Linus? Che c’entra la rivista Linus in un blog dichiaratamente
dedicato alla BD? C’entra, c’entra. Eccome se c’entra. In questi giorni, nelle
edicole stanno riproponendo i primi dodici numeri della rivista edita da
Giovanni Gandini, divenuta una sorta di “maître à penser” che ha influenzato
una generazione di intellettuali e fumettari italiani. Punto di forza della
rivista è stata la proposta delle migliori comic strips statunitensi.
Eppure,
nel primo numero dell’aprile 1965, oltre il famoso "talk show” ante litteram
fra Oreste Del Buono, Elio Vittorini e Umberto Eco sull’importanza del fumetto
nella società moderna, un manifesto che ha rivoluzionato il mondo del fumetto
italiano, c’è anche qualcosa che riguarda la BeDé. Si tratta delle prime notizie
in assoluto sul mondo della BeDé in Italia.
A
pagina 51, nell’articolo intitolato Notiziario Comics & Cartoons sul primo Salone internazionale dei Comics di
Bordighera, che diede vita alla celebre Lucca, si dice testualmente che fra i
partecipanti, oltre Al Capp e Lee Falk, c’erano: «Il capo degli appassionati francesi Francis Lacassin, il celebre regista Alain Resnais, artisti come Jean-Claude Forest (l’autore di Barbarella),
[…] René Goscinny, primo “scénariste” di Francia, […] e
“cospiratori” (i secessionisti francesi ufficialmente non invitati alla mostra.
Staccatisi dal Club des Bandes dessinées
hanno fondato la S.O.C.E.R.L.I.D.,
Société Civile des Etudes et de Recherches des Littératures Dessinées).»
Dunque,
tranne pochi informati, ancora nessuno sapeva chi fosse questo Goscinny o cosa fosse questa SOCERLID, da cui nascerà Phénix, l’eccellente rivista di approfondimento sul fumetto
franco-belga.
A
pagina 52, fra le notizie varie, l’imminente pubblicazione di un volume curato
da Lacassin per gli editori Offenstadt con i primi episodi de Les Pieds Nickelées di Louis Forton e la nuova denominazione del Club des Bandes Dessinées in C.E.L.E.G. (Centre d’Etudes des
Litteratures d’Expression Graphique), che pubblica la rivista trimestrale Giff Wiff.
Ma
non basta! A pagina 53 una recensione, intitolata Da Gordon a Barbarella in cui un accattivante articolo racconta di Barbarella,
personaggio femminile creato da Forest
con le fattezze di Brigitte Bardot, all’epoca icona francese della bellezza spregiudicata.
Il personaggio, inedito in Italia, è pubblicato in un volume (mai visto prima
nel 1965) a due colori dalle Editions Le
Terrain Vague. Nel raffronto fra le avventure spaziali del biondo Gordon
creato da Alex Raymond, fin dagli anni Trenta eroe incontrastato del fumetto di
fantascienza in Europa, e quelle dell’avvenente eroina francese, l’autore della
recensione non ha dubbi: vince quest’ultima!
Provate
a immaginare un liceale dell’epoca che ama i fumetti e scopre per la prima
volta queste notizie su un mondo sconosciuto, fatto di persone, provenienti da
tutto il mondo, che si riuniscono per
parlare di fumetti e potrete capire la fondamentale importanza dei primi numeri
della rivista nel panorama culturale, oltre che fumettistico, italiano!
Nessun commento:
Posta un commento