Mancano pochi giorni all’uscita sugli schermi francesi di Valerian et la Cité
del Milles Planètes, il nuovo film di Jean
Luc Besson, la più costosa trasposizione mai fatta in Europa di un
personaggio della bédé, tanto da richiedere il supporto finanziario di un
grande gruppo bancario.
Le peripezie spaziali di Valerian sono iniziate cinquanta
anni fa nel numero 420 di Pilote del
9 novembre 1967, e come si suol dire non mostrano la minima ruga dell’età. Più
correttamente si dovrebbe parlare delle avventure di Valerian e Laureline, visto che come in pochissime casi l’altra
metà di questa bédé non sfigura nei confronti del protagonista maschile, anzi
spesso ne è l’elemento di spicco.
Per festeggiare l’atteso evento mediale, Pilote fa ritorno nelle edicole e nelle librerie con un numero
speciale che, oltre a parlarci della genesi delle storie e del film, contiene
numerosi omaggi di colleghi dei due autori, J.-C. Mézières e Pierre
Christin, oltre a un paio di storie brevi.
Per aiutare neofiti e appassionati ad addentrarsi nell’universo
variegato e multiforme che fa da sfondo ad avventure spaziali assolutamente
originali, Dargaud presenta negli
stessi giorni la Guide des Milles Planètes, un corposo volume tascabile di quasi
400 pagine che dalla A di Age Noir alla Z di Zypanons de Zyp ci
presenta i personaggi e i mondi, ci illustra i temi e le metafore, ci
spiega i riferimenti e le strizzatine d’occhio contenuti negli oltre venti
album finora usciti.
In Italia il film è annunciato per settembre.
2 commenti:
Mi auguro che non questo film finisca come con i precedenti su Blueberry, Michel Vaillant e altri, pellicole da dimenticare. L'unico film buono francese sul genere è stato Il quinto Elemento di Luc Besson, ma c'era lo zampino del medesimo Mézières e non era su personaggi di fumetti.
e c'era anche un terribile Tex Willer con Giuliano Gemma....Batman complessivamente ha avuto più fortuna, anche se due episodi. su 5, a mio parere erano orribili, tornando alla BeDe il Blueberry era invedibile
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