venerdì 9 settembre 2016

Già settant'anni?


Ma sì! Sono già passati sette decenni dalla nascita di un settimanale mitico nel mondo della bédé ed è naturale che i festeggiamenti per il giornale di Tintin si estendano anche al personaggio da cui prende il nome (un anniversario anche per lui si trova sempre!). 


Dell'a dir poco voluminoso La grande aventure du journal Tintin ne parleremo prossimamente. In quest’occasione vogliamo parlare di alcune iniziative meno accessibili ai lettori italiani a partire dallo speciale che Paris Match ha dedicato a questo anniversario. Si tratta di oltre cento pagine che ripercorrono gli anni di vita del periodico, dal 1946 al 1988, scomparso da quasi trent’anni ma più che mai vivo nel ricordo dei lettori grazie anche ai suoi personaggi che continuano a essere pubblicati in album.








Alla ricorrenza è dedicata la copertina e buona parte delle pagine dell’ultimo numero di DBD, dove compaiono brevi interviste ad alcuni dei sopravvissuti della lunga avventura, tra i quali Duchâteau, Hermann, Dany, Attanasio e Denayer.






Non trascura l’evento il numero di ottobre del trimestrale KaBoom, con un'ottica diversa, ovvero incentrando la trattazione sugli artisti che più si sono ispirati alla Linea Chiara.




Imperdibile, e quest'aggettivo non è mai stato usato tanto a proposito, la mostra al Grand Palais che si inaugura il 28 settembre.


Si tratta della prima volta che un autore di bédé è ospitato nel tempio delle grandi esposizione parigine. Per quasi quattro mesi le sale che in passato hanno visto le grandi tele dei più grandi artisti rendono omaggio al papà di Tintin e al direttore artistico del settimanale nato a Bruxelles nell'immediato dopoguerra.



E in concomitanza con gli ultimi giorni di apertura di Hergé al Grand Palais, a metà gennaio del 2017 il festival Tintin à l’écran ha in programma proiezioni, conferenze, concerti e giochi per festeggiare sempre settant’anni, ma questa volta della prima apparizione di Tintin sugli schermi.

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