Dopo il fallimento della rivista Tintin della Vallardi,
il personaggio creato da Hergé fa
una breve apparizione in Italia nel 1961 grazie all’editore Cino del Duca, “l’empereur de la presse
du cœur” come era definito il terzo dei fratelli Del Duca per via del suo
impero della stampa romantica francese. Esce in libreria, fatto alquanto
inusuale all’epoca, un volume cartonato con dorso telato, così come editato in Belgio
dalla Casterman, al costo di 700
lire (prezzo enorme per l’epoca e per un solo racconto a fumetti), della serie Le Avventure di Tintin contenente
Lo scettro d’Ottokar, ottavo
episodio del giovane reporter belga, nella versione del 1947. In questa edizione
sono annunciati Il
Granchio dalle Pinze d’oro, Il segreto de “Il Liocorno” e Il tesoro di Rackham il Rosso, che
non vedranno mai la luce, almeno, non con quest’editore. In ogni caso non c’è
un seguito all’esperienza targata Del Duca, forse perché ancora il lettore
italiano non è abituato ai costosi volumi cartonati franco-belgi e al grafismo
della Linea Chiara.
- Le
Avventure di Tintin: Lo
scettro d’Ottokar, Cino Del Duca, 1961
Trascorrono altri quattro anni prima di rivedere il reporter
con il ciuffo in Italia. Sul numero 8 (novembre 1965) del mensile Linus di Giovanni Gandini, nella
colonna esterna di destra della pagina 37 c’è la foto di un signore sorridente di
nome George Remi (Hergé), posta
sotto il titolo di un breve articolo intitolato Tintin in Italia: è l’annuncio dell’uscita della famosa serie di
Tintin nel nostro paese per i tipi dell’editore Gandus. Infatti, il 30 dello stesso mese esce in edicola il primo
numero de Gli Albi di Tintin editi
dal genovese Gandus Editore. Rispetto
ai coevi albi della prima serie dei Classici
Audacia Mondadori, dedicati agli altri personaggi della rivista Tintin (Mortimer, Ric Roland, Jari, Dan Cooper, Michel Vaillant), questa collana di brossurati di ottima fattura a colori e
di grande qualità fumettistica è dedicata esclusivamente al reporter con il
ciuffo.
Gli albi rispecchiano in tutto e per tutto la versione
cartonata della Casterman, al
contrario di quanto avvenuto sui Classici
Audacia, in cui sono operati rifacimenti e soppressioni di pagine e di
vignette. L’eroe di Hergé è già noto in tutto il mondo, tranne che in Italia, a parte
le sopradette apparizioni, che non hanno certamente dato l’idea della
complessità dell’opera e la vastità di tematiche sviluppate dall’autore belga per
la sua creatura.
Il costo è di 300 lire
cadauno, all’epoca il più alto prezzo per
un periodico a fumetti. Grazie a questi otto albi si schiude al giovane lettore
italiano un’altra consistente parte dell’universo fumettistico franco-belga.
Nel primo numero un’interessante pagina di
presentazione intitolata “Tintin e il
suo mondo”, che introduce l’ignaro lettore nel mondo del reporter con il
ciuffo:
“Ecco Tintin, ragazzo
europeo, o forse, dovremmo dire cittadino del mondo, non solo perché è
conosciuto ed amato, si può dire, in tutti i continenti ma anche e soprattutto
perché possiede le qualità più belle che distinguono la giovinezza, sotto ogni
cielo: il coraggio, la fresca intelligenza, lo spirito d’avventura, la
generosità, la strenua fede nell’amicizia.”
Gli episodi pubblicati non seguono un ordine
cronologico.
- 1. Il Granchio d’oro, novembre
1965
10 - Le crabe aux pinces d’or, 1941
- 2. Il segreto del Liocorno,
dicembre 1965
12 - Le Secret de la licorne 1943
- 3. Il tesoro di Rakam
il Rosso, gennaio 1966
13 - Le Trésor de Rackham le Rouge, 1944
- 4. Lo scettro di Ottokar,
febbraio 1966
8 - Le Sceptre d'Ottokar, 1939
- 5. Le sette sfere di
cristallo, marzo 1966
14 - Les 7 boules de cristal, 1948
- 6. Il tempio del sole,
aprile 1966
15 -Le Temple du soleil, 1949
- 7. I sigari del
faraone, maggio 1966
4 - Les Cigares du pharaon, 1934
- 8. Il Drago Blu,
giugno 1966
5 - Le Lotus bleu, 1936
In pratica rappresentano alcune fra le più belle
storie di Hergé, fondamentali per far conoscere al pubblico nostrano il giovane
reporter giramondo e il suo cane Milù. Forse la concorrenza con i Classici Audacia, contenenti avventure egualmente
ben disegnate e più ricche d’azione, il prezzo alto, l’impreparazione del pubblico
italiano a quel tipo di storie, forse l’insieme delle tre cause è deleterio per
le vendite, per cui il 30 giugno 1966, con profondo dispiacere di chi segue le
storie create da Hergé, esce l’ottavo
e ultimo numero.
