mercoledì 15 gennaio 2020

Emtza’im ve kavana! (Il fine giustifica i mezzi)



Il 2020 è l’ottavo anno di presenza nelle edicole di Historica. A questo punto la bella collana di volumi mensili targati Mondadori Comics risulta la più longeva dedicata alla produzione franco-belga. E quest’anno è iniziato alla grande con l’uscita del numero 87, intitolato Mezek, un racconto inedito sottotitolato La nascita di Israele.


Si tratta di un avvincente racconto su un fatto storico poco noto anche sui libri di storia, sulle origini dell’aviazione militare israeliana. Infatti, la Israelian Air Force, costituita in maniera quasi clandestina subito dopo la nascita dello stato di Israele nel 1948, si avvalse all’inizio dell’aiuto di numerosi mercenari di varie nazionalità, fra cui alcuni piloti ex-nazisti, che avevano fatto parte della Luftwaffe, l’aviazione hitleriana guidata dal maresciallo Göring.


Inoltre si parla di un altro fatto, anch’esso poco noto, sull’esistenza nella Germania nazista degli “u-boot”, non i terribili sommergili della Kriegsmarine, la marina tedesca, bensì i militari di origine ebrea che hanno prestato servizio nell’esercito nazista, sotto falso nome e con la complicità dei loro superiori: costoro, almeno quelli sopravvissuti, hanno dovuto fare i conti con un cocente senso di colpa nei confronti del proprio popolo, dopo aver saputo dell’Olocausto.


Il celebre soggettista francese Yann (Yann Lepennetier) è rimasto affascinato molti anni fa dai due argomenti, che lo hanno stimolato a scrivere un racconto a fumetti su di essi. La sua proposta è stata sottoposta ad alcuni editori che non hanno accettato, forse per timore dalla delicatezza del tema.


Solo in seguito a un incontro fortuito con André Juillard (Masquerouge, Les sept vies du l’Épervier, Blake et Mortimer, Quaderno Blu, Doppio Sette), che ha entusiasticamente accettato la collaborazione, Yann è riuscito a portare a termine questo suo vecchio progetto, pubblicato nel 2011 dalle Éditions du Lombard.


Il racconto si legge tutto d’un fiato e immerge il lettore in un’atmosfera che ricorda Gerusalemme! Gerusalemme! (1972), celebre romanzo di Dominique Lapierre e Larry Collins sulla nascita dello Stato israeliano.



Sullo sfondo di eventi e personaggi storici, fra tutti un ritratto di un giovane Moshe Dayan, futuro eroe della Guerra dei sei giorni, i due autori narrano la storia di un abile pilota svedese mercenario, assoldato dagli israeliani per volare sugli aeroplani Mezek, di produzione cecoslovacca, nella neonata IAF.


Il giovane, coinvolto in quella prima guerra arabo-israeliana contro l’esercito egiziano del re Farouk e la famosa Legione Araba transgiordana di Glubb Pascià, nasconde un segreto che lo angoscia. 


Le sue imprese aviatorie e amorose si intrecciano con quelle tumultuose di uno stato ebraico che aveva in sé tante anime che concepivano diversamente il mondo uscito dall’orrore dell’Olocausto. Concezioni talmente diverse che portarono gli israeliani sull’orlo di una guerra civile perfino durante il conflitto con gli Arabi.


Il volume merita di stare sugli scaffali di un bedefilo per diversi motivi: per l’inusuale tema storico trattato, per i due interessanti redazionali (prefazione e postfazione) di Yann, per i disegni sempre perfetti di Juillard e per il corposo dossier di schizzi di quest’ultimo, in cui l’artista spiega il proprio “modus operandi” nella realizzazione delle sue meravigliose tavole.


A chiusura ricordiamo che i due autori hanno poi pubblicato Doppio 7, tradotto sul numero 85 di questa collana, di cui abbiamo ampiamente parlato in un recente post (novembre 2019).



1 commento:

danyellow ha detto...

grazie ragazzi, proprio oggi mi é arrivato il bell volume Naissance d'un bande dessinée :-D