Difficile
contestare che René Goscinny è stato
il più grande sceneggiatore di bédé umoristiche. La sua produzione sterminata
(oltre 2000 personaggi tra protagonisti e comprimari) è stata coronata da un
successo editoriale straordinario con oltre 500 milioni di album venduti in
francese e nelle altre 150 lingue in cui sono state tradotte le avventure di
Asterix, Lucky Luke, ecc…
A ricordare
e raccontare questo fenomeno della nona arte un paio di giorni fa (per l’esattezza
da mercoledì 27 settembre 2017) si è inaugurata a Parigi un’interessantissima
mostra al MahJ (Musée d'Art etd'Histoire du Judaïsme) che resterà aperta oltre cinque mesi, sino al 4 marzo
2018. Da non perdere se si è nei paraggi!
Il MahJ si trova nel cuore del Marais e in
passato ha ospitato altre interessanti mostre sulla bédé, tra le quali Les mondes de Gotlib nel 2014. Questa
nuova importante proposta si articola in un percorso ampio suddiviso in una
decina di sale:
I.
Le phénomène Goscinny
II.
Les Beresniak et les Goscinny
III.
Une enfance et une adolescence argentines (1928-1940)
IV.
Les échos de la guerre (1940-1945)
V.
Survivre à New York (1945-1951)
VI.
La première vie d’un scénariste (1951-1959)
VII.
Les piliers d’une oeuvre
VIII.
Pilote, laboratoire et journal idéal (1959-1974)
IX.
Le zetser et le philosophe
Tra le cose
più interessanti ci sono i primissimi lavori quando Goscinny si proponeva anche come disegnatore o le sceneggiature non
umoristiche realizzate all’inizio della sua carriera.
Oltre ai personaggi
notissimi nel nostro paese, la mostra è l’occasione per conoscere anche piccoli
capolavori mai tradotti in Italia come la deliziosa Prudence Petitpas (disegni di Maurice Maréchal) o la versione bédé del Petit Nicolas (disegni di Sempé).
Ampio il
corredo fotografico e di documentazione dei manoscritti delle sceneggiature
originali. È possibile così vedere come Asterix, e non solo lui, aveva preso corpo nelle
testa di Goscinny prima che Uderzo ne concepisse la veste grafica.
Da segnalare
l’esposizione dell’intero menabò del settimanale Pilote, la rivista che sconvolse negli anni 60 il panorama delle
pubblicazioni per i ragazzi in Francia e in Belgio.
Tra le altre
chicche, qualche omaggio dei suoi grandi compagni di avventure al papà di Asterix
e allo “zio” di Lucky Luke.
Chi non
potesse essere a Parigi nei prossimi mesi, può sempre consolarsi con il bel catalogo
che accompagna la mostra.