] nel
1944 raggiunge il Tibet, dove sopravvive sette anni, esperienza che riassume
nell’autobiografia Sette anni in Tibet,
interpretato sullo schermo da Brad Pitt
nell’omonima pellicola del 1997.
Prima
di lui, però, nel 1923, l’esploratrice francese Louise Eugénie Alexandrine Marie David [1868-1969], più nota come Alexandra David-Néel (con l’aggiunta
del cognome del marito), ha violato per prima il divieto per gli stranieri di
raggiungere Lhassa, la città sacra tibetana, travestita da mendicante e
accompagnata dal fido discepolo Aphur Yongden.
A
Parigi, oltre il Louvre, il Musée D’Orsay e il Musée du Quai Branly, mete imprescindibili per chi ama l’Arte, c’è
anche un museo meno frequentato, il Musée
National des Arts Asiatiques – Guimet, dedicato alle arti dei paesi
asiatici.
All’interno,
a parte i meravigliosi manufatti dell’estremo Oriente, nel piano superiore c’è
una balconata rotonda che domina la sottostante biblioteca circolare, colma di
testi pregiati e con un imponente statua di Budda nella classica posizione del
fior di loto.
Su quella
balconata è stata recentemente organizzata una mostra dedicata proprio ad Alexandra David-Néel, soprannominata la
“Dame-Lama” per gli studi
approfonditi da lei fatti sul buddismo tibetano.
L’esposizione
di foto, oggetti e testi a lei appartenuti ripercorre i suoi viaggi in Oriente
e in Tibet a partire dal 1911.
In
tali viaggi, effettuati senza le comodità moderne in posti geograficamente
inaccessibili e in condizioni climatiche e sociali avverse, è stata sempre accompagnata
da Aphur Yongden, divenuto lama e
rimasto fedele a lei fino alla propria morte, tanto fedele da essere adottato
da lei, che ne ha conservato le ceneri nella propria casa. Le esperienze vissute
nel misterioso Tibet l’hanno portata a convertirsi al buddismo, fino a
diventare una Maestra ammirata e rispettata in tutto il mondo. Ha scritto anche
una trentina di libri di successo che hanno consentito al grande pubblico di
apprezzare il Tetto del mondo e la religione buddista.
L’intraprendente
esploratrice ha lasciato in eredità al Museo Guimet una parte degli oggetti
raccolti nel corso di una vita: le pitture (thangka),
le
maschere per le danze rituali e la totalità della sua biblioteca tibetana,
composta da antichi testi sacri.
Quando
era giovane, fu proprio durante una visita al museo, mentre ammirava il Budda
presente nella biblioteca circolare, che ha deciso la propria vocazione
all’orientalismo.
Questo
lungo prologo per dire che in alcune bacheche della mostra dedicata alla
celebre esploratrice sono state presentate anche tavole originali di una bédé intitolata
Une vie avec
Alexandra David-Néel, scritta da Fred Campoy e disegnata dal medesimo Campoy con Mathieu Blanchot
in due volumi cartonati editi da Grand
Angle, in coedizione con il Guimet.
Cosa
rende questa biografia diversa da altre stucchevoli biografie di personaggi
famosi? In realtà i due autori hanno adattato a fumetti, con l’autorizzazione
dell’autrice, l’autobiografia Dix ans avec Alexandra David-Néel, scritta
da Marie-Madeleine Peyronnet, leggendaria
segretaria personale e badante di Alexandra.
Marie-Madeleine,
soprannominata “Tortue”
dall’intrepida esploratrice, è colei che l’ha accudita negli ultimi dieci anni
della sua vita ultracentenaria, fino a chiuderle gli occhi, divenendo l’inflessibile
depositaria delle sue ultime volontà, curatrice delle sue memorie, del suo
carteggio con il marito e dei suoi testi scritti,
custode
della casa Samten Dzong (la Fortezza della meditazione, in
tibetano) a Digne-les-Bains, dove ha vissuto Alexandra e trasformata in museo, fondatrice
di un’Associazione Alexandra David-Néel nonché
autrice dell’autobiografia di cui sopra, i cui diritti ha ceduto
all’Associazione.
Il
racconto si legge d’un fiato e racconta in prima persona, con tenero rispetto e
lucido umorismo, la straordinaria vita della donna, così come lei l’ha narrata
alla sua giovane segretaria\badante. Il lettore scopre in quale maniera,
assolutamente fortunosa, nel 1959 la ventinovenne Marie-Madeleine, nata a
Rechaiga, in Algeria, dove i suoi risiedevano da quattro generazioni, è stata
assunta in prova per tre mesi da una signora novantenne e dispotica.
La
personalità forte e determinata di Alexandra si scontra con quella,
apparentemente più debole, di Marie-Madeleine, conquistata dall’intelligenza
vivace e dalla tenacia di questa donna fuori dal comune, che niente e nessuno,
compresi i divieti dell’impero britannico, ha mai piegato, neanche l’età e le
malattie senili.
La bédé
narra i momenti salienti dell’avventurosa vita di Alexandra, le sue battaglie
per essere una donna libera e fuori dagli schemi,
la
sua ossessione per il Tibet,
la
sua ostinazione a farsi accettare da un Gomchen,
uno dei più grandi saggi dell’Himalaya, con cui rimase chiusa durante sei mesi
invernali in una caverna, divenendo sua discepola, imparando tecniche di
meditazione e insegnamenti del buddismo destinati solo a iniziati, insegnamenti
che hanno trasformato la sua vita, perché non li ha solo studiati ma li ha
messi anche in pratica.
Il
racconto, inoltre, rivela il legame fortissimo creatosi fra due donne, che più
diverse non potevano essere, a cominciare dall’età, dal carattere, dall’istruzione
per finire alle esperienze vissute e alle concezioni filosofiche di vita.
Oltre
che esploratrice, femminista, anarchica, atea, scrittrice e Maestra buddista, Alexandra
fu anche cantante d’opera e gli autori si divertono a mostrarla nella sua
interpretazione dell’Aria dei gioielli dal Faust
di Gounod, quella di “Ah! je ris de me
voir si belle en ce miroir! (Ah! Rido nel vedermi così bella in questo
specchio..)” divenuta celebre nel mondo del fumetto grazie a Hergé e alla sua Bianca Castafiore.
Ben
riuscita nella BD l’alternanza fra presente e passato, con flashback a colori sulla
sua vita giovanile e sui viaggi in Tibet alternati a vignette in toni di grigio
quando Marie-Madeleine narra della propria permanenza, tutt’altro che facile, a
fianco di Alexandra.
I
due volumi sono corredati da redazionali finali sulla leggendaria esploratrice
e sul museo. Una BD intensa, ben realizzata, che meriterebbe una traduzione.
Grand Angle è
uno dei tre marchi di Bamboo Édition,
utilizzato per le bédé adatte a un pubblico di lettori adulti, mentre
l’etichetta Bamboo è riservata a bédé
che si rivolgono ai lettori più giovani e Doki-Doki
è il contrassegno per i manga. Di Grand
Angle in Italia abbiamo apprezzato Lloyd Singer, L’Ambulanza 13 e Il treno degli orfani.
Nello
shop del Museo Guimet siamo riusciti
a stento ad acquistare i due volumi, perché distinti signori e signore anziani
se li accaparravano a velocità impressionante, neanche fossero stati gratuiti.
E questo la dice lunga sulla considerazione di cui gode la bédé in Francia!
Une vie avec Alexandra David-Néel
di Fred Campoy (testi e disegni) e Mathieu Blanchot (disegni)
Grand
Angle
Livre 1, 2016
Livre 2, 2017
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