venerdì 18 marzo 2022

De Luca il nuovo disegnatore di Buck Danny

E’ uscito in Francia il primo volume di Buck Danny Origins (edizioni Dupuis)  dove verrà finalmente svelato il passato di uno dei personaggi più amati della bande dessinée. Gli autori sono lo sceneggiatore Yann e il nostro “italianissimo” Giuseppe de Luca che molto gentilmente ci ha rilasciato questa intervista.


Ciao Giuseppe, per iniziare, puoi dirci brevemente come sei diventato un disegnatore di fumetti e quali sono stati i tuoi autori di riferimento?

GDL: Ciao, Ho cominciato a disegnare fumetti in modo professionale che avevo già una certa età, circa 40. Il mio imprinting l'ho avuto da Buscema, Kirby e Romita, poiché quando ero molto giovane, età da scuole elementari, insieme ad altri amici vicini di casa, passavamo il tempo in una cantina, a leggere I Fantastici 4, Thor e l'Uomo Ragno, per poi cimentarci a copiare i nostri autori preferiti. Dopo quel periodo, durato fino alle medie, ho un po' smesso di leggere fumetti, continuando a disegnare, anche se non tanto, e di questo mi pento. A un certo punto, quando già lavoravo in un'azienda come grafico, e non del tutto gratificato, decisi di guardarmi intorno per vedere quali fumetti ci fossero nelle edicole, intanto, era il 90, ricominciai a leggere, soprattutto nelle pause pranzo, i Texoni, Manara e altro. I supereroi avevano già preso una piega che non mi interessava, o probabilmente ero cambiato io. Feci delle tavole di prova per Bonelli, ma, giustamente, non ero ancora pronto. In seguito proposi a L'Intrepido 4 pagine disegnate e sceneggiate da me, che mi pubblicarono, in seguito un’ altra storia di poco più di una decina di pagine, e poi mi affidarono una storia di 30 tavole che riuscii a fare in 9 mesi, e per uno che già faceva un altro lavoro a tempo pieno non è tanto. Tempo dopo feci altre prove per Bonelli, che piacquero abbastanza ad Antonio Serra, ma non era il momento. Il caso volle che quando la ditta dove lavoravo non ebbe più bisogno di me, (e col senno di poi la ringrazio) lessi in rete che Salvatore Taormina di Cronaca di Topolinia, cercava disegnatori, lo incontrai in una Lucca, dove gli feci vedere alcune prove che gli piacquero. Nel corso della collaborazione con CdT, ebbi modo di conoscere autori, colleghi e le dinamiche di quel mondo, così riuscii a collaborare con Star comics, poi la Zephyr Édition francese, e in seguito Bonelli con Dragonero.


Dal 2010 al 2015, hai lavorato con la Zephyr Éditions. Quali ricordi conservi di questa esperienza “aviatoria” francese?

GDL: Stavo per finire alcune tavole di prova per la Marvel, quando lo sceneggiatore Patrice Buendia mi contattò per propormi la collaborazione con Zephyr, accettai, anche perché mi proposero un buon trattamento e un contratto vero. Avendo a che fare con aerei della seconda guerra mondiale, man mano mi appassionai all'argomento. Ora riesco a distinguere molti aerei di quel periodo e avvenimenti reali che non si leggono sui libri di scuola. La parola d'ordine di quel lavoro era "dettagli, dettagli, dettagli", nessun particolare doveva essere lasciato al caso, perfino i punti in cui l'aereo era più soggetto a usura. Quello che mi mancava facendo quel lavoro era non poter mettere i neri, solo linea chiara. Ma mi servii come rincorsa, perché appena ebbi a che fare con Dragonero mi sfogai, tanto che poi molti tra colleghi e lettori mi facevano i complimenti per le mie chine. Un giorno un collega mi chiese di accompagnarlo a Milano in Bonelli, doveva consegnare delle tavole, accettai, ma prima raccolsi qualche fotocopia di alcune tavole che feci per la star comics (non si sa mai pensai), il caso volle che in quei giorni c'erano preparativi per la pubblicazione di Dragonero, e infatti mi chiesero se avevo qualcosa da fare vedere. Un paio di giorni dopo mi contattarono per propormi delle prove che andarono bene. All'inizio cercai di fare entrambi i lavori, ma niente da fare, finito il volume Black Birds, lasciai la Francia per dedicarmi interamente a Dragonero.

