Quando
ha deciso di diventare un disegnatore di fumetti?
GF: Pochi anni dopo la
fine della Seconda Guerra Mondiale, finii i miei studi classici e mi iscrissi alla
Scuola di Belle Arti di Parigi. Tra i miei compagni di studio c’era Jean Claude
Forest, il famoso autore di Barbarella. Lo vidi una mattina arrivare con una
cartella piena di fumetti comprati in una bancarella di libri usati.
All’interno c’erano albi di Milton Caniff, Hal Foster, Alex Raymond, Ham
Fisher, Al Capp, Fred Harman … mi entusiasmarono così tanto che esclamai: «Ora
so cosa voglio fare nella vita, voglio diventare un disegnatore di fumetti!»
Louis,
suo nonno, è stato il famoso disegnatore delle serie Les pieds
Nickelés e Bibi Fricotin. Questo l’ha, in qualche modo, agevolato nella sua
carriera?
GF: In un’occasione certamente:
quando comunicai ai miei genitori che avrei voluto fare questo lavoro, loro mi
risposero: «Perché no?» … Purtroppo, però, mio nonno morì quando io avevo solo
cinque anni.
Lei ha
lavorato con grandi sceneggiatori di bande dessinée, con chi ha stabilito un
maggior affiatamento?
GF: Charlier, Maric,
Delporte, sono stati tutti grandissimi professionisti e miei amici.
Probabilmente quelli con cui ho trovato una intesa professionale maggiore sono
stati Henri Vernes per Bob Morane e
Lécureux per Teddy Ted.
In Italia il suo personaggio più famoso è stato proprio Teddy
Ted. Può dirci per
quale motivi lo abbandonò?
GF: Quando gli spaghetti-western cominciarono ad avere successo, la politica editoriale del settimanale Pif, che pubblicava Teddy Ted, cambiò radicalmente. Furono loro che decretarono la fine editoriale del personaggio. Mi chiesero, allora, di disegnare Wild Wild West, un fumetto tratto da una serie di telefilm americani di successo.
Qual è
il personaggio che le ha dato maggior soddisfazione?
GF: Teddy
Ted, naturalmente. Tra
l'altro, ero molto orgoglioso di vederlo
pubblicato nel Corriere del Piccoli insieme ad autori meravigliosi come Hugo Pratt, Dino Battaglia
e Sergio Toppi. Hugo Pratt ebbi anche il piacere di conoscerlo. Devo aggiungere
che la mia prima moglie era un’italiana nata a Parigi. Io amo l’Italia … il
cibo … l’architettura … il cinema. Se per qualche ragione dovessi tornare in
Europa, credo proprio che mi stabilirei nel vostro paese.
Nei
primi Anni Sessanta, collaborò con E.P. Jacobs alla realizzazione di una buona
parte delle tavole dell’episodio «Il caso del collier» di Blake e Mortimer. Ci
racconta questa esperienza?
GF: Jacobs era molto
indietro con il suo lavoro, così il caporedattore della rivista Tintin mi chiese se potevo aiutarlo a recuperare sulla tabella di marcia. Probabilmente
scelsero me perché avevo la reputazione di essere
un disegnatore veloce, non ho, infatti, mai consegnato un lavoro
in ritardo. Ricordo di essere riuscito ad aiutare Jacobs senza dover trascurare
la mia normale produzione. Jacobs era un simpatico gentiluomo, ci siamo
divertiti molto a lavorare insieme anche se il nostro stile era molto diverso.
L’attenzione che Jacobs poneva nella realizzazione dei dettagli di ogni singola
vignetta era davvero impressionante. Per le venti pagine di Blake e Mortimer, alle quali mi sono
cimentato con matite e inchiostrazioni, non sono stato mai accreditato, ma
d'altronde si trattava di un lavoro come “ghost-artist”, una semplice
collaborazione per un breve periodo di tempo.
Lei emigrò negli Stati Uniti agli inizi degli Anni
Ottanta. Per quale motivo?
