Abbiamo
intervistato Éric Loutte disegnatore
di Alpha
Premières Armes e Centaures.
Come ti sei
avvicinato alla bande dessinée ? Quando hai iniziato a lavorare per René Follet e Christian Denayer?
ÉL: Avevo appena
presentato un progetto alla Dargaud,
che era stato bocciato, quando il mio professore all'accademia delle Belle Arti
mi disse che l’editore Claude Lefrancq
stava cercando un assistente per René
Follet. A lui non piaceva disegnare tutto quello che era tecnico mentre io
amavo moltissimo disegnare arnesi, case, automobili ecc.
René
lavorava come un pittore, in piedi con la tavola appoggiata su un cavalletto,
mentre io, come un architetto, disegnavo su un semplice tavolo, con i miei
righelli e i miei compassi. Ho adorato quest’uomo di grande talento e di grande
cortesia, è per lui che sono diventato un autore di fumetti, grazie ai suoi
consigli e ai suoi incoraggiamenti. Alcuni anni più tardi, l’editore Lefrancq mi propose di aiutare Christian Denayer per la realizzazione
di disegni di automobili per il progetto di una nuova serie (Les Casseurs).
Denayer aveva già un suo studio con
parecchi assistenti. Lì ho scoperto l’importanza della documentazione
fotografica e dell’informatica al servizio della bédé. Eravamo già alla fine
degli Anni Ottanta.
… e poi, dopo il tuo
primo volume Les
Poisons de Mars, adattamento di una storia di Asimov scritto da Jacques Stoquart, è arrivata la serie Biggles …
ÉL: Sì, Lefrancq mi annunciò che Francis Bergèse, autore dei primi
quattro album di Biggles, avrebbe abbandonato la serie per ritornare a disegnare
Buck Danny
per la Dupuis. Le vendite di Biggles
erano molto buone e l’editore non aveva nessuna intenzione di cessare le
pubblicazioni. Si ricordò, allora, che il mio primo progetto, quello bocciato
dalla Dargaud, riguardava una storia
con degli aerei e dei paracadutisti e mi chiese di realizzare alcune prove per
riprendere Biggles.
I disegni piacquero anche agli eredi inglesi di William Earl Johs, che negli anni Trenta inventò il personaggio per
i suoi romanzi. Claude Lefrancq
scelse come sceneggiatore Michel Oleffe,
un giornalista, che preferì scrivere delle storie proprie piuttosto che
adattare i romanzi. Eravamo nel 1993.
ÉL: Alpha è una serie prodotta
dall’editore Le Lombard che da poco
aveva comprato da Lefrancq i diritti
di pubblicazione di Biggles. Io
avevo appena terminato un album di questa serie e mi chiesero se mi sarebbe
piaciuto disegnare uno spin-off di Alpha. Ho accettato con entusiasmo perché Alpha
era una delle mie serie preferite e perché sapevo che le sue vendite erano di
gran lunga superiori a quelle di Biggles. Era proprio la serie che desideravo
disegnare! Ad Oleffe non piacque la
mia scelta e per questo le nostre strade professionali si divisero. Bisogna,
poi, aggiungere che l’allora direttore non intendeva puntare ancora su Biggles
...
ÉL:
Il progetto Centaures
è nato proprio perché Team Rafale era una serie di aviazione che aveva
funzionato molto bene. La Dupuis voleva ingaggiarmi per riprendere Buck Danny,
con Yann alla sceneggiatura. Quando
lo seppe, la Le Lombard mi impedì di accettare l’offerta, dandomi carta bianca
per la creazione di una nuova serie aereonautica con lo sceneggiatore che avrei
potuto scegliere io. Ho proposto Emmanuel
Herzet con il quale avevo lavorato, in piena sintonia, per Alpha Premières
Armes.
Abbiamo letto che,
per la documentazione di Centaures, con Herzet hai trascorso una settimana a bordo della portaerei Charles
De Gaulle, che esperienza è stata?
ÉL:
Accettando il progetto Centaures volevamo essere sicuri di avere
un’ottima documentazione. Per Team Rafale avevo avuto il supporto
dell’Aviazione, dell’Esercito e dell’industria aeronautica. Alla Le Lombard ho chiesto di fissare un
appuntamento con lo Stato Maggiore della Marina di Parigi per illustrare il progetto della
nostra serie. C’è stata messa a disposizione la loro biblioteca e ci hanno
inviati in missione sulla Charles De
Gaulle nel Mediterraneo. Molto difficilmente a dei civili e a degli
stranieri, siamo belgi, è concessa l’autorizzazione di salire a bordo. E’ stata
un’esperienza unica, abbiamo visitato e fotografato quasi tutto … per certe
cose c’è il segreto militare. Con me avevo portato degli ex libris (disegni di
aerei) che ho distribuito a piloti e meccanici che ci hanno accolto con molta
simpatia, rispondendo a tutte le nostre domande. Ora potrei disegnare decine di
storie ambientate su portaerei!
Se ti proponessero i
personaggi Buck
Danny, Dan Cooper e Tanguy & Laverdure, quale, tra questi, ti
piacerebbe disegnare?
ÉL: Alcuni anni fa ho fatto amicizia con Philippe Charlier, detentore dei
diritti di queste serie. Per l’aspetto leggendario del personaggio avrei scelto
Buck Danny
ma, come ho spiegato prima, ho deciso di rinunciare e poi non volevo, ancora
una volta, disegnare una serie abbandonata da Francis Bergese. Ho conosciuto personalmente Albert Weinberg, da bambino leggevo il suo Dan Cooper, della cui serie mi piace molto il “lato” fantastico. Un
album che mi aveva molto colpito è stato “Panique à Cap Kennedy” (Panico a Capo Kennedy, Classici
Audacia n.55, Mondadori Editore 1967). Per Tanguy, sono cresciuto guardando la serie “Les chevaliers du ciel” in tv … insomma
li amo tutti quanti!
Quali sono gli autori
di fumetto italiano che ti piacciono di più?
ÉL: Non conosco bene il
fumetto italiano, tuttavia vedo che ci sono alcuni talenti molto apprezzati qui
da noi. Mi piace Milo Manara,
ovviamente per le belle ragazze!
Quali sono i tuoi
prossimi progetti ?
ÉL: Sto lavorando al
secondo album di Alpha Premières Armes e al secondo di Centaures per Le Lombard. Ho un sacco di proposte, ma forse farò un nuovo Team Rafale
con Fred Zumbiehl, lo sceneggiatore,
molto bravo, dell’ultimo Buck Danny.
Cosa ti piace fare
nel tuo tempo libero ?
ÉL: Quando non disegno
e non devo tosare il prato del giardino di casa, con la mia compagna mi piace
fare lunghe passeggiate ognuno con la propria moto. In estate amo fare il surf
mentre d’inverno vado in montagna, pratico lo snowboard e lo sci. Poi amo
viaggiare e visitare città d’arte.
Éric Loutte in Italia
Alpha
Premières Armes
(Alpha prime armi)
di
Herzet (t) e Loutte (d)
1 –
Battesimo del fuoco
(Baptême du feu, Lombard 2010)
Lanciostory
dal n.23 al n. 26 del 2010 (Editoriale Aurea)
Aureacomix
n.41 del 2013 (Editoriale Aurea)
di
Herzet (t) e Loutte (d)
1 –
Crisi (Crisis,
Lombard 2011)
Skorpio
dal n.27 al n. 28 del 2012 (Editoriale Aurea)
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