La
benemerita Collana Avventura della Gazzetta dello Sport sta soddisfacendo in
pieno le aspettative dei lettori italiani “diversamente giovani”, i quali, da
decenni, attendevano di rileggere la serie fantascientifica di Luc Orient,
scritta dal prolifico Greg e
disegnata da Eddy Paape, uno degli
autori belgi meno famosi ma che ha dato un suo contributo fondamentale nella
storia della BD.
La
serie è stata tradotta in maniera incompleta sui Classici Audacia, sul Corriere
dei Piccoli, sugli Albi Ardimento
e su Lanciostory.
Tutti
gli articoli consultati, anche sul web, che parlano del personaggio, riferiscono
che Luc Orient è figlio del Flash Gordon di Alex Raymond.
Sicuramente
nella serie di Greg e Paape c’è un trio composto dall’eroe Luc Orient, biondo e atletico come Flash, dallo scienziato prof. Hugo Kala, barbuto come il prof. Zarkov, mentre l’aspetto muliebre
è dato dalla fanciulla Lora, similmente
a Dale Arden.
Poi
ci sono Sectan dittatore del pianeta
ipertecnologico Terango e spietato come
l’imperatore
Ming the merciless, che comanda sul
pianeta Mongo,
gli
alieni ibridi antropomorfi (gli uomini-drago come gli uomini-lucertola e
quelli
alati come i celebri uomini-falco del re
Vultan), c’è perfino una guerra interrazziale per annientare il dittatore e
liberare Terango. Quindi c’è molto di Flash,
indubbiamente… ma non solo!
Esiste
anche un altro personaggio delle comic strips, di nome Brick Bradford, creato da William Ritt e disegnato da Clarence Gray
nel 1933, quindi un anno prima dell’eroe di Raymond, che è stato preso a
modello da Greg quando ha creato Luc Orient. Negli anni Trenta in
Francia Brick, biondo, atletico e
sorridente come Luc, è stato tradotto
con il nome di Luc Bradefer;
Brick fa parte anche lui di
un trio con la fidanzata June Salisbury
e il prof. Kalla Kopak, il cui nome ricorda quello di Kala;
nella
fondamentale storia de Il Viaggio nella
moneta (Adrift in an atom, 1937) Brick e il prof. Kopak hanno come avversario il malvagio prof. Franz Ego, pelato e con il cranio appuntito
come
quello dello scienziato Julius Argos,
antagonista di Luc e di Kala.
La
canoa volante che si vede nel 5 episodio, La
foresta d’acciaio, è ripresa dalle affascinanti tavole domenicali di Brick del 1945,
quando
l’eroe arriva negli USA del futuro, dove il popolo americano ha integrato le
invenzioni tecnologiche con i vantaggi della civiltà dei nativi americani, per
cui i grattacieli sono immense tende indiane, le persone si vestono come i pellirosse
e si usano veicoli volanti simili a canoe.
In
realtà, se proprio si vuole spaccare il capello in più parti, si possono
identificare altre fonti: l’idea del trio risale a Buck Rogers, l’uomo del futuro creato
nel 1929 da Philip Nowlan e disegnato da Dick Calkins, il quale nelle sue
avventure è affiancato dalla fidanzata Wilma
Deering e dallo scienziato dott.
Huer;
l’affascinante
biondina Connie,
disegnata negli anni Trenta da Frank
Goodwin, che viaggia nel tempo e nello spazio animata da intenti pacifisti
e non violenti in controtendenza con la violenza insita nei fumetti dell’epoca,
in
Francia è stata tradotta con i nomi di Annie e di Cora, che ricorda Lora;
il
popolo alato delle vette del pianeta Terango, più che gli uomini falco di Flash Gordon, ricorda gli
uomini-uccello nell’episodio al centro della Terra di Brick nelle tavole domenicali del 1935,
poi
ripresentati due anni dopo ne Il Viaggio
nella moneta,
e gli
uomini alati di Paul-Ul-Don creati da Russ
Manning nelle comic strips di Tarzan del 1969.
Per
non parlare di alcune scene che ricordano un po’ troppo quelle di altri autori,
per esempio
Pygar,
l’ultimo degli Ornithanthropi, l’angelo cieco incontrato da Barbarella,
disegnato da Jean-Claude Forest nel
1962.
A puro
titolo di curiosità, nel 1969, anno di pubblicazione del primo episodio di Luc Orient, sul n.2 del settimanale Pif è uscito il 51 episodio de Les Pionniers de
l’Esperance intitolato Les
Gladiateurs de Tarango, di Roger Lecureux e Raimond Poïvet.
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