giovedì 30 maggio 2019
mercoledì 29 maggio 2019
Il taccuino di guerra di Lacques Martin
Jacques Martin è uno dei principali rappresentanti della
cosiddetta Scuola di Bruxelles,
insieme a Hergé e Jacobs, e pur essendo entrato nello
staff del settimanale Tintin non dal
primo numero ne costituisce uno dei pilastri della sua fama.
Martin aveva
debuttato nel 1946 con una striscia umoristica, Monsieur Barbichou, su un altro periodico
, Bravo, lo stesso che aveva visto
la prima opera di Edgar P. Jacobs,
ovvero Le Rayon
U, e aveva proseguito con collaborazioni sporadiche su diverse
testate. Su questo prolifico artista e sulle diverse serie da lui create e
ancora in corso torneremo più volte.
In questo post vogliamo invece presentare qualcosa
assolutamente poco noto, ovvero i disegni, anzi per meglio dire, gli schizzi,
da lui realizzati nel periodo dell’occupazione nazista dal 1943 al 1946,
quando aveva appena una ventina d’anni, durante lo STO (Service de Travail
Obbligatoire ovvero il Servizio di Lavoro Obbligatorio in Germania).
Un documento storico di notevole importanza anche per l’influenza
successiva sull’opera dell’artista, da allora sempre coinvolto nelle sue opere sulla
documentazione storica degli eventi.
Le immagini documentano non solo i momenti più drammatici dell'occupazione ma anche mostrato scene di "apparente" normalità, fino alla caduta del Reich, all'arrivo delle truppe alleate e al ritorno della pace.
lunedì 27 maggio 2019
Vetrina del 27 maggio 2019
Uscite della
settimana
(I titoli
in verde sono inediti
in Italia)
Costo totale delle novità della settimana:
36,08
Albi Avventura 41, I Fumetti de La Gazzetta Dello Sport - €
4,99
Lester Cockney (Lester Cockney, Le Lombard)
di Franz (t/d)
Irish Melody (Irish Melody, 1994)
Asterix 22, I Fumetti de La Gazzetta Dello Sport - € 4,99
Asterix (Asterix, Dargaud)
di René
Goscinny (t) e Albert Uderzo (d)
19 - Asterix e l'Indovino (Le devin, 1972)
Giornalino 21, Periodici San Paolo - € 2,30
Kev (Le monde selon Kev, Le Lombard)
di Chico (t) e
Minte (d)
1 - La pizza (tavola) (C'est qui le parton?, 2019)
Raul & Fernando (Raoul & Fernand, Bamboo)
di Erroc (t/d)
3 - Letture manga (tavola) (La loi du canapé, 2007)
Animali Marini (Les animaux marins en bande dessinée,
Bamboo)
di Christophe
Cazenove (t) e Jytéry (d)
4 - (Tome 4, 2016) Piccolo ma
grande - Il pesce scatola (tavole)
Integrali BD Nuova Serie 11, Editoriale Aurea - € 11,90
Black Op (Black Op, Dargaud)
di Stephen
Desberg (t) e Hugues Labiano (d)
1 - I (Tome 1, 2005)
2 - II (Tome 2, 2006)
Lanciostory 2303, Editoriale Aurea - € 3,50
Nada (Nada, Dupuis)
di Doug
Headline (t) e Max Cabanes (t/d)
(one-shot) (2018) 7a parte
Metropolitan (Metropolitan, Dargaud)
di Julien
Bonneau (t) e Laurent Bonneau (d)
2 - Cocaina (Cocaïne, 2010) 4a parte
Stern (Stern, Dargaud)
di Frédéric
Maffre (t) e Julien Maffre (d)
3 - Il vero West (L'Ouest, le vrai, 2019) 4a parte
Lo sparviero (L'Epervier, Dupuis)
di Patrice
Pellerin (t/d)
4 - Prigioniere a bordo (Captives à bord, 1999) 1a parte
Skorpio 2204, Editoriale Aurea - € 3,50
Amazzonia (Amazonie, Dargaud)
di Leo e
Rodolphe (t) e Bertrand Marchal (d)
(volume 4) (Épisode 4, 2019) 3a parte
Étoilé (Étoilé, Dupuis)
di Delphine
Lehericey e Fanny Desmarès (t) e Luc Brahy (d)
3 - Il piatto forte (Chariot des desserts, 2019) 1a parte
Jérôme K. Jérôme Bloche (Jérôme K. Jérôme Bloche, Dupuis)
di Makyo (t) e
Alain Dodier (t/d)
10 - Un bébé a zonzo (Un bébé en cavale, 1995) 2a parte
Lanciostory Maxi 47, Editoriale Aurea - € 4,90
Jessica Blandy (Jessica Blandy, Dupuis)
di Jean Dufaux
(t) e Renaud (d)
20 - Mr Robinson (Mr Robinson, 2002)
Ancora in
edicola
Historica 79, Mondadori Comics - € 12,99
I passeggeri del vento (Les passagers du vent, Delcourt)
di François
Bourgeon (t/d)
8 - Il sangue delle ciliegie (Le Sang des cerises, 2018)
Historica Biografie 25, Mondadori Comics - € 8,99
Napoleone (Jacques Martin présente, Casterman)
di Pascal Davoz
(t) e Jean Torton (d)
5 - Napoleone - parte seconda (Napoléon Bonaparte - Tome 2, 2013)
Serie rossa 79, Editoriale Cosmo - € 5,30
Le grandi battaglie della storia (Lady Spitfire, Delcourt)
di Sébastien
Latour (t) e Maza (d)
1 - La figlia dei cieli (La fille de l'air, 2012)