Dragonero una tappa decisamente importante. Tornerai a disegnare fantasy?

GDL: Credo che il fantasy sia il genere che più mi piace e che più rientra nelle mie corde, purtroppo in Italia non è molto trattato. Mi piacerebbe molto poter lavorare con qualche titolo Franco-belga. Temo non più con Dragonero, perché a un certo punto mi sono sentito un po' messo da parte, poco lavoro e albi da disegnare in tre o quattro mani, e vedere i miei colleghi fare speciali, cartonati, cover e altre pubblicazioni di rilievo, il mio orgoglio ne ha risentito, ma magari era semplicemente quello che meritavo. Ad ogni modo, morale a terra e portafoglio vuoto. Così, quando l'editor di Buck Danny venne a casa a trovarmi (era l'editore della Zephyr, diventando poi editor per Dupuis) per propormi il lavoro, lasciai Dragonero e cominciai a lavorare su BD.

La casa editrice Dupuis ha pubblicato il 28 gennaio 2022 il tuo primo albo di Buck Danny Origines intitolato: Le pilote à l’aile brisée. Senza spoilerare troppo, parlaci di questo nuovo lavoro e il rapporto di lavoro con Yann e con Ketty Formaggio, tua compagna e colorista di fumetti di fama internazionale… Hai sentito il peso della responsabilità lavorando su un personaggio così importante?

GDL: Sarebbe dovuto uscire per Angouleme, non vedevo l'ora di andarci, ma per via dell'attuale emergenza sanitaria, la manifestazione è rinviata. Sono emozionato e intimorito per l'uscita dell'albo, so che avrò inevitabilmente a che fare con critiche anche negative, ma sono entusiasta nonostante il confronto con Victor Hubinon, padre grafico di Buck Danny. Ho fatto del mio meglio, e se ci sono delle carenze, spero di colmarle col prossimo volume. Yann è uno sceneggiatore strepitoso, bravo quanto modesto, gli va bene (quasi) tutto quello che faccio, mi ha perfino proposto di lavorare con lui una volta finito BD. Io e Ketty lavoriamo nella stessa stanza, non abbiamo bisogno di scambiarci innumerevoli mail di chiarimenti, il lavoro a colori lo vedo vignetta per vignetta, avendo colorato anche le stesse ambientazioni dei miei disegni in passato, non ha alcuna difficoltà ad approcciare col tema, sono soddisfatto sia io che editor e sceneggiatore del suo lavoro. In Buck Danny Origines ci troviamo nel fronte del Pacifico durante la seconda guerra mondiale, e nella cornice di questa avventura, tramite dei flashback magistralmente scritti da Yann, ripercorriamo la giovinezza di Buck e il suo percorso che lo porterà poi a diventare pilota di caccia. Credo che i fan del personaggio troveranno interessante e piacevole questa storia.

I tuoi programmi futuri? Stai già lavorando alla seconda parte della storia?

GDL: Programmi particolari no, ho solo il sogno nel cassetto di scrivere e disegnare una storia mia, ma mi manca il coraggio di cominciare. Sono a lavoro sul secondo albo di Buck Danny, credo che, se mi vorranno ancora, ci starò ancora per molto tempo.

Grazie e un saluto a te e a Ketty.

GDL: Grazie a te.

 

Cronologia francese di Giuseppe De Luca

Les enrages du Normandie-Niemen

testi di Patrice Buendia


1 - L'envol des enragés (Zéphyr Éditions, 2010)


2 - L'escadrille de l'espoir (Zéphyr Éditions, 2011)

3 - Français sur le front russe (Zéphyr Éditions, 2012)


4 - Baptême du feu sur Yak (Zéphyr Éditions, 2013)

5 - Orel (Zéphyr Éditions, 2015)

 

Black Birds

testi di Patrice Buendia


1 - Idealist (Zéphyr Éditions, 2011)

2 – Dans la gueule du loup (Zéphyr Éditions, 2012)

 

Buck Danny Origins

testi di Yann


1 - Le pilote à l'aile brisée 1/2 (Dupuis, 2022)


1 commento:

danyellow ha detto...

Grande De Luca !!! Possibile che nessun editore italiano sia interessato a questi albi aviatoriiiiiiii? Magari la Gazzetta ? voi avete idea di cosa ci sarà dopo Dan Cooper?