mercoledì 5 luglio 2017

Hermann, il naturalista delle bédé


"Un artigiano deve restare sempre insoddisfatto. Se non si rimette costantemente in discussione, smette di migliorare." Con queste parole di Hermann Huppen, o più semplicemte Hermann, si apre il bellissimo catalogo della mostra che si è tenuta ad Angoulême nell'Espace Franquin dal 26 al 29 gennaio di quest'anno in occasione del 45mo Festival de la Bande Dessinée.


La mostra, preparata tra luglio e novembre del 2016, si è avvalsa della collaborazione dell'artista belga e il volume riporta molti dei commenti da lui fatti alle tavole. 


La vignetta utilizzata per i risguardi del catalogo è sicuramente frutto delle conversazioni avute con i curatori, infatti si tratta della nota sequenza finale di Il cielo è rosso su Laramie in cui Dust uccide a sangue freddo Dobbs, con la pistola scarica e in mutandoni, facendolo precipitare in una immonda discarica, apparsa nel n.49 di Tintin ed. belga del 3 dicembre 1973.


Che Hermann ci tenga molto a questa tavola, interamente riprodotta nella pagine successive, è noto. È stato lui a proporre questo finale duro e violento e imporlo a Greg. Per questa infrazione al codice morale del settimanale Tintin, le storie di Comanche sono state sospese per molti mesi, riprendendo solo alla fine del settembre del 1974.



Tutte le circa 150 tavole originali che componevano la mostra sono presenti nel volume, dov'è quindi possibile ammirare in una riproduzione di qualità, lo spettacolare segno grafico di Hermann prima che la colorazione intervenisse a offuscarne i dettagli.


D'altro canto, invece, la riproduzione delle tavole con colorazione diretta, scelta adottata da Hermann nel momento in cui si prende carico anche della sceneggiatura delle storie, consente invece di ammirare esempi della tecnica magistrale del maestro belga.


Molto accurata la selezione fatta tra le svariate migliaia di tavole disegnate da Hermann ed è piacevole ritrovare in questo volume le famose vedute dall'alto dei costruttori di cattedrali delle Torri di Bois-Maury, a tutta pagina.


Tra esempi di tutta la vasta produzione del maestro belga da Bernard Prince a Comanche, da Jeremiah a Bois-Maury, da Jugurtha a Nic, dagli one-shot al neonato Duke, sono presenti anche illustrazioni realizzate al di fuori dell'ambito delle serie, per portfolio o altre iniziative.



A scorrere le pagine non si sa più cosa preferire, se il bianco e nero e il colore, soprattutto quando si è di fronte a esempi di questo genere. Al di là delle preferenze personali, non si può non ammettere che l'artista si è sempre rimesso in discussione in un costante processo di evoluzione che continua da oltre cinquanta anni.


Il catalogo, con una tiratura di sole 2.000 copie, poteva essere acquistato solo al Festival o dal sito relativo, ma non era possibile ordinarlo, purtroppo, dall'Italia. Qualche sporadica copia è possibile trovarla all'asta su eBay, ma ovviamente il prezzo a cui è possibile aggiudicarselo supera notevolmente quello iniziale, poco meno di 30 euro.

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