GF: In quel periodo
lavoravo per il mensile Telejunior che
pubblicava personaggi a fumetti tratti da serie televisive e i comic americani
come Spiderman, Hulk, Capitan America ecc. L’editore inviò negli States il
sottoscritto per trattare l’acquisto di nuove serie della Hanna & Barbera e
della DC Comics. Feci vedere i miei lavori e mi proposero immediatamente di
disegnare Jonah Hex e altri
personaggi. Mi è sembrato un sogno, non avrei mai potuto immaginare che si
potesse essere ingaggiati così facilmente. Così mi sono trasferito a New York
dove però mi mancavano i cavalli, la mia passione … e, per questo, poi, ho deciso di andare in
California.
Ci
parli di questa sua passione per l’equitazione …
GF: Molto volentieri. Fin da quando ero molto giovane mi sono interessato ai cavalli
.. mi piaceva cavalcare senza sella. Alla fine degli Anni
Sessanta possedevo un ranch nel sud della Francia ed insegnavo la disciplina
del «western riding». Amo la vita del rach, prima del mio secondo divorzio, avevo
preso un ranch anche in California. Ora vivo qui, nel deserto del Mojave sulla
strada per Las Vegas, ho ancora tre cavalli e cavalco quasi ogni giorno.
Qui in America ha iniziato
a lavorare anche per l'industria cinematografica.
Come mai ha intrapreso questa nuova strada?
GF: Realizzando
gli story-boards
per Hollywood si guadagna molto e con il cinema di animazione
ancora di più. Ho lavorato per vent’anni per i più grandi studi d’animazione.
Mi ha gratificato molto lavorare con il cinema e se, ancora oggi, capita
l’occasione non mi tiro indietro.
GF: Per finire vorrei
ringraziarvi di cuore per questo vostro interessamento, è stato un piacere
rispondere alle vostre domande.
Gérald Forton in Italia
Ted Jordan agent fédéral
Fumetto n.81, Anafi 2012
Bob Morane (testi di
Henry Vernes)
6
- Il mistero della zona Z (Le Mystére
de la zone Z, Marabout 1964)
Skorpio dal n.39 al n.41 del 1981, Eura Editoriale
Bob
Morane n.2, Editoriale Aurea 2013
7 - La valle
dei crotali (La vallèe des crotales, Marabout 1964)
Skorpio dal n.42 al n.44 del 1981, Eura Editoriale
Bob Morane n.2 , Editoriale Aurea 2013
8
- La spada del paladino (L'epèe du
paladin, Dargaud 1967)
Skorpio dal n.26 al n.30 del 1981, Eura Editoriale
Bob
Morane n.1 , Editoriale Aurea 2012
9 - Il segreto
dei 7 templi (Le secret des sept temples, Dargaud 1967)
Albi Ardimento anno III n.10 1971, F.lli Crespi
Skorpio
dal n.31 al n.35 del 1981 , Eura Editoriale
L'Avventuroso anno II dal n.1 al n.4 del 1974, Sole
Editore
- La maledizione di Nosferat (La malèdiction de
Nosférat, Lefrancq 1997)
Grandi Albi dell'Avventuroso n.5 del 1974, Sole
Editore
Teddy Ted
- Wichita (Il fait chaud à Wichita, 1964)
The Ringo Story 18 1967 Edizioni Barbieri
- Duello dei giganti (Le combat des
géants, 1965)
The Ringo Story 17 1967 Edizioni Barbieri
- I fantasmi della luna piena / È giunta la vostra ora
fratelli Gold! (Le village dont nul ne revient jamais, 1965)
Vitt dal n.49 del 1967 al n.14 del 1968, Edizioni Edi. Per.
- La diligenza dell'odio (La
diligence de la haine, 1966)
Vitt dal n.36 al n.44 del 1967, Edizioni Edi. Per.
- Le amazzoni del deserto
rosso (Les amazones du désert rouge, 1966)
Vitt dal n.19 al n.34 del 1968, Edizioni Edi. Per.