2 - Der Henker (Der Henker, 2012)
Serie verde 59, Editoriale Cosmo - € 4,90
Jeremiah (Jeremiah, Dupuis)
di Hermann
(t/d)
19 - Terre di confine (Zone frontière, 1996)
20 - Mercenari (Mercenaires, 1997)
I grandi maestri 27, Editoriale Cosmo - € 5,30
Druuna (Druuna, Bagheera)
di Paolo
Eleuteri Serpieri (t/d)
5 - Mandragora (Mandragora, 1995)
6 - Aphrodisia (Aphrodisia, 1997)
AureaComix Linea BD 42, Editoriale Aurea - € 9,90
Agenzia Interpol (Agence Interpol, Dupuis)
di Philippe
Thirault (t) e Lionel Marty (d)
2 - Stoccolma: Il maestro dell’ordine (Stockholm - Le Maître de l'Ordre, 2012)
sabato 25 maggio 2019
mercoledì 22 maggio 2019
La Scuola Fiamminga
Il
magico mondo di Willy Vandersteen – prima parte
In
Belgio, come noto, esistono due importanti scuole di bedé, la École de Bruxelles altrimenti detta Ligne Claire, il cui capostipite è
stato Hergé, e la École de Marcinelle, caratterizzata dallo
Style Atomium, il cui capostipite è stato
Jijé. Ma forse non tutti sanno o
ricordano che esiste anche una terza scuola, la École Flamande de Antwerpen, cosiddetta perché le bedé sono
pubblicate in lingua fiamminga e il centro produttivo principale è ad Antwerpen
(Anversa).
I suoi
rappresentanti più validi sono:
Josef
“Jef” Nys,
autore di Jommeke (Jojo),
Marc Sleen,
creatore
di Nero (Néron),
Robert “Bob” De Moor,
creatore
di Cori,
Barelli,
nonché braccio destro di Hergé per Tintin e disegnatore di un episodio di Blake et Mortimer e uno di Lefranc,
e Willy Vandersteen,
autore
di Suske en
Wiske (Bob et Bobette),
Bessy
e De Rode Ridder (Le
Chevalier Rouge).
Al
contrario delle prime due, caratterizzate entrambe da un preciso stile grafico
comune agli artisti, la Scuola di
Anversa non ne ha uno particolare, essendo individuata più che altro da una
maniera comune di impostare le bedé create. Infatti in quelle storie i lettori possono
trovare aspetti sia realistici, che fantastici e umoristici,
oltre
a una malizia gioiosa alla Thyl
Uilenspiegel,
una
certa truculenza alla Breughel
o il
surreale alla Bosch. Un concetto
costante è, invece, quello della famiglia, molto sentito nei Paesi Bassi.
In
realtà da un punto da un punto di vista grafico i quattro autori su menzionati sembrano,
in qualche maniera, essere emuli di Hergé,
influenzati dal suo modo di concepire le storie, quindi naturalmente affini
alla Ligne Claire.
Willy Vandersteen,
in realtà, si considerava più un narratore che un disegnatore, come dimostrato
innegabilmente dalla sua capacità di creare contemporaneamente tante serie con
grande gradimento popolare, obiettivo irraggiungibile per gli altri grandi autori
della bedé belga.
Giova
ricordare che a Marc Sleen e ai suoi
personaggi è dedicato un museo a Bruxelles, situato in rue du Sables, di fronte
al Centre Belge de la Bande Dessinée,
visitabili entrambi con un unico biglietto.
Di
tutta questa produzione di bedé in lingua fiamminga, che riscuotono grande
successo di vendite nelle Fiandre, ben poco, o quasi nulla, è stato tradotto in
Italia, forse anche per una diversa sensibilità fumettistica che difficilmente
può fare breccia nel pubblico nostrano.
Le uniche eccezioni risalgono a un paio
di episodi di Bob et Bobette, versione francofona
di Suske en
Wiske,
e alcune strisce comiche mute del Principe Ri-ri (Le Prince Riri, versione francofona di ‘t Prinske),
entrambi pubblicati sul settimanale Tintin
della Vallardi nei lontani 1955-1956, e sei albi di Bob e Bobette editi dalla De Agostini
nel 1977, tutti firmati da Vandersteen,
più gli episodi dei celebri personaggi dei maestri della Ligne Claire realizzati da Bob
De Moor per il settimanale Tintin
e la recente traduzione del suo Cori. Una goccia nel mare!
Willy Vandersteen è
per le Fiandre ciò che Hergé è per
la Vallonia francofona, come testimoniano
il
museo nella sua casa di Anversa, lo studio omonimo ancora in attività a
Kalmthout,
le
numerose statue dedicate ai suoi personaggi, i 1800 albi pubblicati fino al
momento della sua scomparsa e 200 milioni di copie vendute, con correlato
merchandising.
Nel
1983, ha ricevuto nel suo studio perfino una visita della regina Fabiola, a
dimostrazione della sua popolarità e della considerazione di cui godeva.
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