Il
bello di passeggiare fra gli stand delle mostre mercato è di poter scoprire sui
tavoli dei venditori pubblicazioni di cui non si sapeva l’esistenza, per
esempio tre deliziosi libercoli di 24 pagine (10x15 cm) editi nel 2014 dalla Progloedizioni o meglio dalla Prospettiva Globale Edizioni di Genova,
casa editrice di fumetti alternativi, firmati da Lewis Trondheim, creatore di Lapinot (Dargaud) e
Donjon (Delcourt).
Trondheim, è
uno dei migliori autori germogliati da L’Association,
il gruppo di artisti che ha letteralmente rivoluzionato il mondo della bedé
rifiutando i classici canoni letterari, grafici ed editoriali che dagli anni
Trenta in poi l’hanno resa grande, avvicinando un pubblico più giovane con
grafiche e tematiche più innovative e moderne. I loro nomi: JC Menu, Stanislas, Mattt Konture,
Killoffer, Lewis Trondheim, David B.,
Badouin, Dupuy e Berberian, Mokeït, Marjane Satrapi.
Dal
1991 collabora anche con l’atelier Nawak
dove frequenta Dominique Herody, Thierry Robin, Emile Bravo, Christophe
Blain, Joann Sfar e Brigitte Findakly, colorista, che
diviene sua moglie nel 1993. Nel 2005 è nominato Chevalier des Arts et Lettres e nel 2006 Grand Prix d’Angoulême.
I
tre albetti della ProGlo, tutti con
postfazione di Matteo Ventura, sono
stati tradotti da volumi de L’Association
e si intitolano: Le avventure della fine dell’episodio (1995),
testi di Lewis Trondheim e disegni
di Frank Le Gall, Imbroglio (1995) e
La Nuova Pornografia (2006) del solo Trondheim.
Per
il primo si tratta di una collaborazione fra Trondheim e Le Gall ed è
la riscrittura di un racconto di due tavole (23 vignette) pubblicato da Trondheim nel 1991 sulla rivista Psikopat. In questa pubblicazione il
racconto è diluito in 47 vignette. Lo stile grafico british ricorda quello di Floc’h
in Alla
ricerca di sir Malcom.
ll
tema della parodia è sulla scoperta del colpevole di un omicidio, solo che costui
cambia in continuazione in una sequenza quasi infinita di colpi di scena, come
in un quadro di Escher. L’idea è strabiliante! In quarta di copertina sotto il
prezzo c’è scritto Indirizzato a un
pubblico mascherato.
Anche
Imbroglio è sulla medesima falsariga. Anzi, in realtà è stato
pubblicato tre anni prima da Trondheim
e quando Le Gall lo ha contattato per una sceneggiatura per Le avventure della
fine dell’episodio, ha fatto riferimento proprio a questo racconto.
In
effetti anche in Imbroglio c’è una circolarità
con tre personaggi “in cerca d’autore”, che via via rivelano le loro vere
intenzioni e sentimenti attraverso una serie pazzesca di falsi omicidi. In
quarta c’è scritto Indirizzato a un
pubblico contorto.
Per
La Nuova Pornografia non ci sono parole per descrivere il geniale autore. A
un primo approccio superficiale sembrano tavole in apparenza senza senso, poi
si capisce che siamo di fronte a un esperimento ardito, in cui l’artista ha
voluto rappresentare in maniera minimalista e ripetitiva il sesso, un sesso
sotto tutte le sue forme.
Il
problema per un lettore è la sua rappresentazione degli organi sessuali
femminili, durante tutti gli atti sessuali possibili e immaginabili, ma visti
non da fuori, come in una qualsiasi opera pornografica, bensì dal di dentro per
cui tutte le vignette sono nere con una o due aperture bianche, in cui si
intravede quel che succede, o meglio, spesso si deve intuire a quale situazione
erotica stia facendo riferimento l’autore! Qualcosa di mai visto! In quarta di
copertina c’è scritto, ovviamente, Indirizzato
a un pubblico vouyer.
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