Una nuova monografia dedicata a un grande maestro della BeDè è stata da poco pubblicata in Francia. A comporre, per diverse centinaia di pagine ampiamente illustrate, la narrazione dell’opera di Joseph Gillain, in arte Jijé, è François Deneyer, creatore e curatore del museo dedicato al prolifico artista, che purtroppo è rimasto aperto solo per pochi anni a Bruxelles, per la precisione dal 2003 al 2005. Deneyer, tra i maggiori collezionisti ed esperti di Jijé, per non dire il maggiore, ha raccolto in ordine cronologico tantissimo materiale a partire dalle prime illustrazioni sino ai dipinti dell’età matura, passando ovviamente per tutti i grandi personaggi creati o proseguiti da Jijé.
Come recita il sottotitolo, si tratta di una biografia per immagini. I testi sono tratti dalle varie interviste rilasciate da Jijè nel corso della sua vita, da questo il titolo "Quand Jijé raconte Jijé".
Il voluume è diviso in dodici capitoli:
- "La jeunesse" e "Premier pas" ci mostrano i primi disegni, qualche dipinto e la prima opera professionale, Jojo, un simil-Tintin realizzato per il settimanale cattolico Le Croisé;
- "Spirou" parla degli inizi nel settimanale e la sua ripresa del personaggio simbolo della tetata dalle mani di Rob-Vel;
. "Les biographies" racconta il periodo in cui prevalevano le storie basate sulla vita di importanti figure del mondo cattolico, da Don Bosco a Cristoforo Colombo, da Emmanuel a Baden Powell, da Blanc Casque a Charles de Foucault;
- "Blondin et Cirage" e "Jean Vahardi" sono dedicati a questi due personaggi da lui più volte lasciati in altre mani e poi ripresi;
- "Le western" è ovviamente imperniato su Jerry Spring, ma vi trovano spazio anche le tavole, edite e inedite, di Blueberry, di Hud le spécialiste e Mon nom est Personne;
- "Jean-Michel Charlier" parla della collaborazione con il grande scrittore per gli episodi di Tanguy et Laverdure e delle pagine disegnate per Le Demon des Caraibes;
- "Humor et Caricatures", "Jijé au feminin" e "Gillain peintre" presentano opere meno note quali vignette, illustrazioni, copertine e dipinti a olio;
- "Le metier" conclude il libro con un discorso sul modo di lavorare e sui retroscena della sua attività.
Un bibliografia finale, ampia ma non esaustiva, ci permette di comprendere la vastità della produzione di Jijé.
Se nel volume si possono godere le riproduzioni delle pagine tratte dai periodici su cui sono apparse le storie, la parte più interessante sono sicuramente le riproduzioni delle tavole originali in bianco e nero, dove maggiormente si apprezzano il tratto e la maestria compositiva di Jijè. Jerry Spring ha già avuto un'edizione integrale in bianco e nero in Francia di cui il primo volume è già stato pubblicato in Italia da Nona Arte. Sempre nel nostro paese tutto Jerry Spring in bianco e nero è apparso a puntate su LancioStory. Non si ha però ancora notizia di un’edizione analoga per Tanguy et Laverdure, le cui storie meriterebbero altrettanto, come può confermare chiunque abbia visto le tavole originali o riproduzioni senza colorazione.
Il volume, pubblicato da Dupuis, è disponibile dal 21 Febbraio. Il prezzo, non certo economico, supera i 40 euro ma senza dubbio li vale.
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