Dopo un anno Gandus decide di riproporre i medesimi 8
albi brossurati, stavolta in libreria, dal 1967 al 1968, al prezzo maggiorato di
500 lire! La collana cambia il titolo diventando Le Avventure di Tintin.
A
parte la diversa intestazione della testata, più in linea con quella originale,
il prezzo maggiorato, la copertina in bindakote e l’assenza di date, nell’edizione
libraria non c’è alcuna differenza con quella precedente dell’edicola, per cui
ci si chiede per quale motivo un lettore avrebbe dovuto acquistare una collana
di albi, che due anni prima non ha riscosso un adeguato successo, a prezzo più
alto e con diffusione libraria incerta!
In quarta di copertina di ogni albo sono
elencati tutti e otto i titoli degli episodi, segno di una probabile diffusione
contemporanea con conseguente difficoltà per un lettore di acquistarli tutti in
una volta o di seguirne la vendita in libreria.
Per questa occasione la Gandus edita anche tre albetti pubblicitari, che rimandano
all’edizione libraria, chiamati Album da
colorare Tintin, di 17x19 cm, adatti ai più piccoli, con personaggi da
colorare presi dalle varie storie.
14 commenti:
E io non ne sapevo niente, di questo blog. Complimenti davvero per il lavoro a tutti gli autori del blog.
Complimenti anche a te e al tuo blog, Luigi!
gli 8 albi Gandus del '67-'68 eran sostanzialmente plastificati, a differenza degli 8 da edicola Brossurati, non cartonati; furono di ffusi, stranamente, anche nella catena supermercati STANDA...
Ciao Roberto
Roberto, grazie dell'informazione: non eravamo a conoscenza di una versione diffusa nei supermercati STANDA.
Per quanto riguarda la differenza tra l'edizione da edicola e da libreria del 1967/68, forse avremmo dovuto specificare che bindakote è una tecnica di plastificazione.
Il mio incontro con Tintin fu proprio alla Standa, da bambino, dove rimasi folgorato dal segno così diverso da quelli cui ero abituato. Mia mamma me lo comprò (era Lo Scettro di Ottokar) e, oltre ad aprirmi a stili fumettistici diversi, nacque una passione, ancora viva a sessant'anni. D'altronde posso leggerlo fino a 77... ;-)
Articolo interessante (ovviamente) e rilanciato qui oggi: http://www.afnews.info/wordpress/2014/09/15/tintin-in-italia-che-avventura/ In gamba!
Grazie,Gianfranco ! Adesso,conosco la storia di Tintin in Italia,da Del Duca fin ad oggi !
L'Italia dové ho pattrugliato in tante librerie di tante cittá,durante le mie vacanze,per trovare,talvolta,quattro o cinque albumi di Tintin !!
A proposito,sto sempre cercando il Del Duca....!
Cordiali saluti d'un vecchio tintinofilo belga ai colleghi italiani !
Claude
grazie!
grazie a voi ho finalmente scoperto l'anno di uscita dei miei 8 mitici albi de Le avventure di Tintin: 1968!
Che ho poi ricomprato nel mio periodo a Londra anni 90 in due diverse edizioni in inglese e che ora sto ricomprando assieme a mio figlio di 10 anni che, dopo una iniziale diffidenza, comincia ad appassionarsi!
Pensavo che però la sequenza di quegli 8 albi da 500 lire fosse quella giusta: ho appena scoperto che invece la sequenza giusta è quella dell' uscita attuale!
Marco
Io ce l'ho il Del Duca, come i Gandus, i Comic Art, i Lizard e la serie completa Tim un Struppi edita in Germania.
Buona sera,Manfredi !
Io sono un vecchio collezionista belga dei Tintin in lingue straniere,et cerco da molto il Del Duca!
Si,à parte il tuo, ne conoscevi un altro,éventalmente da scambiare,ho molti album o libri su Hergé-Tintin in doppio...!
Il mio EM :dr.cl.garitte@gmail.com
Grazie per anticipo,e cordiali saluti dal Belgio !
Claude
sono un vecchio collezionista belga dei Tintin in lingue étrangères,et cerco da molto il Del Duca!
Si,à parte il tuo, ne conoscevi un autre,éventuellement a échanger,j'ai molti album o libri su Hergé-Tintin in doppio...!
Il mio EM : dr.cl.garitte@gmail.com
Grazie in anticipo,e cordiali saluti
Claude
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