- L'urlo dei Coyotes (Quand
les coyotes hurleront,1966)
Vitt dal n.16 al n.23 del 1969, Edizioni Edi. Per.
- Un treno per l’inferno (Un train
pour l’enfer, 1967)
Vitt dal n.45 al n.46 del 1969, Edizioni Edi. Per.
Vitt Avventura n.47 del 1969, Edizioni Edi. Per.
Vitt Avventura n.47 del 1969,
- Il cow-boy dagli occhi
d'oro (Le cow-boy aux yeux d’or,
1967)
Vitt n.48 del 1967, Edizioni Edi. Per.
- L’uomo che sparava con
entrambe le mani (L’homme
qui tirait des deux mains, 1967)
Vitt dal n.1 al n.6 del 1970, Edizioni Edi. Per.
- Passeggiata senza ritorno (La
promenade sans retour, 1967)
Vitt dal n.14 al n.16 del 1970, Edizioni Edi. Per.
- Il vagabondo del grande
fiume (Le vagabond du grand fleuve, 1968)
Corriere dei Piccoli dal n.1 al n.2 del 1971, Editoriale del Corriere della sera
- La sella rubata (Une
selle pour Stormy, 1969)
inserto Gulp - Corriere dei Ragazzi n.25 del 1973, Editoriale del Corriere della sera
- La morte di Pecos (La mort
d’old pecos, 1969)
inserto Gulp - Corriere dei Ragazzi n.39 del 1973, Editoriale del Corriere della sera
- Lo sceriffo delle praterie (Le shérif des
prairies, 1970)
Mondo Erre n.3 del 1983, Editrice Elle Di Ci
- L’uomo dal portafogli d’oro
(L'homme qui voulait tout acheter, 1970)
Mondo Erre n.6 del 1976 e n.2 del 1984, Editrice Elle Di
Ci
- La gazzetta dello zio Dick (La
gazette de l’oncle Dick, 1972)
Mondo Erre n.5 del 1976 e n.10 del 1983, Editrice Elle Di
Ci
- Sceriffo per un giorno (Sherif
pour un jour..!, 1973)
Mondo Erre n.9 del 1975 e n.5 del 1983, Editrice Elle Di
Ci
- Grazie apache (Le
retour de l’apache, 1973
Mondo Erre n.1 del 1976 e n.8 del 1983, Editrice Elle Di
Ci
- Evasi di Fort Alamy (Le
deserteur, 1973)
Mondo Erre n.4 del 1983, Editrice Elle Di Ci
- La taglia (Les
fugitifs d’Oakland, 1973
Mondo Erre n.1 del 1984 Editrice Elle Di Ci
- Il villaggio fantasma (Le
village fantome,1973)
Mondo Erre n.2 del 1976 e n.9 del 1983, Editrice Elle Di
Ci
- Cacciatori
di taglie (Le chasseur d'hommes, 1974)
Mondo Erre n.3 del 1984, Editrice Elle Di Ci
- Scandalo a
Tombstone (Scandale a Tombstone, 1975)
Mondo Erre n.7 del 1976 e n.7 del 1983, Editrice Elle Di
Ci
- Chiacchieri troppo, apache! (Tu jacasses trop, l’Apache !, 1974)
Mondo Erre n.2 del 1983, Editrice Elle Di Ci
- La diligenza dell’incubo (La
diligence de l’angoisse, 1975)
Mondo Erre n.6 del 1983, Editrice Elle Di Ci
- Teddy Ted
Mondo Erre n.6 del 1976, Editrice Elle Di Ci
- senza titolo
The Ringo Story n.14 del 1967, Edizioni Barbieri
- La vendetta di
Ringo
The Ringo Story n.15 del 1967, Edizioni Barbieri
- La profezia di Wankara
The Ringo Story n.16 del 1967, Edizioni Barbieri
- I fantasmi della luna nuova
The Ringo Story n.19 del 1967, Edizioni Barbieri
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